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ANNOTAZIONI E SPIGOLATURE CUBANE

a cura di
Gioia Minuti

 

PRESENTI NELLA SFILATA DEL 1º MAGGIO, MIGLIAIA DI AMICI DI ALTRI PAESI

 

Circa 1000 amici di Cuba provenienti da un centinaio di paesi hanno assistito alla sfilata del 1º Maggio dalla base del monumento a José Martí in Piazza della Rivoluzione de l’Avana...[segue SPECIALE 1° MAGGIO 2019]

 

speciale Siporcuba
sui 5 patrioti cubani
discorsi di Fidel

 

discorsi di Miguel Díaz-Canel Bermúdez


 

PL notizie, info e molto di piu'
il romanzo cult degli anni '90

Una storia d'amore nella Cuba dei primi anni '90, quando molti italiani scoprirono le gioie ed i sogni che Cuba riservava loro...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE PIU' BELLE FOTO DI CUBA

le foto di Rod


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CUBA CHIAMA ALLA PACE IN MEDIO ORIENTE

 

MINISTERO DELLE RELAZIONI ESTERE

 

 


 

Cuba ha allertato sui pericoli che apporta l’impunitá con la qual agisce Israele contro i paesi del Medio Oriente, con la complicitá e l’appoggio del Governo degli Stati Uniti. L’illegale attacco al Consolato della Repubblica Islamica dell’Iran a Damasco, in franca violazione del Diritto Internazionale e della Convenzione di Vienna del 1961,ha posto in pericolo la pace e la sicurezza internazionale propiziando la possibile regionalizzazione del conflitto con conseguenze imprevedibili per la pace mondiale. L’incapacitá del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di rispondere con determinazione al bombardamento precedente del Consolato é stata un catalizzatore della risposta iraniana della notte scorsa. Ancora una volta richiamiamo per la scalata della violenza nella regione del Medio Oriente e questo passa per un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza, che ponga fine al genocidio che oggi si commette contro il popolo palestinese. Cuba stará sempre a lato della pace, la giustizia e il rispetto al Diritto Internazionale. Reiteriamo che non ci saranno pace e stabilitá nell’ Oriente Medio sino a che non si troverá una soluzione ampia, giusta e duratura al conflitto israeliano-palestinese , che comprenda la creazione di uno Stato Palestinese sovrano e indipendente con le frontiere precedenti il 1967 , con Gerusalemme Orientale come capitale e che si permetta il ritorno dei rifugiati alla loro terra. Inoltre che si garantisca senza piú dilazioni l’entrata dello Stato della Palestina come membro pieno dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

 


CUBA  ATTUALITA'
  

 

 

UNA REALTÁ CHE GLI USA NON POSSONO

 

NASCONDERE SOTTO IL TAPPETO


 

di Raúl Antonio Capote



 

Un noto aforisma riferisce che chi dice mezza veritá mente due volte. La crociata della Casa Bianca, denunciata di recente dal membro del Buró Politico e ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parilla, é un esempio concreto della certezza di questo refrán. «All’indurimento del blocco degli USA contro Cuba si somma la vergognosa campagna finanziata da Washington per promuovere la menzogna che il blocco genocida non é reale » ha segnalato il cancelliere nella rete sociale X. Utilizzando mezze veritá e flagranti menzogne, il Governo degli USA tenta di negare l’esistenza di questa politica indirizzata a distruggere le basi dell’esistenza ella Rivoluzione. Uno degli elementi distorti utilizzati da Washington e dai suoi alabardieri, come argomento per occultare la realtá di questa guerra, si relaziona con l’acquisto di prodotti agricoli che l’Isola realizza in questo paese. La vendita diretta di prodotti agricoli e alimentari a Cuba é stata autorizzata con la Legge di Riforma alle Sanzioni Commerciali e al Rafforzamento delle Esportazioni, approvata dal Congresso statunitense nel 2000. Questo é vero ma nascondono che Washington nega crediti a L’Avana e obbliga a pagare in contanti ai suoi agricoltori i prodotti che le imprese cubane acquiastano, una pratica cavernicola che si usa solo nel caso dell’Isola. Un altro elemento importante che non raccontano é che questo accordo non é reciproco, perché gli agricoltori cubani non possono esportare i loro prodotti agli Stati Uniti. Nel ramo della Salute Pubblica, questo blocco che «non esiste», secondo gli yanquee, in piú di sei decenni d’applicazione, ha accumulato danni che toccano i 3.625.840.594 dollares, riferisce l’ultimo rapporto presentato da Cuba all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Come media, ogni anno, si diagnosticano con cancro 450 bambine, bambini e adolescenti. Questa malattia é la seconda causa di morte per i bambini tra 5 e 19 anni, la prima in quelli che non hanno compiuto i cinque. La sopravvivenza dei bambini con il trattamento onco-specífico applicato ha toccato l’80%, ma questa possibilitá si e ridotta al 60%. In Cuba esistono nove centri specializzati nei quali sigarantisce in forma gratuita la diagnosi e il trattamento di tutti i malati che lo necessitano. La difficoltá radica nell’acquisto di tecnologie e di medicinali che potrebbero salvare centinai di vite. Di fatto, tra il 1ro. marzo del 2022 e il 28 febbraio del 2023, l’impresa MediCuba ha realizzato 69 richieste a compagnie statunitensi per accedere alle risorse necessarie per l’Istituto di Neurologia e Neurochirugía e l’Istituto di Oncología e Radiobiología. Solo due hanno risposto. Non c’é cubano che non soffra l’impatto di questa política che danneggia quotidianamente ogni famiglia. Il blocco é dietro ad ogni medicinale che manca, della termo elettrica che si é fermata, del trasporto a cui mancano i pezzi di ricambio, del progetto sociale che non é stato possibile eseguire, della nave con combustibile che non é arrivata. É impossibile negare l’evidenza anche se alcuni fingono di soffrire d’amnesia e preferiscono guardare dall’altra parte. Il blocco esiste ed é colpevole, condannato dalla maggioranza delle nazioni del mondo.

