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rRIVISTA TELEMATICA MENSILE A CURA DI GIOIA MINUTI
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Le schede per le elezioni politiche italiane in Venezuela sono “truccate”

 

In Venezuela gli elettori  ricevono il plico per votare con annessa una pubblicità elettorale.

I plichi elettorali hanno annessa (letteralmente spillata) una lettera di invito a votare per il candidato della Lega Nord, Vittorio De Stefano.

Il Consolato ha spedito il plico elettorale cercando di favorire un candidato in particolare? Non lo crediamo.  Però indubbiamente rimane la responsabilità oggettiva delle autorità italiane per questo gravissimo episodio.

A questo proposito quali provvedimenti intendono prendere il Ministero degli Esteri, il Ministero degli Interni, il Ministero per gli Italiani nel mondo?

Il volantino annesso al plico contiene l'esplicito invito a votare per Il signor De Stefano, candidato per la Lega nord.

Come e' riuscito il candidato De Stefano a far allegare il suo volantino al plico elettorale inviato agli elettori del Venezuela?

Ha corrotto qualche impiegato dell'ufficio postale? 

Sono sicure le elezioni per corrispondenza?

Così com’è riuscito a far spillare un volantino d'invito a votare per lui,  potrebbe essere riuscito a farsi consegnare centinaia di plichi, votarli e riconsegnarli!

Il dubbio sulla validità di queste elezioni, a questo punto, è d'obbligo.

La legge italiana prevede sanzioni gravissime e anche l'arresto per chi, ad esempio, effettua pubblicità elettorale il giorno dell'elezione: nessuno può fare pubblicità in prossimità dei seggi.

Nel caso del Venezuela, l'elettore riceve a casa la proposta di voto, spillata alla busta contenente la scheda elettorale!

E' come dire che un elettore che si reca ad un seggio per votare, riceva dal presidente del seggio in persona, oltre alla scheda,  anche l'invito a votare per un candidato in particolare. Per tale presidente scatterebbe immediatamente l'arresto.

Le denunce sono comunque già scattate, sia agli organi italiani presenti in Venezuela (Consolato ed Ambasciata), sia agli organi competenti in Italia (Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma).

Il silenzio della Voce d'Italia, il giornale in italiano per gli italiani del Venezuela.

Sino ad oggi ha taciuto su queste gravi irregolarità. Come mai? Per non alimentare polemiche visto che la figlia del Direttore del giornale è candidata per la nostra coalizione dell'Unione?

Le irregolarità, soprattutto quelle che hanno conseguenze penali, vanno denunciate e sempre. E La Voce ovviamente dev’esserne a conoscenza. Altrimenti che organo d’informazione è?