CULTURA CUBANA


HÉCTOR CELANO y NORMA ORTEGA
 


 

 

 

 

L'INTERVISTA ESCLUSIVA


Ci sono amici al mondo che, seppur lontani, ci accompagnano come se fossero accanto in ogni momento.
Norma, Hector e Violeta, sono tra questi. Splendide persone che hanno fatto della loro purezza intellettuale, un coinvolgente modo di vivere la vita quotidiana.
Sarà, forse, perchè lui è una tra i maggiori poeti argentini che ha scelto di vivere a Cuba per amore della Rivoluzione e della Cultura Cubana.
Sarà perché Norma, sua moglie, è una persona che vive per Hector ed i suoi progetti ma non solo amandolo ed accompagnandolo nel suo peregrinare di menestrello dei giorni d'oggi, ma anche attivamente partecipando alla sua attività con l'entusiasmo di chi ama il proprio ruolo.
Sarà per la splendida figlia che allieta loro l'esistenza.
Fatto è che queste componenti unite all'arte della poesia, offrono una serena musicalità che, chi li conosce, non può non avvertire anche a distanza.
Nel maggio del 2004, Celano e la sua famiglia saranno in giro per l'Italia, invitati per tenere spettacoli di poesia e per promuovere l'ultima fatica del poeta argentino. A tutti coloro che ne avessero l'opportunità di seguirli (Siporcuba proporrà tutti gli appuntamenti), rivolgiamo un caldo invito a non perdere questa occasione per riconciliarsi con la cultura.

Hector e Norma, hanno concesso a Siporcuba una esclusiva intervista.

 

SxC: Héctor, quale è stata la ragione per la quale hai scelto di vivere a Cuba? 

Chi decide, a piena coscienza, di percorrere i misteriosi sentieri che procura la Poesia, deve prevedere l'agguato di innumerabili rischi, pericoli, incidenti, ed alcune allegrie. Nel 1998, Cuba, attraverso una delle sue organizzazioni promosse per la Rivoluzione, l'UNEAC - Unione Nazionale di Scrittori ed Artisti di Cuba -, mi assegnò un  Premio Internazionale di Poesia: questo prevedeva che per mese, avessi l'onore di visitare importanti posti storici dell'isola, cosa che feci e che mi permise di  recitare in diversi  scenari. Potei constatare personalmente gli straordinari risultati della Rivoluzione e l'orma inalterabile che lasciò il Che, il mio compatriota latinoamericano ed universale che, come buon argentino, giocava a scacchi ed ascoltava tanghi e che fu  amante della poesia e, pertanto, nemico dell'oppressione e l'egoismo. 

La immensa soddisfazione che i miei poemi mi procuravano durante le recite,  si approfondì quando la Direzione delle Arti Sceniche del Ministero di Cultura mi invitò a ritornare, e aumentò di intensità  quando conobbi la  rivoluzionaria architetto cubana Norma Ortega che sarebbe divenuta mia moglie.

Cuba, durante la mia  gioventù, era nell'anima e nell'idea. Adesso  io vivo con lei come uno dei tanti esseri che continuano a sognare di potere mantenere ed accrescere le sue umane conquiste. 

 

SxC: In poche parole, spiegami come Cuba vive la cultura.   

Cuba vive la cultura con estrema intensità. Un paese informato sa che il fatto culturale è tanto piacevole, ma anche imprescindibile. Cuba ha scoperto con gran accortezza che non esiste avanzamento sociale senza il nutriente sostanziale che inocula l'arte; questo, oltre ad esigere creatività costante, coopera a fortificare valori etici ed estetici propulsori di trasformazioni e vettori comunicazionali. Menzionando il termine “arte”, mi riferisco all'ampia gamma di manifestazioni che si riassumono dentro l'orbita culturale: Educazione, Sport, Salute, Spettacolo, Esposizioni, etc., effetti dinamici della nuova semente derivata dell'interrelazione della storia col divenire. 
"Essere colti per essere liberi" disse l'Apostolo José Martí ed oggi, passato oltre  un secolo da quell'impressionante sintesi letteraria, Cuba lotta dietro questo aprioristico lascito.

 

SxC: Pensi che la poesia, al giorno di oggi, sia ancora un strumento di vera comunicazione?   

Sì. Benché dal potere del capitale gliela neghi o imbastardisca sistematicamente, e, benché alcuni colleghi disprezzino la sua forza comunicativa. La catarsi e/o emozione che può produrre un poeta davanti al pubblico, conforma un avvenimento, veramente, eccezionale. Indubbiamente egli stesso deve avere realmente stima dell'esposizione orale della Poesia perché,  ovviamente,  il poema palpita anche attraverso la sua lettura.  

 

SxC: Dove, un poeta come te, trovi gli stimoli per creare una lirica?   

