CULTURA CUBANA


CUBA RINGRAZIA PIERO VIVARELLI E L'ARCI
 


 

     

GLI SPETTATORI DI CUBA RINGRAZIANO PIERO VIVARELLI E L'ARCI

Gioia Minuti

 

Giuliano Rossi dell’ARCI ha assicurato che  il cinema italiano sarà nuovamente presente a Cuba nel 2005 e non solo per il Festival.  Questo ha fatto molto piacere ai cubani che amano come pochi il cinema italiano e sanno vita, morte e miracoli di attori e registi e fanno domande...indiscrete alle quali molti italiani non sanno come rispondere.

Piero Vivarelli, il Grande Piero, mi ha parlato in privato, prima in una conferenza stampa affollatissima,  dell’intenzione di girare un suo nuovo film sulle mogli cubane e l’argomento è davvero tentatore. Piero è sempre molto severo quando parla del cinema italiano e in verità c’è poco da ridere se si parla della diffusione del cinema e di chi la fa da padrone.

In realtà Vivarelli e Rossi, cioè Vivarelli e l’Arci tutti gli anni portano a Cuba pellicole ottime che piacciono molto e che danno la possibilità sia ai cubani che agli italiani residenti nell’Isola di mettersi alla pari con la miglior produzione dei registi più intelligenti, giovani o meno.          

Il cinema italiano deve affrontare  problemi sempre più gravi perchè non esiste  una legge che protegge la cinematografia e

l’accesso agli  schermi è quasi nullo... Inoltre un grave problema sono i finanziamenti mai destinati ai giovani o a chi vuole fare un cinema “diverso e contro l’idiotizzazione” come dice Fidel Castro.

Andrea Manni, regista eccellente, ha dichiarato che: “L’industria cinematografica italiana è morta. Mastroianni, Gasmann, Antonioni, Fellini, quei grandi attori e registi sono stati la fine del nostro grande cinema. Adesso viviamo all’ombra della TV”. Sono parole molto crude, senza dubbio, ma Manni sa quello che dice e si scontra in continuazione in un mondo di filmati da quattro soldi che “fanno cassetta” o contro  idiozie made in USA.

Vivarelli è un magnifico combattente e da sempre lotta, e  non solo nel mondo del cinema. Ha spiegato che la distribuzione è nelle mani dei monopoli nordamericani e la mancanza di una Legge di Protezione del cinema italiano impedisce la distribuzione... i francesi per esempio hanno una loro legge e le cose sono decisamente più facili anche per chi non è allineato.

Un giovane oggi per girare un film lo deve agganciare a una televisione: non ci sono soldi e non li hanno neanche i produttori e il cinema è un’arte cara. Se si gira un film poi non si possono fare le copie, e allora? Non possiamo avere la pubblicità, non esiste la distribuzione. In poche parole ci affogano o meglio cercano di farlo!

Manni ha parlato del suo film “Il Fuggiasco”, ricordando il tempo non lontano in cui tutti i giovani si occupavano di politica

“E’ una storia della mia giovinezza, anche se si svolge   a  Padova e riguarda un ragazzo di Lotta Continua. Era un’epoca con un carattere sociale e politico molto forte in Italia. Tutti i giovani facevamo politica. Adesso è diverso”.

Il pubblico cubano apprezza  il cinema italiano e riempie le sale  anche nelle retrospettive, nelle mostre nei dibattiti e nelle conferenze stampa.

Marica Coco si è piacevolmente impressionata nel vedere le code di spettatori che andavano a vedere “Gli Indesiderabili” nel quale lei recita con la regia di Pasquale Scimeca,.  Il film ha già  vinto il Premio Serio Leone al Festival  di Annecy.

La rivincita di natale, di Pupi Avanti (nominata per i David di Donatello nelle categorie di miglior regia e  musica); Caterina va in città, di Paolo Virzi (David alla migliore attrice, Margherita Buy) ha divertito molto i cubani;  Dopo mezzanotte, di Davide Ferrario (scelto per vari festival); Il resto di niente, Antonietta De Lillo (pellicola “d’epoca” è stato detto, che vede protagonista l’attrice portoghese Maria Medeiros, veramente eccellente ); Te lo leggo negli occhi, di Valia Santella (scelto per il concorso ufficiale di Venezia, con la partecipazione della sempre affascinante  Stefania Sandrelli); Ti spiace se bacio mamma di Alessandro Benvenuti (la stampa lo ha definito “uno dei più affascinanti registi”) e Agata nella tempesta, di Silvio Soldini (sette nomination per i David) molto apprezzata dal folto pubblico, con  Gli Indesiderabili hanno portato all’Avana  elementi della cultura cinematografica italiana e i cubani appassionati di cinema, cioè  quasi tutti, hanno seguito con estremo interesse queste storie che spesso sono distanti come la terra dalla luna dalla realtà dell’Isola dei Caraibi.

Giuliano Rossi dell’ARCI ha assicurato che  il cinema italiano sarà nuovamente presente a Cuba nel 2005 e non solo per il festival.  Piero Vivarelli sta già organizzando la sua vita e quella di sua moglie e collaboratrice Patrizia per il nuovo film, etc. etc. Cuba li aspetta con tutto l’affetto, ringraziandoli per la loro buona volontà  e capacità perchè nonostante tutto riescono a superare gli ostacoli e a portare il buon cinema italiano a Cuba con tutta la sana testardaggine tipica dei comunisti illuminati...         

 

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servizio fotografico
Samuel Hernandez Siporcuba

Patrizia Rosso, Marco Valzanio e Marica Coco all'arrivo al cinema Riviera

Marica e Patrizia danno gli auguri a tutti gli assistenti alla mostra

Piero Vivarelli alla presentazione

l'attrice italiana Marica Coco

presentazione della mostra del cinema italiano

Patrizia e Piero all'ingresso del cinema

Marica guarda al futuro


 

 

 

 

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