 

 

 


 

GLI USA VALUTANO L’USO DELLA BASE NAVALE DI


 

GUANTÁNAMO PER GLI IMMIGRANTI ILLEGALI HAITIANI


 

È possibile l’uso dell’illegale base militare degli Stati Uniti nella baia di Guantanamo, per processare gli immigranti haitiani che entrano in suolo statunitense, nel caso che la situazione di violenza che il paese caraibico attraversa generi un esodo massivo. Un funzionario del Consiglio di Sicurezza Nazionale statunitense ha diffuso la notizia alla CNN. Senza citare il nome della fonte, la catena di notizie spiega che l’installazione militare, ubicata nell’Isola da più di mezzo secolo contro la volontà del popolo e dello Stato cubano, da anni ha un centro d’accoglienza e processamento dei migranti, dal quale li possono rimpatriare in Haiti o un terzo paese nel quale dovrebbero aspettare la risoluzione della loro situazione migratoria. La base di Guantánamo, aggiunge, è stata usata nel 2010, quando il terribile terremoto di sette gradi nella scala Richter ha generò un’ondata migratoria. Ora, indica la CNN, si sta discutendo la possibilità d’ampliare la capacità delle installazioni. La capo del Comando Sud, Laura Richardson, in una dichiarazione nel Congresso statunitense, ha precisato che nel suo comunicato ha già precisato fondi per ampliare le capacità dell’installazione militare. La restituzione a Cuba del terreno occupato dalla base navale statunitense in Guantánamo, e la chiusura del carcere lì aperto, è stata un’esigenza permanente del Governo cubano agli Stati Uniti. La posizione cubana in quanto ad Haiti è che la nazione necessita una vera e sufficiente assistenza e cooperazione per la sua ricostruzione e il suo progresso, senza ingerenze esterne che sono state la causa dei suoi problemi e non la soluzione.

 

 

 


 

NEL 2024 PIÙ DI 100.000 EMIGRANTI SONO

 

PASSATI NELLA SELVA DEL DARIÉN


 


 

Il Ministero della Sicurezza Pubblica di Panama ha informato che nel primo trimestre del 2024 un totale di 109.069 emigranti hanno attraversato in maniera irregolare la selva del Darién con il proposito di raggiungere gli Stati Uniti. Telesur ha indicato che questa cifra supera gli 87.390 nella stessa tappa del 2023, e secondo un rapporto dell’ente panamense dal 1º gennaio al 31 marzo sono passati nella selva del Darien 109 069 emigranti, divisi in 36.001 emigranti in gennaio, 37.165 in febbraio e 35.903 in marzo. Questo corridoio di frontiera tra Colombia e Panama è pieno di pericoli per la vita degli esseri umani per via delle paludi di questo luogo selvaggio. Lo si conosce come «Tapón» perchè interrompe quella che viene considerata la strada più lunga del mondo: la Rotta Panamericana. Attravesarla suppone camminare per circa 100 chilometri tra il nordest della Colombia e il sudovest di Panamá, ed è il cammino scelto da migliaia d’emigranti, che corrono il rischio d’affrontare i trafficanti di persone, gli abusi sessuali e la morte. Nel 2023 si è imposto un record di più di 520.000 persone; di loro 120.000 minorenni, ha segnalato Telesur.

