AVVENIMENTI
UN INCONTRO
INTERNAZIONALE CONTRO IL TERRORISMO PER LA VERITÀ E LA GIUSTIZIA
Più di 200
personalità di 50 paesi si riuniranno all’Avana il 2 il 3 giugno
Sono già 200
le adesioni di personalità di 52 paesi che parteciperanno a un foro
internazionale convocato dalla Rete delle Reti “In difesa
dell’umanità”, contro il terrorismo, per la pace, la verità e la
giustizia.
Hebe de
Bonafini, la storica madre di Plaza de Mayo, Miguel Bonasso e
Stella Calloni, Maria Rojo, Juan Madrid e tanti altri
intellettuali, artisti, sindacalisti, politici, combattenti sociali
di tutti i continenti parteciperanno a questo grande incontro, che è
stato presentato in una conferenza stampa da Tubal Paz, presidente
dell’Unione dei Giornalisti cubani, Carlos Martí presidente
dell’Unione degli Artisti e Scrittori cubani e Alpidio Alonso,
presidente della Associazione Hermanos Saiz, che riunisce tutti i
più giovani rappresentanti di tutte le espressioni artistiche a
Cuba. Inoltre parteciperanno testimoni e vittime, persone che
hanno sofferto personalmente le torture ordinate dal noto criminale
terrorista Luis Posada Carriles quando era membro della polizia
politica in Venezuela.
L’incontro
sarà uno spazio di dibattito e di denuncia, di riflessione, durante
il quale si puntualizzerà la situazione dei Cinque Eroi cubani
prigionieri dell’impero che, come parte della loro missione
aiutarono a sventare atti di terrorismo pianificati dai gruppi
criminali che risiedono a Miami.
Parallelamente
si presenterà una programmazione speciale nei cinema della capitale
e un concerto dedicato a Victor Jara, sabato 4 giugno, con i
migliori cantautori dell’Isola e dell’America Latina.
La
convocazione all’Incontro Internazionale
“Contro il
terrorismo, per la verità e la giustizia”
Il Capitolo
cubano della rete delle reti “In difesa dell’Umanità, ha convocato
uomini e donne intellettuali, artisti, leaders sindacali,
combattenti sociali, parlamentari, dirigenti politici del continente
americano e di altre regioni del mondo a partecipare all’incontro
internazionale “Contro il terrorismo, per la verità e la giustizia”
che si svolgerà nel Palazzo delle Convenzioni dell’Avana il 2 e 3
giugno del 2005.
Durante le
ultime settimane abbiamo visto con indignazione come il governo
degli Stati Uniti, autoproclamato leader mondiale della guerra
contro il terrorismo, proteggere gli autori di mostruosi crimini in
virtù delle sue alleanze politiche con la destra più reazionaria di
Miami e della sua provata complicità con questi fatti.
La presenza
nel sud della Florida del noto criminale terrorista Luis Posada
Carriles, responsabile tra le molte atrocità, dell’esplosione di un
aereo civile che costò la vita di 73 persone, reo confesso di una
catena di azioni terroriste in numerosi alberghi di Cuba ed evaso
dalla giustizia del Venezuela, è stata ignorata dapprima e poi messa
in dubbio per due mesi dalle autorità nordamericane.
Questo
criminale ha vissuto in totale impunità, ha chiamato i
rappresentanti della stampa e i suoi poderosi amici vincolati al
governo nordamericano e solo dopo le molteplici denunce di Cuba
contro questa evidente doppiezza e dopo le ripercussioni nei mezzi
di comunicazione i servizi federali dell’immigrazione e della dogana
hanno eseguito un arresto farsa a continuazione della commedia
statunitense.
Come risultato
della manovra il maggior terrorista dell’emisfero occidentale è
stato insolitamente accusato di un reato minimo, cioè dell’entrata
illegale nel territorio degli Stati Uniti.
Numerosi
documenti di varie agenzie federali, tra le quali il FBI, la CIA e
il Dipartimento di Stato dimostrano senza dubbio le responsabilità
di Luis Posada Carriles e Orlando Bosh - che vive liberamente e
piacevolmente a Miami – nel sabotaggio dell’aereo della Cubana de
Aviación nel 1976, oltre al fatto che le autorità nordamericane
sapevano come e quando questa azione terrorista sarebbe avvenuta.
Bosh e un
gruppo di terroristi di origine cubana sono stati implicati, al
servizio della CIA e della DINA di Pinochet, nell’assassinio del
ministro cileno Orlando Letelier e della sua assistente, la
cittadina statunitense Ronnie Moffit e del generale cileno Carlos
Prats con sua moglie Sofia Culthbert. Inoltre parteciparono
direttamente all’organizzazione dell’esecuzione di una sinistra
macchina di tortura, scomparsa e assassinio con il detto Plan
Condor, in coordinamento con la stessa CIA e i servizi di sicurezza
delle dittature militari del Cono sud.
Quasi trent’anni
dopo il governo che, in nome della sua guerra contro il terrorismo,
è responsabile di un vero genocidio in Iraq, non rispetta la
richiesta di estradizione di un criminale internazionale presentata
dalle autorità del Venezuela e sostenuta dal Tribunale Supremo dello
stesso paese.
Più di venti
congressisti nordamericani hanno sostenuto la domanda di
estradizione, mentre cresce la ripercussione nei mezzi di
comunicazione degli Stati Uniti.
Questi
assassini devono essere processati e condannati. I popoli
dell’America Latina non vogliono vendetta ma giustizia. Non esistono
giustificazioni per la doppia moralità degli USA e tanto meno
argomenti giuridici per respingere l’estradizione di un noto
criminale e non permettere il giudizio dei suoi complici addestrati
dai servizi speciali nordamericani, pagati dalla CIA per molti anni
e protetti dalla Casa Bianca che ha permesso una residenza
tranquilla a Miami ad Orlando Bosch ed ora vuole contrastare
l’estradizione di Posada Carriles.
A nome della
più elementare decenza, per le vittime innocenti di questi
terroristi e il diritto alla verità, reclamiamo dal governo
nordamericano l’immediata estradizione di Luis Posada Carriles in
Venezuela e di Orlando Bosch in Cile, Chiamiamo tutti, donne e
uomini onesti, amanti della pace, della libertà e della giustizia a
condividere questo richiamo.
Questa umanità
ha ansia di giustizia!
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