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1959, RIVOLUZIONE POPOLARE AI CARAIBI
di Aldo Garzia
Questa riproduzione dell'Album de la
Revolucion Cubana, edito nel 1959 come supplemento della rivista
Cinegrafica, attesta popolaritą e consenso di cui godeva l'evento che scosse
l'isola di Cuba, all'inizio di quell'anno.
Come accadeva ai nostri album dei calciatori di football della Panini in voga
negli anni '70, alcuni intraprendenti editori dell'Avana decisero di mettere in
vendita le figurine della rivoluzione appena vittoriosa. Episodi, cronaca,
ricostruzione storica, protagonisti sono disegnati con tratto e colore ingenui
per rivolgersi al pubblico dei giovanissimi e dei ceti popolari.
Ne scaturisce una drammaturgia da fumetto che avvince per trama ed interpreti,
ricalcando nello scorrere del racconto atmosfere da guerra partigiana della
Resistenza italiana. Il linguaggio delle didascalie č epico e partecipato.
Nelle prime settimane del 1959 le strade della capitale cubana si erano
improvvisamente riempite di miliziani dalla camicia azzurra, di guerriglieri
dalla barba lunga (Barbudos) e dalla divisa verde olivo sulle cui spalline erano
cuciti i loghi delle organizzazioni rivoluzionarie: il Movimento 26 luglio
fondato da Fidel Castro, il Direttorio Rivoluzionario. Questa folla in divisa
conviveva con l'Avana deliziosa metropoli musicale e di piacere, piena di
cabaret, locali notturni, sale da gioco frequentate in maggioranza da cittadini
statunitensi in perenne vacanza sull'isola, dove la prostituzione, le sue case
di appuntamento e migliaia di giovani mulatte disponibili, era offerta in ogni
angolo di strada nei quartieri Vedado e Centro Avana come dessert, dopo le
abbondanti bevute di Daiquiri e Mojito....
....chi, infine, a oltre 10 anni dalla caduta del Muro di Berlino
si interroga sull'arcano della sopravvivenza della rivoluzione di Cuba nel
duemila e sulla propria scommessa di rinnovarsi senza perire, troverą proprio in
questo album la parziale risposta. A differenza del socialismo reale di quasi
tutti i paesi dell'est europeo, qullo dell'isola di Cuba non č il prodotto di
eventi seguiti alla Seconda guerra mondiale e alla suddivisione del mondo in
sfere di influenza. Qui -nell'isola di Martģ e Alicia Alonso, Fernando Ortiz e
Alejo Carpentier, Josč Lezama Lima e Benny Morč, Thomas Guitierrez Alea e Compay
Segundo- la rivoluzione dei Barbudos č il risultato di un puzzle fatto di
pulsioni autoctone, oltre che di nazionalismo nei confronti del gigante
confinante di nome Stati Uniti.
Anche per questo, la Cuba del futuro non resta un mistero.
tratto da FACCIAMO QUALCOSA DI SINISTRA produzione Elle U
Multimedia
dicembre 2000
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