 


 

 

IL GIOCO D'AZZARDO A CUBA

 

 

L’iconografia di una Cuba prima della rivoluzione si basa su di una specie di Eden del piacere dominato dalla mafia e tacitamente approvato dal presidente Fulgencio Batista. Nei più sfarzosi hotel dell’Avana non era raro incontrare elementi come Lucky Luciano o Meyer Lansky che trasformarono la capitale cubana in un porto franco dell’illegalità dove tutto era consentito. Dal gioco d’azzardo alla prostituzione, ogni cosa era condita dalla corruzione di un potere politico alquanto disponibile quanto capace di approfittare di facili compensi. L’immagine di una Cuba felice tra ballerine e mambo suonati da abili orchestre, si scontrava con il quotidiano di milioni di poveri cubani che dovevano arrabattarsi solo per avere di che sopravvivere. Si può dire a posteriori che la dissolutezza a Cuba era originata dalla criminalità e dal potere politico, ovviamente tutelato da forze militari appositamente addestrate, che avevano trovato un denominatore comune. Ovvio che anche al di fuori dai patrii confini, la nomea che a Cuba ci si poteva divertire senza alcun limite, provocava una forte domanda turistica e non solo provenienti dai vicini Stati Uniti. Al giorno d’oggi, trascorsi diversi decenni dal trionfo dei barbudos che rovesciarono il regime del dittatore Batista e l’impostazione di un socialismo tropicale, L’Avana e altre storiche città, hanno riacquistato quella dignità che nega qualsiasi virtuale contatto con quella che era la Cuba ante rivoluzione anche se, dal tessuto urbano – profondamente restaurato – alle vecchie automobili americane che ancora miracolosamente si muovono per l’isola, sono testimoni di un tempo oramai passato. Per chi volesse assaporare l’epoca d’oro del gioco d’azzardo, al giorno d’oggi esistono altri sistemi che possono essere sfruttati da qualsiasi device connesso ad Internet attraverso il quale entrare in diretto contatto con la fortuna. È sufficiente andare sul sito NetBet per tentare la sorte con tanti divertenti e coinvolgenti giochi d’azzardo come se foste davanti ad un tavolo verde attenti a sviluppare il vostro gioco.

 

   


ATTUALITA'

 

 

OMAGGIO ALLA FEDELTÁ DEGLI EROI


 

di Yaima Puig Meneses


 

Silenzio, omaggio, certezze,speranza.Sorge il sole ai piedi della montagna di Mícara. Per il sentiero che conduce all’imponente Mausoleo del Secondo Fronte Orientale Frank País avanzano i carri con i resti mortali di 40 combatenti che si riuniscono ale altre centinia che riposano. Raúl e Díaz-Canel hanno presieduto la cerimonia d’inumazione dei resti di 40 combattenti del Secondo Fronte Orientale Frank País e di 19 del Terzo Fronte Mario Muñoz. Attento ad ogni movimento il leader della Rivoluzione Cubana, Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, capo fondatore di questo Fronte guerrigliero, amico e fratello di lotta di tanti valorosi rivoluzionari. Al suo fianco il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez. Alcuni giorni fa sono stati sulla cima della collina La Esperanza, nel Terzo Fronte Mario Muñoz, che ha accolto 19 combattenti i cui resti mortali sono ritornati a queste indomite montagne per continuare in permanente veglia assieme al loro eterno capo, il Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, e altri 73 compagni. La melodía 'Hasta pronto', di Almeida, ha accompagnato la cerimonia di trasferimento dei resti dei combattenti dei due fronti, morti durante la guerra di liberazione o dopo il trionfo della Rivoluzione. La solennitá fa proprio ogni spazio e le note del nostro Inno Nazionale irrompono nella Sierra. «Ai nostri morti gloriosi va il primo ricordo, ha detto il Comandante dell’Esercito Ribelle José Ramón Machado Ventura, combattente anche nel Secondo Fronte. Nelle sue parole l’evocazione alla vita e all’opera di tutti loro che «continuano ad accompagnare il nostro popolo con la forza che emana dal loro esempio, nell’irrinunciabile impegno di portare avanti la Rivoluzione». Della loro lealtà a tutta prova del loro sacrificio e della loro difesa del giusto che «trasforma gli uomini semplici in eroi e il loro esempio in leggenda ha parlato , nell’omaggio nel Terzo Fronte, la membro del Comitato Centrale del Partito e prima segretaria del Comitato Provinciale del Partito in Santiago di Cuba, Beatriz Johnson Urrutia. All’unísono, tre corone di fiori, in nome del Generale d’Esercito, del Presidente della Repubblica, e dei familiari dei combattenti–, sono collocate sul monumento nel Terzo Fronte. Anche i familiari dei combattenti hanno accompagnato gli ossari sino ai tumoli, mentre si ascoltavano i nomi dei 40 guerriglieri del Secondo Fronte. Raúl, accompagnato da Díaz-Canel, dal Comandante dell’Esercito Ribelle José Ramón Machado Ventura, e da altri dirigenti del Partito e dello Stato, presenti nelle due cerimonie hanno posto rose bianche davanti alla fiamma eterna che custodisce gli eroi. E proprio lí, dove riposano i resti dell’indimenticabile leader del Terzo Fronte, il Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, il Generale d’Esercito è stato il primo a porre un fiore. Con questo gesto, anche il suo omaggio silenzioso e il saluto militare a chi non solo è stato un valoroso rivoluzionario, ma anche un insostituibile fratello di lotta. Nel Secondo Fronte, un nuovo i9ncontro con la sua indimenticabile Vilma. Davanti al monolito che custodisce le sue ceneri, si ferma, pone un fiore e saluta militarmente. Lo fa con la fermezza che merita l’incomparabile compagna di lotta e con la tenerezza di chi con lei ha condiviso tanti anni di vita e di sogni. 

