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Il Iº Maggio all’Avana – Il Giorno Internazionale dei lavoratori

Abbiamo cantato l’Internazionale con Fidel sotto il sole dei Caraibi

“Ê stato battuto il record di partecipazione” ha detto Fidel Castro, che aveva voglia di parlare con i presenti e ha superato i tempi previsti.

“Fatemi vedere che ore sono... “ha detto. “Ma guarda...  è tardi! L’atto dovrebbe essere già terminato ma ho alcune idee che mi piacerebbe dirvi”, insomma una mattina splendida, con un sole radiante e il cielo “azzurro Avana”, un bello spettacolo di accompagnamento eseguito da studenti, attori, ballerini, cantanti.  Oratori significativi e una folla immensa, piena di entusiasmo, che ancora una volta, come avviene da 45 anni, è tornata in piazza a confermare la sua fedeltà assoluta  a Fidel, alla Rivoluzione e la volontà di mantenere per sempre la sovranità e l’indipendenza dell’isola conquistate con il sangue di tanti eroi e martiri. Cuba non tornerà mai più tra le grinfie dei falchi di Washington.

C’erano tre generazioni di Castro: Fidel, suo figlio Fidelito e suo nipote Fidel; Raul con sua figlia Mariela  il marito siciliano Paolo e i bambini; c’era Melba, serena e felice, Gloria de Riva, i parenti dei Cinque,  Elian e i suoi e tanti cubani, dirigenti, gente semplice, donne, bambini, giovani anziani, ombrellini per ripararsi dal sole, bandiere a centinaia di molti paesi del mondo, il Che...  

C’era Giustino e c’era Gino Donne, il grande italiano del Granma felice ed emozionato. 

“Ogni cubano è un esercito” diceva un immenso cartellone con la foto di  Fidel che alza il fucile, come avvenne in quel giorno storico quando venne proclamato il socialismo della rivoluzione.

Il discorso di Fidel è stato interessante e analitico come mai. Egli ha parlato di Ginevra, della situazione internazionale  dell’America Latina; ha gridato “Viva Chavez e il Venezuela”, ha ricordato che un paese piccolo come Cuba può resistere, lottare e vincere anche contro la potenza più forte del mondo. Fidel ha ricordato i fatti tragici di Madrid e la terribile guerra dell’Iraq, della “distrazione” della Casa Bianca e della Unione Europea che si sono “dimenticate” della Base Navale di Guantanamo ... “il caso più grottesco di violazioni dei diritti umani!”

Nella CDU della ONU a Ginevra succedono fatti incredibili perchè nemmeno i governi più forti hanno il coraggio di opporsi alle pressioni e imposizioni di Washington ...

Pochi hanno il coraggio di ribellarsi, ma nonostante tutto questo a Ginevra la loro risoluzione contro Cuba ha ricevuto a malapena 21 voti tra i quali quello degli stessi USA.

Quegli Stati Uniti che mantengono centinaia di persone senza diritti, senza processo, senza difese legali, senza nazionalità e senza nome, a tempo indeterminato nell’inferno di Guantanamo.

Fidel ha terminato il suo intervento annunciando che davanti a qualsiasi aggressione a Cuba si sosterrà sempre: Socialismo o Morte, Patria o morte, Vinceremo! e poi si è scusato con gli invitati che lo hanno raggiunto sulla tribuna, per aver superato i tempi previsti e suo fratello minore Raúl ha sorriso ed ha esclamato: “Tanto ci siamo abituati!” Era presente anche il fratello maggiore Ramón, detto a Cuba “il cañero mayor”, cioè il massimo esperto sulle canne da zucchero. 

Gli oratori hanno sottolineato i problemi terribili che  vivono i popoli dell’America Latina: Rafael Alegria, deputato e leader del Bloque Popular di Honduras ha condannato il servilismo del presidente del suo paese; Juan José Gutierrez ha ricordato la situazione di terribile ingiustizia con gli  emigranti messicani verso  gli USA. Gutierrez rappresenta il sindacato dei lavoratori emigranti nella California.

José Braulio García, segretario generale del sindacato del Messico degli elettricisti ha deplorato l’atteggiamento del governo di Fox, sostenendo che Cuba è una speranza per i popoli  del Terzo Mondo. Jabcobo Torres, coordinatore delle Forze Bolivariane del Venezuela ha parlato con orgoglio del suo presidente Chavez e della nuova realtà che si sta vivendo nel suo  paese anche grazie alla solidarietà di Cuba in molti settori. 

Pedro Ross, segretario generale della CTC, la Centrale dei Lavoratori cubani,  ha aperto la bellissima manifestazione con poche parole molto sentite e molto applaudite, ricordando che la Centrale dei Lavoratori compie in questi giorni 65 anni e citando Lázaro Peña, uno  degli storici fondatori e il più grande sindacalista cubano.

Tutti i presenti al termine hanno cantato l’Internazionale in molte lingue. Un coro gigantesco commuovente e appassionato  che sicuramente è giunto, dando molto fastidio, sino alle orecchie degli sciacalli della mafia di Miami e anche più a nord, sino a Washington.

 

Gino, gli ex Partigiani, la Resistenza in Italia e i combattenti cubani

 

La Casa de Amistad dell’Istituto di Amicizia tra i Popoli di  Cuba  è una residenza con una storia molto romantica, circondata da grandi e bellissimi giardini. Sotto le piante di mango cariche di frutti ancora in maturazione, i rappresentanti della resistenza italiana hanno incontrato ufficialmente i dirigenti cubani di vari organismi in un atto di grande stima, amicizia e affetto. Questo è stato il secondo incontro, tra il 25 aprile e il Iº maggio.

