C
 
UBAnews
 
rRIVISTA TELEMATICA MENSILE A CURA DI GIOIA MINUTI
AVVENIMENTI

 

LA PRIMA OLIMPIADE DEI PENITENZIARI

I diritti umani dei detenuti a Cuba -  Le prigioni a Cuba devono diventare delle scuole

 

A Cuba si è svolta la Prima Olimpiade dei Penitenziari, dove la pratica sistematica dell’attività fisica fa parte del sistema di riabilitazione e reinserimento dei detenuti.

Le gare hanno avuto una durata di sei giorni e gli atleti, tutti detenuti, sono stati divisi in gruppi regionali: Occidentales, Ciudad Habana, Centrales e Orientales, che sono stati i campioni, anche se è stato dichiarato che tutti hanno vinto. Naturalmente prima dell’Olimpiade si erano svolte le selezioni provinciali. Gli atleti che hanno partecipato sono stati 400, tra i quali 318 uomini e 82 donne, tutti reclusi e in rappresentanza delle prigioni di tutta l’isola.

Le gare si sono svolte nel Colosseo della capitale e comprendevano queste discipline sportive: baseball, pallacanestro, atletica, maratona ricreativa, ping pong, domino, calcio da sala, scacchi e dama. Le discipline sportive sono state scelte con l’obiettivo di sviluppare lo spirito di fraternità e di collettività e anche perchè si possono praticare in tutti i penitenziari.  Il programma è stato sviluppato dall’Istituto Nazionale dello Sport, l’Educazione fisica e la Ricreazione - INDER – con la Direzione delle Prigioni del Ministero degli Interni, per aiutare a reinserire la popolazione penale nella società. Il presidente del Comitato Olimpico Cubano, José Ramón Fernández ha partecipato all’inaugurazione assieme al Generale di divisione Romarico Sotomayor e a Humberto Rodríguez, presidente dell’INDER.   

Gli atleti hanno partecipato con vero entusiasmo e molta disciplina. Molti degli atleti detenuti stanno anche frequentando corsi scolastici a livello medio superiore ed hanno espresso un forte desiderio di reintegrarsi alla vita sociale assieme alla popolazione, per costruire una società giusta e solidale.

“Gareggeremo con disciplina e onore” hanno giurato tutti gli atleti, ha dichiarato alla rivista Bohemia la Capitana Sara Rubio, la prima specialista del Dipartimento per il Trattamento educativo della Direzione dei Penitenziari, che ha segnalato l’importanza dell’attività fisica per migliorare la qualità della vita di tutti i reclusi e anche la loro condotta. Lo sport forma abitudini  e atteggiamenti positivi ed è molto utile come risorsa nello sviluppo integrale di una persona detenuta.

Con la Battaglia delle Idee il processo di perfezionamento del sistema carcerario si è accelerato: la scolarizzazione è giunta a tutti i detenuti in ogni carcere dell’Isola.

Il livello di vita delle donne condannate è sicuramente migliorato grazie al programma “Educa tuo figlio”, che ha l’obiettivo fondamentale di preparare le detenute come madri, insegnando loro come affrontare l’educazione dalla prigione stessa. La ginnastica ovviamente fa parte della riabilitazione.

“Le prigioni di Cuba, ha detto Fidel Castro, devono diventare scuole di educazione, di conoscenza e di vita!”

La seconda Olimpiade dei Reclusi si svolgerà nel 2007 a Santiago di Cuba.