 

 


 

I PODEROSI DI QUESTO MONDO SOGNANO

 

CON PECORE ELETTRICHE?


 

di Raúl Antonio Capote


 

Per queste casualità della vita, terminavo di leggere il romanzo 'Gli androidi sognano con pecore elettriche', di Philip K. Dick, quando, frugando negli archivi di un vendidore del «pacchetto» settimanale, ho incontrato un tesoro, o meglio tre. Nella lista dei films del «paquetero» c’era la pellicola Blade Runner, di Ridley Scott, presentata nel 1982, accompagnata dal seguito di Dennis Villeneuve, Blade Runner 2049, e Blade Runner: Black Lotus, diretta da Shinji Aramaki e Kenji Kamiyama. È stato sufficiente per passare varie notti sommerso in un universo distopico ricreato dai cineasti, partendo dal testo di Philip K. Dick. Come succede quasi sempre, senza togliere meriti alla pellicola di Ridley Scott, resto con il libro. Blade Runner (Cacciatore implacabile) è un film ambientato nella città di Los Ángeles nel 2019, dove i passi avanti tecnologici hanno provocato la decadenza dell’essere umano. Così nascono alcune domande: Si differenzia molto questa società caotica coperta da annunci pubblicitari di luci al neon, della città super popolata di oggi? Bene, non abbiamo repliche –almeno ancora non le conosciamo-, ma sì che abbiamo la pioggia acida, i disastri climatici, il consumismo esacerbato, le guerre … e ci avanzano i cacciatori implacabili disposti a sterminare tutto quello che considerano inferiore, differente, subumano. Se qualcuno ha dei dubbi al rispetto, che vada a visitare la Strscia di Gaza, dove il sionismo elimina, davanti agli occhi del mondo, tutto un popolo. Può percorrere, se lo desidera, la frontiera sud degli USA dove le milizie paramilitari cacciano gli emigranti illegali; può leggere o ascoltare i discorsi dei neo nazisti o dei teorici del «grande rimpiazzo», per vedere la somiglianza. I replicanti della fiction sono esseri creati con ingegneria genetica, somiglianti ai loro autori umani, costruiti con la stessa materia. Il protagonista della pellicola, il cacciatore Deckard, vede in questi esseri delle mere macchine, che non sentono, né soffrono, per cui è giustificato «ritirarle» senza carichi di coscienza. I blade runners non hanno dubbi nel distruggerli perché li ripudiano, li considerano inferiori. In questi termini forse il romanzo supera la pellicola nel possibile significato cartesiano del nome del protagonista, Deckard, che è molto più chiaro nel libro. Il cacciatore implacabile del romanzo non «ritira per ritirare», no stermina per sterminare, non ignora la sua missione. Come quelli attuali, il suo impegno è giustificato da una filosofia, da un pensiero, le sue vittime «non sono umane», «non hanno anima e quindi sono scartabili. Alla fine della pellicola, il blade runner Gaff lascia al suolo della casa di Deckard, un unicorno di origami, tutto un simbolo, un messaggio che può significare: «Conosco quello che sogni, anche tu sei un replicante». Il messaggio si presta a diverse interpretazioni, ma mi viene la voglia di credere che il regista ha voluto avvertirci su una cosa essenziale: tutti siamo uguali. Forse anche noi sogniamo con pecore elettriche?

