AVVENIMENTI
Washington
definisce Posada un pericolo per la sua sicurezza
Si legge nel
quotidiano di Miami El Nuevo Herald, del 3,1 in una nota di AP, che
il governo degli Stati Uniti considera che “il lottatore
anticastrista” ossia il terrorista Luis Posada Carriles deve
rimanere in stato d’arresto perchè costituisce un pericolo per la
sicurezza nazionale, come ha rivelato un documento federale.
''Per il suo lungo
elenco di azioni criminali e di violenza, che implicano civili
innocenti, la sua liberazione può rappresentare un pericolo per la
sicurezza della comunità e della nazione, indica il documento dell’
Ufficio d’Immigrazione e Controllo della Dogana, ICE, ottenuto da El
Nuevo Herald.
Il documento di
cinque pagine è stato inviato a Posada Carriles la scorsa settimana,
dopo che le autorità avevano espresso la decisione di mantenerlo in
stato d’arresto a tempo indefinito se non si incontrerà un terzo
paese dove deportarlo. Un giudice federale ha determinato, nel
settembre del 2005, che “Non si può inviare a Cuba o in Venezuela Luis
Posada Carriles, di 78 anni, in virtù dell’accordo internazionale
contro la tortura, CAT”.
La lettera attuale
relaziona una serie di fatti vincolati a Posada per giustificare la
detenzione indefinita, tra i quali:
• Le accuse per
la sua (presunta) partecipazione nell’attentato contro un aereo
cubano che costò la vita a 73 passeggeri nel 1976.
• Il suo arresto a
Panamá, nel 2000, per un piano per eliminare il governante cubano
Fidel Castro.
• L’ammissione
pubblica d’aver organizzato atti di sabotaggio contro varie
installazioni turistiche dell’Avana nel 1997.
• La sua stretta
relazione con gli attivisti anticastristi Santiago Álvarez e
Osvaldo Mitat, accusati di possesso illegale d’armi ed esplosivi.
Lo scorso 17
marzo, il giudice federale James Cohn autorizzò il trasferimento di
Posada nel sud della Florida perchè partecipasse come testimone al
processo di Álvarez e Mitat fissato per l’8 maggio. L’avvocato
Eduardo Soto, che rappresenta Posada, ha ammesso che la guerra
contro il terrorismo obbliga Washington e rivedere e riconsiderare
tutti gli allegati che riguardano il detenuto, ma ha anche
dichiarato che non esistono prove per confermare le colpe del suo
cliente.
“Tutte queste
accuse vanno provate e sono sicuro che nessun tribunale può
giudicare colpevole Luis Posada Carriles, semplicemente perchè non
ci sono le prove”, ha affermato Soto, che ha definito il documento
del ICE “una manovra surrettizia”.
Bárbara González,
portavoce del ICE a Miami, non ha voluto parlare del documento e ha
detto che la posizione delle autorità federali è stata segnalata
nella nota ufficiale consegnata alla stampa il 22 marzo, una
settimana dopo la scadenza del periodo di 180 giorni per determinare
lo status di Posada.
È la prima volta
che Washington rende esplicito il suo distacco da Posada per motivi
di sicurezza nazionale.
Soto ha detto che
non voleva divulgare il documento prima della domanda che presenterà
a un tribunale federale per chiedere la libertà condizionale del suo
cliente, che è detenuto in una prigione di El Paso, in Texas, dal 17
maggio 2005.
La posizione del
governo emerge dopo un anno dall’entrata illegale di Posada in
territorio statunitense, fatto che ha intensificato la campagna di
Cuba e del Venezuela, che accusano Washington d’avere una doppia
morale di fronte al terrorismo.
I familiari delle
vittime dell’attentato del 1976 hanno appena inaugurato all’Avana
una pagina Internet per chiedere giustizia e diffondere le
informazioni sui presunti autori ed esigere l’estradizione di Posada
in Venezuela.
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