Nell'amore, nella giustizia, nella libertà. Tutti abbiamo una nozione, un criterio concettuale dei valori primari che vedono questo tempo; a volte l'artista esagera la sua sensibilità per metabolizzare dalla creazione gli eventi che commuovono la sua percezione, la sua coscienza.  
Ogni espressione umana è materiale poetico, benché non ogni tentativo poetizzante prosperi, si forgi.

 

SxC: Il termine "versifica" spesso è identificato come dispregiativo, come se un poeta vivesse fuori materialità. Come consideri questa cosa?   

Capisco che la Poesia, legata a tutta l'arte in generale, è stata blasfemata dalla classe dominante. Il poeta, in questione, fu ed è, nel divenire storico, una nullità. Perché, molto al contrario di quello che si è stabilito con un certo successo, il poeta "dice la verità", la sua verità; indubbiamente da un punto di vista artistico. Quando trascende è fastidioso. Se la sua poesia comincia ad attecchire nel paese cercano di stigmatizzarlo, ignorarlo o, semplicemente, ammazzarlo (García Lorca, Miguel Hernández, Roque Dalton, etc )   L'autentico poeta è un vasaio della parola, i sentimenti, le idee risiedono in lui e per questo è trattato come un matto, un bohémien o un idealista inveterato!.  

In un mondo esageratamente consumistico, la poesia propone contemplazione, meditazione, riflessione e, in alcuni casi quanta  Rivoluzione!.

 

SxC: I progetti di Héctor Celano, argentino.   

Essere un po' ogni giorno onesto affinché nella mia poesia, articoli culturali ed altre espressioni artistiche si trascrivano i sogni e continui a  preponderare la voglia di servire  cause giuste per sugli interessi puramente materiali. Rimanere vicino alla mia compagna Norma, offrendo degnamente degli spettacoli poetico-musicali  e riuscire a concretizzerei il "Centro Culturale Letterario Ricreativo" che abbiamo organizzato con molto entusiasmo per cinque anni, dove esista un posto accogliente per persone disposte a lottare per la Poesia e l'Arte in generale. 

Sforzarmi affinché il percorso di lavoro che intraprenderemo a metà di questo anno per l'Europa per presentare il Libro "Canto Poema in fiore" con Norma e Violeta Libertad, mia figlia, traduttrice dello stesso all'italiano, abbia per lo meno un risultato simile a quella dell'anno passato ed assistere alla nascita in questo 2004 dei tre libri che sto finendo di scrivere e che sperano di essere pubblicati e diffusi  per essere condivisi coi miei lettori. 

 

 

 

SxC: Norma, può dirci qualcosa a proposito del tuo lavoro?   

Devo supporre che questa domanda va relazionata al mio lavoro attuale, ma farò un escursus  della mia vita lavorativa che ha coperto un spazio di quasi 30 anni. 
Mi laureai in nel Dicembre del 1974 come  Architetto e cominciai a lavorare in Gennaio del 75, per cui sono quasi 30 anni di impegno lavorativo. Esercitai per 12 anni la mia professione ma vicino ai miei lavori tecnici, svolsi anche compiti sindacali, come quello che mi portò a ad essere per  12 anni professionista di un Sindacato Nazionale, perché rimasi eletta nel Congresso del Sindacato dell'Amministrazione Pubblica di Cuba (SNTAP) nel 1986, Seconda Segretaria e successivamente Segretaria Generale. Questo  cambiò la mia vita e a sua volta ampliai le mie conoscenze e relazioni, perché oltre a svolgere i miei lavori nell'Isola, fui Membro del Comitato Esecutivo di CLATE, Confederazione America latina di Lavoratori Statali, incarico che esercitai fino al 1997.  In quello momento, con 24 anni di lavoro e dopo avere passato quasi 12 ore giornaliere nell'attenzione delle mie responsabilità per più di 20 di questi anni, viaggiando tanto per  Cuba e rappresentandola in una ventina di paesi, decisi di cambiare attività, tema che sarebbe molto lungo di spiegare.

Partecipai come invitata al Congresso di CLATE, che si effettuava a Buenos Aires in quell'anno, dove davo l'addio al mio ruolo  nel Sindacalismo Latinoamericano. Cambiavo attività... ma mi sentivo motivata  per proseguire la mia strada.  Senza saperlo, fu il motivo per il quale la mia vita si vincolò alle attività culturali, lavoro che svolgo attualmente. 
Nel Dicembre  1998, cominciai a lavorare organizzando spettacoli poetico-musicali, settore che curo ancor oggi insieme a mio marito Héctor Celano, che  conobbi in quell'inverno nel Sud del Continente. 
Oggi, inoltre, affronto lavori di Relazioni Pubbliche, Promozione, Assistenza e Divulgazione. Nel 2003 collaborai con  la Produzione della tour Culturale realizzato da Héctor per 3 mesi in 6 paesi europei, con 69 presentazioni in 27 città, compito che ripetiamo, a partire da metà di maggio di questo anno, rispondendo ad alcuni inviti e per presentare  l'ultimo libro di Celano, "Canto Poema in Fiore", edizione bilingue castigliano-italiano. 
Sono un donna prodotto di questo Processo Rivoluzionario, dedita al mio lavoro, mi sento privilegiata per essere stata utile e ho un'immensa soddisfazione personale per il risultato ottenuto in ogni tappa che ho affrontato nella vita lavorativa.