 

IL RECUPERO ECONOMICO, MOTIVO PRINCIPALE

 

PER UN 1º MAGGIO


 

di Claudia Thalía Suárez Fernández


 

Il membro del Burò Politico e segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC), Ulises Guilarte de Nacimiento, leggendo la convocazione alla sfilata per il1º Maggio in tutto il paese ha detto che, nell’attuale contesto d’assedio economico, è un’imposizione promuovere la creatività in ogni settore e posto di lavoro, portare al massimo le riserve produttive soprattutto nei settori vincolati alle esportazioni che rappresentano entrate in moneta forte, e consolidare l’impresa statale socialista e il suo vincolo con i nuovi attori economici, l’unica via per creare più beni e offrire servizi d’efficienza. Con questo spirito i lavoratori cubani e il popolo festeggeranno il Giorno dei Lavoratori, in un paese con pieno accesso all’impiego e che si propone sempre più di avvicinare il diritto al lavoro alla comunità, come le recenti fiere nelle quali s’impegna il quartiere e la possibilità di un posto di lavoro degno. A differenza di molte nazioni del mondo, in Cuba non si discute questo sacro diritto e nemmeno si calpestano altri che lacerano la dignità di operai o professionisti. Il Segretrario Generale della CTC ha convocato a organizzare colorate concentrazioni nelle piazze, nei paesi e nei centri di lavoro, «che siano riflesso della nostra unità, la maggior forza della Rivoluzione». Dall’Impresa Industria Elettronica Comandante Camilo Cienfuegos Gorriarán (EIE), a L’Avana, che ha meritato per la quarta volta consecutiva la condizione d’Avanguardia Nazionale, sede della cerimonia di presentazione della convocazione, Guilarte de Nacimiento ha segnalato che negli sforzi per il recupero economico del paese, è fondamentale la produzione di alimenti, ridurre le importazioni, avanzare nei programmi di sviluppo strategico e nel miglioramento delle condizioni del lavoro e dei salari. I cubani condanneranno nelle piazze dell’isola il genocidio d’Israle in Palestina e sosterranno le cause del movimento sindacale internazionale in solidarietà con altri popoli del mondo, nel Giorno dei Lavoratori e sosterranno le cause del movimento sindacale internazionale. I membri della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Joel Queipo Ruiz e Jorge Luis Broche Lorenzo; Yaquelín Baños Torres, s egretariagenerale del Sindacato Nazionale dei Lavoratori dell’Industria e Eloy Álvarez Martínez, ministro delle Industrie, hanno partecipato alla cerimonia di convocazione.


AMERICA LATINA
 

 

I GIOCHI CHE HANNO AVUTO ORIGINE IN SUD AMERICA

Il Sud America è una regione nota per le sue tradizioni e cultura. Le persone che vivono qui sono tra l’altro gentili, amichevoli e ospitali. Premesso ciò, va altresì aggiunto che mentre questo territorio è principalmente conosciuto per la sua musica, i balli tradizionali e la cucina straordinaria, le persone che vivono qui amano anche un'altra attività ossia i giochi da casinò con alcuni di questi che sono persino nati in loco.

Il boom dei giochi online in Sud America

Fino a pochi anni fa, gli unici posti in cui in Sud America e in parte di quella centrale era possibile divertirti con i giochi di casinò erano le strutture terrestri. Nel 2015 è nata una nuova tendenza che va sotto il nome di casinò online e le popolazioni locali ne sono state molto attratte. Questi siti infatti offrono grandi vantaggi rispetto ai casinò tradizionali in quanto forniscono un'esperienza di gioco unica. Ci sono tra l’altro molti giochi di qualità tra cui scegliere, i siti sono sicuri e accettano numerosi metodi di pagamento. I giochi da casinò sono creati da alcuni dei fornitori più rinomati al mondo e presentano decine di elementi che si richiamano propri alla cultura latino-americana.  Questo gioco ha preso piede in tutta Europa, nonostante, la sua fama, non ha mai potuto superare quella del blackjack, oggi molto giocato anche nel nostro paese, grazie agli operatori legali come starcasino.it/blackjack, con... [segue]

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direttrice della informazione da Cuba: Gioia Minuti