Carlos
Amores, direttore di divulgazione e informazione del MINREX ha
pronunciato queste parole durante l’inaugurazione dell’esposizione
fotografica “Cuba e la sua difesa di tutti i diritti umani per tutti”
nel Centro della Stampa Internazionale.
“Gli esseri umani
sono al centro della Rivoluzione. Garantire a tutti e ugualmente i
diritti e le opportunità è il principio essenziale della Rivoluzione.
Questi 45 anni sono stati la storia della lotta per preservare i diritti
dei cubani contro coloro che dal nord hanno cercato di distruggerci e
far ritornare i tempi nei quali Cuba era il cortile posteriore degli
yankee.
La nazione cubana
si cristallizzò nella lotta contro il colonialismo spagnolo. Il popolo
cubano non si è mai rassegnato all’oppressione. Dal Grido di Yara sino
alla partenza dall’Isola del sanguinario Valeriano Weyler ci furono 30
anni di guerre che affogarono l’economia spagnola e posero termine
all’impero coloniale. Dopo l’imposizione di una repubblica neocoloniale,
il 20 di maggio del1902, il popolo cubano prese forza da quella vittoria
annullata da una falsa indipendenza e cacciò dal potere Gerardo Machado.
Anni dopo, quando
l’uomo forte di Washington a Cuba impose di nuovo una sanguinosa
dittatura, il popolo si ribellò e sotto la guida di Fidel esiliò per
sempre dalla nostra storia i regimi sfruttatori e iniziò un governo del
popolo e per il popolo.
Questa nostra
storia è una storia di lotta. Dire che a Cuba si violano i diritti umani
è in primo luogo un’offesa alla popolazione che non ha mai ammesso
queste violazioni in pace, che si è sempre ribellata contro le
ingiustizie.
Inoltre è
offensivo per una Rivoluzione che sin dai primi giorni della lotta,
nelle condizioni piè difficili, è stata guidata da solidi principi etici
che ci hanno portato fino qui. Il popolo cubano oggi usufruisce
realmente dei suoi diritti Quello che gli artisti hanno fissato in
questa esposizione sono la realtà quotidiana di Cuba non per un gruppo
selezionato, ma per tutti e per ognuno dei cittadini, indipendentemente
dalle loro idee e dall’apporto alla società. Sono garantiti anche i
diritti di coloro che non sono ancora nati!
Questa
è la società che noi vogliamo avere! Non si deve guardare solo il
passato che ho descritto per capire la differenza. Il nostro passato ci
circonda. Se voltiamo la testa possiamo vedere i popoli che vivono le
proprie giornate con amarezza e incertezza, come succedeva una volta a
Cuba.
Non c’è modo di dimostrare che esiste rispetto per i diritti umani nei
paesi che ci accusano! Solo la più incredibile e immorale ipocrisia che
l’impero impone nella sua politica internazionale permette a qualcuno di
accusare Cuba!
Questi maestri
della fotografia cubana ci insegnano oggi con le immagini solo una parte
delle garanzie che la nostra società offre a tutto il popolo, basata su
una vera giustizia per il popolo e con la certezza che ogni bambino e
bambina potranno sviluppare tutte le potenzialità. Queste conquiste di
Cuba che oggi si occultano e si distorcono dovrebbero essere studiate da
coloro che oggi non riescono ad offrire ai loro cittadini l’educazione e
l’assistenza medica, anche se magari hanno uno sviluppo e risorse
maggiori delle nostre.
Vorremmo vedere
sfilare davanti a queste foto il presidente Bush e i suoi assessori che
non sono capaci di garantire l’assistenza medica a 40 milioni di
cittadini! Vorremmo vedere il Sig. Aznar, per far si che apprenda che un
essere umano non è mai di troppo e che sempre si può dare un impiego,
anche nello studio! Dovrebbero venire qui i governanti lacchè che con la
maggior sfacciataggine ci accusano oggi e non sanno neanche rispettare i
diritti umani dei loro popoli affamati e in miseria...
Non siamo
completamente soddisfatti con tutto quello che abbiamo compiuto e
continuiamo ad andare avanti perfezionando la nostra società e
attendendo le necessità di tutti i cittadini, ampliando sempre più le
opportunità di acceso di ogni cubana e cubano nel rispetto dei diritti
umani.
Non ci adattiamo
sicuramente alla situazione di milioni di cittadini di altri popoli del
mondo.
Il nostro popolo è
educato alla solidarietà e all’internazionalismo: per questo abbiamo
15000 medici e paramedici in 60 paesi; per questo molti professionisti
cubani prestano il loro aiuto in paesi fratelli; per questo studiano a
Cuba migliaia di giovani di molti paesi e anche degli Stati Uniti,
provenienti da famiglie povere.
Il contributo di
Cuba allo sviluppo degli altri paesi è maggiore di quello di molte
nazioni sviluppate.
Noi siamo orgogliosi di quello che abbiamo conseguito e lo abbiamo fatto
contro corrente, con grandi difficoltà, con l’opposizione permanente e
attiva di coloro che dicono di preoccuparsi per i diritti umani. Per
questo poniamo a disposizione questa mostra fotografica “Cuba e la sua
difesa dei diritti umani per tutti” dove eccellenti artisti mostrano la
vera faccia dei diritti umani a Cuba!
Per un mondo di
umani con diritti, continuiamo nella lotta!”
La mostra è
formata da 40 fotografie dei più noti fotografi di Cuba: Liborio Noval,
Raúl Abreu, Mario Diaz, Juvenal Balan, José Martí, Gonzo Gonzalez, Julio
Larramendi e Ahmed Velázquez, che con immagini rivelatrici dimostrano
che la società cubana usufruisce dei diritti politici, economici,
sociali e culturali che sono parte integrale dell’impegno per la
protezione e la promozione di tutti i diritti umani.