AVVENIMENTI
Confermato il
blocco alle riforme agrarie in Bolivia
I rappresentanti
dei partiti dell’opposizione hanno confermato la loro politica di
blocco contro l’importante agraria, che ha l’obiettivo di un’equa
distribuzione della terra e hanno accusato il governo, come reazione
alla denuncia del presidente Evo Morales, che ha consigliato a
queste forze di smettere d’ostacolare le riforme, che includono
agili procedimenti di espropriazione delle terre per utilità
pubblica e il passaggio di proprietà di appezzamenti di terreno allo
Stato, con una successiva consegna ai contadini poveri.
Morales ha parlato
della riforma agraria durante un’affollata concentrazione di
contadini nella località di Ucureña, annunciando la sua Politica
di Rivoluzione Agraria che si basa su cambi che vengono bloccati in
parlamento dal boicottaggio dell’opposizione.
Evo ha fatto
notare che molti dirigenti popolari hanno sottolineato l'inutilità
del Congresso se non si approveranno le norme che permetteranno allo
Stato di recuperare le terre inutilizzate per la loro consegna a
coloro che le lavorano.
Il governante ha
segnalato che il governo non propone una chiusura del potere
legislativo, ma che questo deve rispondere alle aspettative dei
contadini.
Il capo dei
deputati di Potere Democratico Sociale, Carlos Borth, non vuole
accettare le riforme esposte ed ha accusato il presidente di
esprimere una grave minaccia parlando della chiusura del Parlamento,
accusa ripetuta da altri partiti tradizionali e dagli imprenditori
dell'agricoltura.
Nel suo discorso
Morales ha negato la validità della campagna diffamatoria dei
proprietari terrieri e dei settori regionalistici dell'orientale
regione di Santa Cruz, che dicono che le loro proprietà sono state
occupate dai contadini ed ha ricordato che sono stati loro i primi a
calpestare i diritti dei contadini, che ora stanno recuperando solo
quello che era stato sottratto a loro.
Il capo dello
Stato ha delineato la nuova politica agraria, che consiste in una
effettiva distribuzione della terra, la meccanizzazione
dell'agricoltura, la ricerca di mercati per la produzione,
l'appoggio con i crediti e il diritto all'uso dell'acqua, tra i vari
punti.
Una componente
della Rivoluzione Agraria è l'industrializzazione delle campagne,
tema che Morales ha sottolineato, dato che in Bolivia ci sono cinque
impianti di prodotti derivati dal latte che dovrebbero essere
gestiti dai produttori e non da imprenditori privati.
Dopo aver
ricordato il sostegno di Cuba e del Venezuela
all'industrializzazione dei prodotti come la foglia di coca e la
quinua (il grano delle Ande), egli ha annunciato che lo Stato doterà
di impianti le associazioni dei produttori di latte e aiuterà anche
lo sviluppo dell’elaborazione della frutta.
I settori dei
proprietari terrieri e latifondisti tenteranno di resistere a questa
politica di rivendicazione dei diritti degli indigeni e dei
contadini ma, in qualche modo la lotta popolare imporrà la
Rivoluzione Agraria.
Durante la
manifestazione è stato ricordato il 53°anniversario della riforma
agraria, disgraziatamente basata solo sui piccoli poderi con la
concentrazione della ricchezza e la rinascita del latifondo.
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