Come tutti gli anni, il 1° maggio a Cuba è stato celebrato
nel pieno rispetto dei diritti di tutti i lavoratori.
Quest'anno, però, in conseguenza all'attacco viscerale subito da Cuba
proveniente da chi è fautore della fine della Revolucion, la manifestazione
ha assunto toni decisamente più marcati sia a favore della indipendenza
cubana, sia contro l'imperialismo per finire con la richiesta di
liberazione dei 5 eroi cubani, ingiustamente in prigione in USA.
La poderosa manifestazione che ha visto riempirsi Plaza de la Revolucion sin
dalle prime luci dell'alba, ha assunto i toni di una sfida lanciata da Cuba
contro i fautori di questo clima di esasperazione e di minaccia.
Ecco l'articolo della nostra amica Gioia Minuti.
“A nome del milione di persone riunite nella Plaza de la
Revolución José Martí il Primo di Maggio, il Presidente di Cuba Fidel Castro
ha inviato al mondo e al popolo degli Stati Uniti il seguente messaggio alla
conclusione del suo discorso che ha chiuso la manifestazione principale
dell’Isola nel Giorno Internazionale dei Lavoratori, che è stato festeggiato
in più di 200 città, paesi, villaggi e comunità di Cuba.
“Noi non desideriamo che il sangue dei cubani e dei
nordamericani venga sparso in una guerra, non desideriamo che un
incalcolabile numero di vite di persone che possono essere amiche si perda
in una lotta, però mai prima un popolo ha dovuto difendere cose tanto sacre
e convinzioni tanto profonde per le quali si deve lottare.
Quindi questo popolo preferisce sparire dalla faccia della
terra prima di rinunciare all’opera nobile e generosa per la quale molte
generazioni di cubani hanno pagato l’alto prezzo di molte vite dei loro
figli migliori. Ci accompagna la convinzione più profonda che le idee
possono più delle armi per quanto sofisticate siano.
Diciamo come il Che, quando ci salutò: “Hasta la victoria
siempre!”
Le parole di Fidel sono state seguite da un lunghissimo
fragoroso applauso della folla che ripeteva la sua totale dedizione al
leader della Rivoluzione. Durante la manifestazione hanno parlato studenti,
dirigenti sindacali, intellettuali di Uruguay, Costa Rica, Spagna,
Argentina, Stati Uniti, Perù, Messico, Germania e Cuba.
Pedro Ross, Segretario Generale della Centrale dei
Lavoratori di Cuba ha confermato l’appoggio dei tre milioni e mezzo di
iscritti a questa organizzazione ai metodi adottati dal governo
rivoluzionario in difesa della sua sovranità e sicurezza, per affrontare i
piani del governo degli Stati Uniti contro la Rivoluzione cubana.
Lo studente dell’Uruguay, Fernando Sosa Tais ha denunciato
la politica di sottomissione del Presidente del suo paese, Jorge Battle, in
cambio delle elemosine del presidente Bush. Egli ha ricordato che cinque
bambini piccoli sono recentemente morti di fame in un paese con tre milioni
di abitanti e più di dieci milioni di bovini.
Juan José Gerroti, dirigente sindacale del Perù, ha
segnalato che sono proprio i diritti umani quelli che si rispettano a Cuba
ad ha menzionato che tra questi educazione, salute, lavoro, dignità e
indipendenza.
Pablo Gonzáles Casanova, ricercatore e sociologo messicano,
ha letto una dichiarazione firmata da 96 intellettuali, artisti, scienziati
altre figure latino - americane e di altre regioni che confermano il loro
appoggio a Cuba e denunciano la campagna mediatica generata dagli Stati
Uniti nei loro piani di preparazione di un attacco contro l’Isola dei
Caraibi.
La dichiarazione afferma che l’aggressione all’Iraq ha
distrutto l’ordine internazionale e chiama a formare una coscienza del mondo
per evitare un nuovo attacco ai principi che ci reggono.
Oggi – ha detto – esiste una dura campagna contro Cuba che
può divenire il pretesto di un’invasione. Noi opponiamo i principi
universali di sovranità nazionale, di rispetto dell’integrità del
territorio, del diritto all’autodeterminazione indispensabile per una giusta
convivenza delle nazioni.
In nome dei Pastori per la Pace il reverendo Lucius Walker
ha detto che veniva per stare a lato delle sorelle e dei fratelli cubani
nel mezzo della peggiore provocazione degli Stati Uniti della storia.
“Io vengo a dichiarare che noi vi amiamo, che vi
rispettiamo, che vi apprezziamo e vi appoggiamo e lo dico da parte di
milioni di statunitensi che si oppongono all’ostilità, alla provocazione e
alle violazioni delle norme diplomatiche del governo degli Stati Uniti.
I vostri amici degli Stati Uniti sono veri amici, non gli
amici dei tempi buoni... Siamo stati con voi nel passato, ci stiamo nel
presente momento di crisi e di aggressione da parte del nostro governo
degli USA e staremo con voi in futuro a qualsiasi costo” ha esclamato
Lucius Walker.
Il reverendo ha anche chiesto a Cuba di divenire
possibilmente il paese guida per una campagna che chieda e promuova
l’abolizione della pena di morte in tutto il mondo e in tutte le sue
manifestazioni perchè Cuba è il solo paese che lo potrà fare e Fidel Castro,
che ha parlato dopo di lui, ha sottolineato che spera vivamente un giorno di
esaudire il desiderio di questo caro amico.
