AVVENIMENTI
“Con Saramago hasta aquí e con Cuba hasta siempre”
“Con Saramago sino
qui e con Cuba per sempre” scriveva tre anni fa Pablo González
Casanova, un altro dei firmatari del documento attuale...
Il suo era un
articolo molto bello e vale la pena di ricordarlo soprattutto perchè
Saramago ha cancellato la linea di divisione con Cuba pur mantenendo
fermi i suoi principi.
Come disse Silvio
Rodríguez “ La Revolución cubana es perfectible” ma è il solo
esempio che esiste nel mondo di una società che cerca di creare un
mondo diverso e migliore, basato sulla giustizia, l’equità e la
cultura, la solidarietà e l’amore per l’umanità ed essendo, proprio
per queste motivazioni, un terribile esempio che intimorisce i paesi
corrotti e imperialisti e mette in luce tutte le loro menzogne e
iniquità, gli Stati Uniti e i loro lacchè vogliono eliminare Cuba
dalla carta geografica...
...Uno sente che
l’umanità sta correndo un grave pericolo. Mentre in Iraq piovono le
bombe e le super bombe che mandano lampi giorno e notte in tutto il
mondo, si giudica e si condanna Cuba per violazioni ai diritti
umani. Mentre gli Stati Uniti fanno una guerra di conquista per
impadronirsi di un paese che possiede la prima riserva di petrolio
del mondo non privatizzata, si condanna Cuba per violazioni ai
diritti umani.
Mentre la maggior
parte delle nazioni del mondo soffrono per i crescenti problemi di
disoccupazione, insalubrità, fame e mancanza di educazione, mentre a
Cuba la popolazione ha lavoro, salute ed educazione, si condanna
Cuba per la violazione dei diritti umani. Mentre alla annunciata
invasione dell’Iraq si aggiungono nuove minacce di interventi armati
contro “L‘asse del male” nel quale gli Stato Uniti includono Cuba,
mentre si accentua il crudele blocco economico – finanziario imposto
da quasi cinquant’anni all’Isola, si accusa Cuba di violare i
diritti umani.
A questi brutali
sofismi se ne possono aggiungere altri perchè dimenticando le
chiamate “operazioni da quinta colonna” con prove in quantità che
confermano le colpe, si vedrà come si fa apparire “naturale” che
cubani “disperati” si rubino ogni giorno aerei e navi e chiedano
asilo e appoggio dagli Stati Uniti per far sì che non solo la
ineffabile Commissione per i Diritti Umani emetta un verdetto di
condanna contro Cuba, ma anche perchè i popoli del mondo cominciando
dalla vecchia Spagna appoggino una nuova azione contro Cuba, simile
o identica a quella che il governo spagnolo realizzò a lato
dell’Inghilterra e degli USA Si chiede che la Spagna dimentichi la
Spagna e il mondo del suo passato coloniale...
Le dimenticanze
utili vanno rispettate, anzi, ce ne sono alcune che si considerano
“naturali”, prudenti e persino necessarie – le dimenticanze - per
“difendere i diritti umani”. La forza della dimenticanza è grande
anche da sola, ma sicuramente si completa se si aggiungono insolite
forme di ragionamento come ha fatto Saramago che ha messe da una
parte se stesso, dall’altra parte ha posto Cuba ed ha tracciato una
riga nel mezzo.
A questa originale
ragione della mancanza di ragione, Saramago ha aggiunto qualcosa di
singolare : molti siamo contro la pena di morte in generale e
quindi siamo sempre contro la pena di morte ma è raro che - come
persone che conoscono atti con i quali non siamo d’accordo – proprio
noi si traccino con arroganza i confini nel teatro del mondo mentre
sta iniziando un nuovo dramma mondiale, sommandoci con ambiguità a
uno dei giudizi più ipocriti che pretende di giustificare un maggior
intervento degli Stati Uniti contro Cuba, intervento minaccioso e
intimidatorio che ha obbligato i cubani a ricordare che sono
disposti a morire piuttosto che perdere la propria libertà.
