AVVENIMENTI
Dopo un
anno e cinque mesi di problemi diplomatici, Cuba ha annunciato il
ristabilimento delle relazioni diplomatiche ufficiali con la Spagna
Gioia Minuti
Felipe Pérez
Roque ha invitato la stampa straniera nel teatro del suo ministero
per annunciare che i contatti politici ufficiali tra Cuba e la
Spagna sono ripresi dopo un anno e mezzo circa di scontri tra la UE
e il governo dell’Isola, per differenze politiche.
“Stiamo
ristabilendo i contatti ufficiali e abbiamo chiamato il ministro
degli esteri spagnolo, Moratinos e l’ambasciatore spagnolo, come
risultato del processo intrapreso dal governo spagnolo” ha
dichiarato Felipe Pérez Roque.
L’annuncio è
stato dato a sorpresa. L’ambasciatore spagnolo a Cuba, Calros Alonso
Zaldivar ha partecipato all’incontro.
Tutta la
diplomazia europea accreditata a Cuba ha definito “una sorpresa”
l’annuncio dato da Pérez Roque e da Carlos Alonso, che si sono
riuniti per parlare privatamente dopo l’incontro con i giornalisti.
La decisione
della Spagna è un problema per la UE, dove non esiste unanimità a
proposito del governo di Castro e per l’Italia in particolare, dove
esiste la strana tendenza - scordando la volontà del popolo di Cuba
– di voler imporre “Cuba sì, Castro no!”
Gli
ambasciatori all’Avana della UE si dovevano vedere per analizzare
vari punti, ma dopo l’annuncio il loro incontro è divenuto molto
problematico...
Il governo di
Cuba non aveva contatti ufficiali con i rappresentanti della
diplomazia europea dal giugno del 2003, quando l’Isola dovette agire
contro i mercenari al soldo degli Stati Uniti e venne decretato un
blocco da parte della Unione Europea.
L’ambasciatore Alonso Zaldívar, de 58 anni è un ex militante del
Partito Comunista passato nella fila del PSOE ed è ambasciatore a
Cuba dal luglio del 2003. Sin dal suo arrivo ha operato per
riavviare un dialogo con le autorità cubane, seguendo le istruzioni
del governo de José Luis Rodríguez Zapatero.
Le sanzioni
europee, molto criticate dal governo, dalla popolazione di Cuba e da
molti cittadini europei residenti a Cuba, prevedono di invitare i
mercenari alle feste nazionali dei paesi dell’Europa, coloro che
vengono definiti dirigenti di un’opposizione che a Cuba è illegale
perchè è previsto dalla Costituzione ed e stato ratificato due anni
fa dal popolo con quasi nove milioni di firme il funzionamento di un
solo partito, il Comunista.
L’Avana ha
risposto al blocco europeo con un congelamento delle relazioni
diplomatiche e in pratica gli ambasciatori europei “non esistono e
se si presentano le autorità cubane se ne vanno”, poichè non esiste
possibilità di dialogo con un’Europa che vuole imporre ad ogni costo
la sua – o di altri - volontà contro quella della stessa popolazione
cubana... a Cuba!
Non va
dimenticato che il nuovo governo spagnolo ha lavorato e promosso per
i soci europei la revisione delle sanzioni e prima di tutto l’odioso
invito dei
dissidenti.
Moratinos ha
detto che un dialogo con Fidel Castro è necessario e che si deve
operare per eliminare ostacoli inutili.
L’ambasciatore
spagnolo aveva già provocato ira tra la detta dissidenza di Cuba con
il suo discorso del 12 ottobre scorso, quando aveva spiegato la
decisione spagnola di cercare un avvicinamento con il governo cubano
e i detti dissidenti presenti alla festa nazionale se ne andarono
arrabbiati.
Un gruppo di
esperti della UE ha raccomandato al Consiglio dei Ministri di
esplorare la strada per riprendere un dialogo con Cuba, perchè la
mancanza di relazioni diplomatiche non è positiva per nessuno. Cuba
ha mantenuto la sua posizione ben ferma ed ha condannato le ingiuste
e prepotenti sanzioni imposte dalla UE.
Carlos Lage,
vicepresidente dell’Isola, ha detto che la posizione europea è un
monumento all’ipocrisia, durante la sua partecipazione al Summit
ispano - americano di San José, in Costa Rica, che si è svolto la
settimana scorsa, perchè “Chiunque guardi bene questa detta
posizione comune si rende conto che è solo un monumento
all’ipocrisia!”
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