 

SxC: Come vivi la tua condizione di "donna" di un poeta?  

Ho detto molte volte che conoscere Héctor fu un Premio che mi diede la vita. Quando ci vedemmo, credo che non potessimo fuggire a quello che sorse.... ci lasciammo trascinare "a prima vista" dall'attrazione tenendo  conto, ovviamente, il momento di maturità. Io seppi in primo luogo chi era dentro, perché lo conobbi mentre recitava ed esponeva  i suoi valori. Personalità in Cuba, hanno commentato sul lavoro di Héctor: del ritmo interno di "Celano", "della sua multipla vibrazione poetica", "del buffone che attraversa i sentieri della letteratura orale interpretando croniche di aconteceres quotidiani"..... "dell'ostinato e commovente battitore di chiavi e misteri di profondità maggiore che è Celano"..... "della qualità della sua voce, o della catarsi che provoca in noi in ogni presentazione"....
Io ritrovo tutto questo ogni volta che l'ascolto, l'ammiro, mi sento pubblico ed a sua volta, io ho la fortuna di accompagnarlo nella cosa quotidiana della vita dove posso comprovare che tutto in suo agire trasmette il tocco del poeta che porta dentro... è complesso ed interessante, mi piace vivere quella sfida.

 

SxC: Quali sono i tuoi progetti per il futuro?   

Sono tre, a grandi linee: 

- Continuare con lo sviluppo degli Incontri Culturali. Noi abbiamo un Progetto " Encuentros en Sol de Polen” che non abbiamo potuto sviluppare in tutta la sua grandezza ed è il nostro sogno. Mi baso, per sostenere questo obiettivo, in una riflessione di Celano, esposta in un paragrafo delle Parole Introduttive del suo libro "Canto Poema in Fiore": 

' La poesia Orale funge come proposto convocante e filo conduttore che imbastisce la manifestazione di distinte discipline artistiche, concitando un pubblico participativo, conseguente e dinamico '.   

Abbiamo sviluppato più di 100 spettacoli in Cuba ed altrettanti e più in Argentina, Uruguay, Cile ed i 6 paesi Europei visitati recentemente, potendo comprovare che c'è un pubblico avido  che ci restituisce quello che non possono dire le statistiche: un enorme affetto e forze per proseguire, dopo ogni applauso. Lavoreremo per portare questa esperienza in un ambiente stabile, superando in qualità quello realizzato fino ad ora e per potere dare redini sciolte al Progetto e alle sue proposte. 

-         Un obiettivo interessante e nonostante con molte potenzialità per il suo sviluppo da parte nostra, è quello di dedicarci  al lavoro docente. Impartire Cicli di conversazione sulle esperienze in Cultura Comunitaria o Dibattiti su Oralità e Poesia. Dopo 30 anni di esperienze  accumulate da parte di Celano, si impone.

-          Collaborare con Héctor affinché abbia i suoi spazi per scrivere e continuare a pubblicare. Lo scrittore ha bisogno di tempo e condizioni nel suo ambiente per rovesciare in una carta le immagini ed idee che provengono nella sua mente. A partire da che dà "forma" ad un libro, lì cominciano alcune delle mie altre funzioni:  opinioni come lettore, realizzare coordinazioni fino alla sua possibile edizione, etc.

 

SxC: un pensiero sulle relazioni Cuba ed Italia

Per nessuno è un segreto la posizione dell'Unione Europea verso Cuba a partire dalla misura presa contro il nostro paese.   
Nonostante tutta questa situazione coi governi di paesi come l’Italia, pensiamo che le relazioni tra gli italiani ed i cubani, non possono essere migliori. Ampiamente dimostrate quotidianamente dalla solidarietà di chi ama Cuba, da migliaia e migliaia di uomini di buona volontà che rispettano la decisione del paese cubano di mantenere la sua indipendenza ed autodeterminazione.  
Desidero, tramite Siporcuba, inviare un messaggio di  gratitudine a tutti coloro che assumono atteggiamenti di unire e non di disunire, di costruire e non di distruggere.... di pensare all'amicizia e l'affetto e non nell'odio, a tutti quelli che vogliono la pace e non la guerra.
C'è tra poco una nuova opportunità per l'Unione Europea, nella Commissione di Diritti umani che sessionerà a Ginevra, per votare contro il progetto che condanni a Cuba.
Ora i paesi dell'UE possono applicare una politica indipendente verso Cuba qualora lo volessero.  
Qualcuno di quei governi smetterà di essere alleato degli USA?.

     

 

presentazione del nuovo libro di Celano pubblico presente alla presentazione spettacolo La Farsa Argentina
un momento dello spettacolo Norma e Hector la copertina del libro


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