È lamentevole che
in queste drammatiche condizioni, uomini come Saramago prestino la
propria fama guadagnata in battaglie disuguali per difendere il
gigante aggressore. Credo che l’ottimo scrittore sia un comunista
ontologico, come lui stesso si è definito e per questo ha
danneggiato in maniera incredibile la lotta per la democrazia, la
liberazione e il socialismo che il popolo e il governo di Cuba –
con tutte le contraddizioni – guidano.
Ognuno sceglie le
proprie contraddizioni. L’uomo senza contraddizioni è una
entelechia. Noi “tanti” scegliamo di contraddirci con Cuba, con il
suo popolo, il suo governo e speriamo di essere migliaia di milioni
a lottare con fermezza per la difesa di questa piccola Isola che ha
portato più lontano di qualsiasi altro paese del mondo la pratica
della liberazione, della democrazia e del socialismo. Cuba merita il
nostro appoggio contro tutte le menzogne, i falsi argomenti che si
sommano alla giustificazione del blocco e dell’intervento
annunciato.
Vinceremo !
PS. Il 18 marzo partecipai a una manifestazione a
Madrid tra un milione di persone che gridavano contro la guerra.
Rimasi a Plaza del Sol, a pochi passi dalla piattaforma dove
Saramago lesse un bel discorso nel quale annunciava che i popoli
lotteranno ogni giorno e in tutte le occasioni perchè la pace sia
una realtà e non sia mai più manipolata come un elemento di ricatto
emozionale e sentimentale con il quale si pretende di giustificare
le guerre. Spero che oggi, a poco più di mese, nè Madrid, nè la
Spagna, nè Saramago appoggino la campagna contro Cuba che è solo una
giustificazione per una guerra in serie contro l’umanità.
José
Saramago è uno degli intellettuali a favore di Cuba nella CDH
Lo scrittore
portoghese José Saramago è uno tra i primi 200 intellettuali
del mondo che hanno firmato un documento di appoggio a Cuba
nella Commissione dei Diritti Umani della ONU a Ginevra
intitolato: "Fermiamo una nuova manovra contro Cuba"
Il documento
denuncia che nuovamente il governo degli stati Uniti cercherà di
fare pressioni sui paesi membri della CDH per far sì che sia
approvata la sua risoluzione contro Cuba. Gli Stati Uniti
vogliono esercitare un trattamento manipolato dell'argomento
diritti umani per giustificare la criminale politica di blocco
economico, commerciale e finanziario contro l'Isola, che dura da
quasi mezzo secolo.
Il documento
sostiene che la Commissione deve rappresentare tutti i popoli
delle Nazioni Unite e far rispettare i diritti di tutti gli
uomini e le donne del mondo. I firmatari chiedono ai governi
rappresentati nella ONU di non permettere che si usi la
Commissione per legittimare l'aggressività contro Cuba
dell'amministrazione di George W. Bush.
Questi sono
alcuni dei firmatari del testo:
José Saramago,
del Portogallo; Adolfo Pérez Esquivel dell'Argentina; Nadine
Gordimer del Sudáfrica; Rigoberta Menchú del Guatemala, tutti
Premi Nobel. Poi Augusto Roa Bastos del Paraguay; Oscar Niemeyer
del Brasile; Harry Belafonte, Danny Glover, Alice Walker e
Ramsey Clark degli Stati Uniti ; Ignacio Ramonet e Danielle
Miterrand della Francia;Belén Gopegui, Joaquín Sabina, Alfonso
Sastre e Luis Eduardo Aute della Spagna; Luis Britto García del
Venezuela; Leonardo Boff del Brasile; Volodia Teitelboim del
Cile; María Rojo del Messico; Eric Toussaint del Belgio; Frei
Betto del Brasile... |
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