AVVENIMENTI
“Ecuador sarà un paese nuovo”, ha detto Correa
Il presidente
ecuadoriano, Rafael Correa, ha affermato che la cittadinanza ha
scommesso su un paese nuovo, votando a grande maggioranza il
referendum sulla Costituzione elaborata dall’Assemblea Costituente.
Quando ha saputo
che il testo costituzionale aveva già ricevuto il 66 – 70% di
sostegno dagli elettori, secondo i sondaggi realizzati all’immediata
chiusura delle urne, Correa ha chiamato all’unità di coloro che
hanno votato per il sì e coloro che hanno votato per il no nella
consultazione.
“Dobbiamo lavorare
insieme per portare avanti il processo di cambio, perchè è un
processo di tutto un popolo”, ha puntualizzato dalla città di
Guayaquil, ubicata a 420 chilometri a sudest della capitale del
paese. “Coloro che si credevano padroni di questo paese hanno
perso”, ha sottolineato, scartando l’ipotesi di una divisone nella
nazione.
“Il 70% d’appoggio
rappresenta una grande unità di popolo attorno a un progetto
rivoluzionario”, ha detto ancora, sottolineando che adesso dovranno
rendere conto coloro che hanno mentito e manipolato la cittadinanza
per impedire il trionfo di questa legislazione, nella consultazione
di questa domenica”.
Correa ha segnalato
d’aver compiuto il mandato che gli avevano affidato gli ecuadoriani
il 26 novembre del 2006, eleggendolo presidente. “In questa
occasione poniamo le fondamenta di un nuovo paese e adesso siamo
sulla via dell’implementazione dei cambi, per costruire una nazione
meno disuguale e più giusta”, ha aggiunto.
Stando ai risultati
di due inchieste realizzate alla chiusura delle urne, la nuova
costituzione ha ricevuto il 66% - 70% di sostegno, mentre l’altro
25% ha votato contro. Un altro sondaggio realizzato
dall’organizzazione Participación Ciudadana, ha ugualmente
confermato che il 62,3% degli ecuadoriani appoggia il testo
costituzionale che stabilisce l’esilio del modello neoliberista
imperante e l’avvio d’una politica economica sociale e solidale.
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