Lo scrittore cubano Miguel Barnet ha affermato che in
questi momenti di minaccia militare è essenziale l’unità di tutti i cubani
di buona volontà e degli amici autentici. Si tratta di chiudere le fila
contro le forze oscure del fascismo che distrugge gli esseri umani, li
opprime e li rende ignoranti, ha segnalato per ricordare la disinformazione
di quasi tutti i mezzi di comunicazione al servizio della reazione. Barnet
ha citato come esempio le denunce di Fidel che vincolano l’attuale
presidente del governo spagnolo, José Maria Aznar, alla scalata di
sterminio dell’aggressione della NATO contro la Yugoslavia e quella del
presidente Felipe Gonzáles con l’esecuzione di appartenenti alla ETA
Queste rivelazioni non sono mai state pubblicate, mentre si
moltiplicano gli attacchi contro Cuba. Hens Dieter Stefan, sociologo
tedesco, ha parlato a nome della vecchia Europa e di tutti gli europei
onesti ed ha sostenuto che i nuovi nazisti “No Pasaran!” mentre il dirigente
socialista spagnolo Antonio Ares ha duramente criticato il regime di Aznar,
che si è prestato come complice alle aggressioni del governo Bush contro
l’Iraq, mentre la popolazione spagnola è contraria al 90% . Oggi Aznar
promuove la campagna contro la Rivoluzione cubana. Claudia Camba,
argentina, ha effettuato un intervento molto applaudito denunciando
l’illegale processo realizzato dagli USA contro i 5 eroi cubani condannanti
a lunghissime pene per aver difeso il popolo cubano e i cittadini del nord
America dalle attività di terrorismo della mafia di Miami.
Il Generale Raúl Castro ha presieduto la sfilata a Santiago
di Cuba, alla quale hanno partecipato migliaia di persone e dove erano
presenti delegazioni sindacali di Francia e Italia. A Guantanamo la folla si
è riunita in Plaza Mariana Grajales per confermate la fedeltà al socialismo
e al Comandante in Capo. Era presente José Ramón Machado Ventura.
A Granma è stata Plaza de la Patria che ha accolto la folla
che ha chiesto con forza la libertà per i Cinque Eroi prigionieri,
l’eliminazione del blocco economico e della Legge Assassina di Ajuste
cubano.
Tutta Holguín è scesa in piazza e le strade si sono
inondate di persone festanti e combattive. “Nessuno ha perso il sonno per
minacce degli Stati Uniti!” è stato ripetuto in tutta l’Isola. Due ore
di marcia a Las Tunas e in altri otto municipi vicini. Ulises Rosales del
Toro, Ministro dello zucchero, ha presieduto la grande sfilata di Camagüey
dove sono state espresse vibranti proteste contro le aggressioni
dell’impero. Vogliamo la pace, è stato detto in tutta Cuba.
Plaza Abel Santamaria a Ciego de Avila, si è riempita di
famiglie complete che hanno condannato la guerra contro l’Iraq e le
aggressioni contro Cuba.
José Ramón Balaguer a Sancti Spiritus ha presieduto la
marcia sotto ripetuti acquazzoni in un’atmosfera di forte sostegno alla
Patria minacciata dall’impero. A Villa Clara il Che era il faro di
questa manifestazione e le sue idee sono più vive che mai nel nostro popolo
e nel mondo, è stato ripetuto. Conception Campa era presente a
Cienfuegos dove la folla ha ricordato il giuramento di Baraguà, sacro ai
cubani. Matanzas ha vibrato di spirito patriottico nel giorno dei
lavoratori: erano presenti i rappresentanti del sindacato Unison di
Manchester, venuti per esprimere la loro solidarietà a Cuba. Sharom Alam,
uno di loro, ogni giorno manda un messaggio via E -mail a Bush perchè smetta
la sua politica ostile verso l’Isola . Anche a Pinar del Río la
manifestazione è stata grandiosa, molto partecipata come è avvenuto
nell’Isola della Gioventù, dove sono andate in piazza migliaia e migliaia di
persone. Lo stesso è avvenuto nei paesi piccoli e piccolissimi, da Cayo
Largo a Cocodrilo ...
I membri del Burò Politico hanno presenziato le attività
del Iº Maggio assieme ai moltissime invitati e ai molti turisti che hanno
portato le bandiere della pace e delle proprie nazioni. All’Avana
hanno sventolato tutte le bandiere dell’America Latina e mille altre di
comitati, di gruppi di solidarietà, associazioni ecc.
“Cuba non si tocca”, “Giù le mani da Cuba” “Con il Che e
con Fidel”...
La campagna dei mass media che si sta svolgendo soprattutto
in Italia, la campagna dell’odio, della menzogna, della vigliaccheria,
dell’ignoranza, dell’ipocrisia, dell’egoismo, della prepotenza, della
cultura consumista, neo liberale, neo coloniale , neo fascista non vince
e non vincerà mai perchè, come disse il Che : “Questa grande umanità ha
detto basta! e ha cominciato a andare!”
Hasta la victoria Siempre.
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la plaza e il Che |
entrata di Fidel nella piazza |
coro gigante |
niño |
Fidel |
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palco |
pablo gonzales casanova |
otro mundo mejor es posible |
Ramón Castro e Osmay
Cienfuegos |
lucius walker |
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i 5 eroi |
claudia camba |
cantando l'internazionale |
l'uscita di Fidel |
Italia-Cuba |
servizio fotografico a cura di SAMUEL
HERNANDEZ
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