Era presente Gino Donne Paro, il solo italiano che ha partecipato  alla spedizione dello yacht Granma, con Fidel e con il Che.  La storia di Gino è un vero romanzo che lui è restio a raccontare ... a 80 anni Gino sembra un sessantenne, incredibilmente giovane, vivace, allegro, intelligente, ha partecipato a tutte le attività previste per il gruppo di italiani che è venuto a Cuba dopo il 25 aprile, per partecipare alla manifestazione del Iº maggio.

La delegazione italiana era composta da personaggi molto amici di Cuba, alcuni con storie di eroismo alle spalle, vissute in quella Resistenza che ha permesso la conquista della libertà dal nazi – fascismo e che l’attuale governo e molti politici vorrebbero cancellare perchè, dicono spudoratamente, ha diviso le coscienze! Il gruppo ha visitato il Museo di Artemisa,  l’Ospedale psichiatrico dell’Avana diretto dal Comandante Bernabé Ordaz, il Museo Nazionale del Balletto, la Scuola Internazionale di Medicina, il Museo di Playa Girón e molti altri posti di interesse storico, politico e culturale. Il generale Rafael Morasem, presidente dell’Associazione dei Combattenti  di Cuba ha parlato con molto affetto e simpatia di questo secondo incontro dicendo che spera di vedere il terzo   e il quarto e così via.  All’incontro ufficiale  nella Casa de Amistad di calle Paseo erano presenti il generale Alfonso Sayas, Roberto Foresti, presidente di Italia – Cuba, Sergio Marinoni, medaglia dell’Amicizia  del Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba come Vando Martinelli, che ha ricevuto qualche anno fa la stessa decorazione, C’era Fulvio Grimaldi, giornalista italiano che è stato allontanato da un giornale per la sua lealtà verso Cuba. Lidarno Salvador il fotografo della rivista El Moncada, Giustino di Celmo, Franco Omero Mancini con la sua medaglia Stella Rossa, Bruno Mancini, eroico ex partigiano e il rappresentante militare dell’ambasciata del Venezuela Kerman Rodríguez Figueroa Del Valle.

I ricordi, le impressioni, i grandi valori espressi da questi uomini e donne, come Mercedes Sánchez, hanno creato un’atmosfera di grande tensione emotiva e commozione. Ci sono stati scambi di targhe e medaglie – come quella data ad Alessandria, medaglia d’oro italiana della Resistenza – molti abbracci e tutti avevano le lacrime agli occhi.

Gino Donne ha ricordato il Che e si è parlato del passato e del presente, di terrorismo e dei mali del mondo attuale, nel quale il fascismo sta tentando come una vipera maligna, di risollevare la testa.

Il Colonnello venezuelano ha chiesto di mantenere un minuto di silenzio per ricordare tutte le vittime del fascismo e del terrorismo, come Fabio, il giovane figlio di Giustino.

Luisa Tebaldi, ex partigiana decorata, ha chiesto al rappresentante del Venezuela di aiutarla a rintracciare  il monumento eretto in onore del suo bisnonno Francesco, morto combattendo a fianco di Bolívar a Carabobo...        

Sergio Corrieri, presidente dell’ICAP, ha presenziato l’inizio dell’incontro. Nel pomeriggio è stata inaugurata un’esposizione fotografica sulla resistenza italiana ed è stato proiettato un video sul tema. La scuola di lingua e cultura italiana Dante Alighieri ha dato il suo apporto portando un coro di bambini che hanno cantato “Bella ciao” e “Fischia il vento.”

Emanuela Favoino, la direttrice della Dante, ha ricordato che la scuola come ogni anno aveva organizzato diverse attività per ricordare il 25 aprile. La delegazione italiana ha portato alcuni libri come donazione per la biblioteca della Dante Alighieri.

L’agenda degli italiani di questa delegazione è stata molto intensa e domenica 2 i membri hanno partecipato a un incontro di amicizia e solidarietà con i rappresentanti del sindacato di Cuba e con Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento cubano.

L’intenso lavoro svolto da Roberto Rodríguez, responsabile delle relazioni con l’Italia nell’Icap e dagli membri dell’istituto e di Italia - Cuba  ha permesso lo svolgimento di una visita molto soddisfacente per tutti i partecipanti come era avvenuto anche lo scorso anno.   

galleria fotografica esclusiva

Gino Donè e Giustino Di Celmo Gino Donè nella casa dell'amicizia di Avana Gino riceve la placca commemorativa ricevimento ufficiale della delegazione dei partigiani italiani arrivo di Raul Castro
arrivo di Fidel Donè e i partigiani italiani inizio dell'atto rappresentante sindacale messicano parte della famiglia di Raul Castro presente
sindacalista del Venezuela Raul Castro parla con il sindacalista messicano Cuba e Venezuela unite Fidel ascoltando l'inno nazionale Fidel saluta la folla
Fidel inizia il discorso Sara Gonzalez e gli altri artisti cantano Silvio Rodriguez il discorso di Pedro Ross Pedro Ross saluta il Comandante Tomas Borges il saluto di Raul alla stampa presente
Fidel saluta Pedro Ross Fidel con Otto Rivero il discorso Fidel e Raul panoramica dello spettacolo
cantando l'Internazionale Juan Manuel Gonzalez, sua moglie e il ministro Felipe Perez Roque Fidel saluta l'intervento del rappresentante dell'Honduras Fidel con Carlos Valenciaga e Pedro Saenz Fidel Castro Diaz-Balart con Tomas Borges
Pedro Ross saluta il pubblico Fidel guarda la stampa straniera Fidel e il Comitato Politico intonano l'Internazionale lo spettacolo raggiungendo il palco