24 luglio del 1959
“Io non mi metto
contro Fidel neanche giocando a pelota!”
Così
disse Camilo Cienfuegos 45 anni fa nello Stadio del Cerro: era un
venerdì e la Rivoluzione cubana era neonata. La Legge Agraria era
divenuta vigente da pochi mesi, era stata firmata a La Plata il 17
maggio di quell’anno ma erano necessari fondi per facilitare le risorse
necessarie che permettessero di potenziare la produzione agricola dei
nuovi e legittimi padroni delle terre: i contadini!
Lo stadio che
allora si chiamava del Cerro e poi divenne Latino – Americano, quel 24
luglio fu scenario di una partita storica. I Barbudos contro la Polizia
Nazionale Rivoluzionaria.
Le entrate erano
destinate tutte alla Riforma Agraria.
In quei giorni
all’Avana c’erano migliaia di persone di tutta l’Isola venuti per
partecipare alla prima commemorazione dell’Assalto alla Caserma Moncada.
L’annuncio della
partita di baseball suscitò un incredibile entusiasmo anche perchè si
diceva che i Barbudos sarebbero stati capitanati da Fidel e la Polizia
da Camilo.
Quando le squadre
giunsero sul terreno però, tutti si accorsero che Fidel e Camilo
giocavano nella stessa squadra e avrebbero giocato come lanciatore e
ricevente, rispettivamente, dei Barbudos.
Quella non era la
prima partita perchè alcuni mesi prima Fidel e Camilo avevano
inaugurato il campionato di baseball – la pelota – della Lega
Internazionale.
Fidel come
lanciatore e Camilo come ricevente. Pitcher e Catcher
Fidel aveva
dichiarato: “Stiamo lavorando per sviluppare lo sport in tutta la
Repubblica, per far sì che si formino giocatori che ci rendano potenti
in tutti gli sports!”
Camilo giocò
benissimo quel 24 di luglio, perchè si era allenato tutta la mattina.
Non perse neanche una palla tirata da Fidel! Gli spettatori erano più di
trentamila e la stampa scrisse “Questi ragazzi hanno preso il gioco sul
serio!”
Amado Maestri era
l’arbitro principale e Fidel gli diede la mano all’inizio della partita
perchè quell’uomo non solo era un arbitro eccellente, ma aveva respinto
gli sbirri di Batista quando gli studenti universitari del Movimento 26
di Luglio avevano invaso il campo dello stadio per denunciare la
tirannia.
I giornalisti alla
fine del gioco chiesero a Camilo: “Ma lei non doveva giocare con la
Polizia Rivoluzionaria?” e l’Eroe di Yaguajay rispose : “Guardate, io
non mi metto contro Fidel neanche in una partita di pelota!”, con il
grande e bellissimo sorriso che lo distingueva.
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