Non è
un’utopia: il Club dei 120 anni
Partecipate
al congresso e scoprirete come si può vivere sino a 120 anni
Chi legge
questo titolo potrà inarcare le sopracciglia e si chiederà: “ma che
cos’è?” e la risposta è semplice.
Si tratta di
un Club fondato pochi mesi fa dall’Associazione Medica dei Caraibi -
AMECA - che con l’operato del Dott. Eugenio Semalamn Housey della
Facoltà di Medicina Generale dell’Avana e con sede nell’Hotel
Nacional di Cuba, ha riunito un gran numero di persone entusiaste e
ottimiste che sperano di raggiungere appunto i 120 anni di età.
La risposta a
questo progetto che sino a poco tempo fa veniva considerato
un’utopia ha superato le aspettative degli stessi organizzatori,
poichè sono attualmente almeno trecento le domande giunte via
Internet dai paesi più lontani, come Australia, Africa, Giappone o
Stati Uniti, da persone che vogliono entrare a far parte di questo
Club.
Per
contribuire alle aspettative la AMECA, una ONG, ha istituito da sola
il congresso “Longevità soddisfacente”, un incontro annuale nel
quale si abbordano dagli angoli più differenti tutte le cose che
possono, nelle tappe di sviluppo della persona, garantire una
longevità con qualità di vita, partendo sempre dalla fecondazione
dell’ovulo e per tutta la durata dell’esistenza dell’individuo.
Il primo di
questi congressi si è svolto con molto successo nell’Hotel Nacional
di Cuba lo scorso mese di aprile. Il prossimo si svolgerà dal 17 al
21 maggio di quest’anno.
Nel primo
congresso internazionale “Longevità soddisfacente” venne creato un
Comitato Internazionale di esperti, per appoggiare lo sviluppo di
queste nuove riunioni, con l’obiettivo fondamentale di ottenere una
vita lunga con una buona qualità. Il Comitato è coordinato dal Dott.
Felipe Vega di Cuba, dal Dott. Robert Butler degli USA e dalla Dott.
Martha Pelaéz della OPS.
Non ci sono
dubbi che l’impegno di ottenere una longevità soddisfacente è una
decisione individuale che è l’elemento chiave. Considerando questo e
riconoscendo l’importanza della volontà individuale nella
consecuzione di qualsiasi obiettivo, la AMECA ha creato una sezione
di questa ONG: “ Il Club dei 120”, anni per raggruppare le persone
che decidono di vivere questo tempo con una qualità di vita
soddisfacente, appoggiarle in questo impegno personale e contribuire
a che tutte le persone ottengano questo risultato.
Va chiarito
che non si tratta di un Club esclusivo per anziani, ma di un gruppo
di persone di tutte le età, includendo adolescenti, coppie di
giovani che sperano di concepire o lo hanno già fatto, adulti di età
media o anche anziani, cioè tutti coloro che vogliono ottenere per
sè e per i loro discendenti una longevità soddisfacente.
Dirigendosi a
una sala colma di giornalisti locali e internazionali, anziani e no,
il Dott. Selman ha tenuto con amenità e buon umore una conferenza
magistrale nella quale ha spiegato le motivazioni di questo progetto
e il significato che può avere per l’umanità intera, per la qualità
di vita che si può ottenere. Egli ha sottolineato che
raggiungere 120 anni di età non è un’utopia ed ha spiegato che
le scoperte scientifiche e tecniche rendono possibile anche andare
oltre e pensare in una vita di 140 anni non è un sogno ad occhi
aperti...
Egli ha fatto
notare che uno dei fattori di maggior importanza per il successo di
questo impegno personale è che l’individuo coinvolto sia Ottimista,
perchè l’ottimismo e il buon umore sono fondamentali per il
successo.
Il Dott.
Selman ha spiegato che l’essere umano dovrebbe vivere cinque volte
il tempo che gli serve per crescere, che varia dai 21 ai 25 anni.
Parlando degli
inizi del XXº secolo egli ha ricordato che in quell’epoca la media
per l’aspettativa di vita era di 40 anni; alla metà del secolo era
di 54 e alla fine di 75 anni, facendo notare che già da molto tempo
è stato dimostrato che molte persone in vari paesi del mondo sono
giunte ed hanno anche superato i 120 anni in condizioni
soddisfacenti.
Che cosa
succede quindi, ha chiesto il Dott. Selman, a queste persone che noi
chiamiamo anziani – non vecchi o della terza età!- Semplicemente che
hanno delle incapacità e insufficienze perchè sono il prodotto di
cose che non sono state fatte come si doveva. Anticamente l’anziano
era un essere rispettato, esistevano i consigli degli anziani per
risolvere i problemi, ma adesso nella società in cui stiamo vivendo
che è di una concorrenza brutale dove l’uomo lotta contro l’uomo,
quando una persona va in pensione diventa quasi un peso sociale come
succede nei paesi sviluppati. Questo però non sta succedendo a Cuba
che è ancora un paese sottosviluppato dove però ci sono molte cose
di un paese sviluppato, come una bassa natalità. Il paese sta
invecchiando sempre più e gli individui assenti dalla produttività
sono sempre di più. Questi sono problemi che si devono affrontare
facendo il possibile perchè la gente viva 120 anni e più con una
produttività.
La vita è un
processo che si sviluppa a tappe, dalla fecondazione, la gravidanza,
il parto, la prima e la seconda infanzia, l’adolescenza, la
giovinezza e l’età matura,
ognuna
differente per durata e caratteristiche, con vantaggi e svantaggi.
La cosa più importante è la considerazione che ogni tappa influisce
sullo sviluppo della tappa seguente e ognuna deve essere seguita
adeguatamente.
Durante la
conferenza il Dott. Selman ha spiegato i vantaggi di una buona
alimentazione dalla nascita: se le carenze sono negative lo sono
anche gli eccessi e il tabacco e alcol. Esiste la necessità di
liberarsi dallo stress per mezzo di occupazioni differenti,
passatempi, esercizi fisici e mentali. Soprattutto è indispensabile
sviluppare la mente il più possibile!
La disciplina
di una vita organizzata può contribuire moltissimo a far sì che
l’essere umano raggiunga la meta prevista di 120 anni in buone
condizioni.
Le persone
interessate si possono rivolgere alla Associazione Medica dei
Caraibi “Club dei 120 anni”
E-mail : club
de los 120 @infomed.sld.cu |