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rRIVISTA TELEMATICA MENSILE A CURA DI GIOIA MINUTI
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A pochi giorni dalle feste di Natale e Capodanno 

Gioia Minuti per SiporCuba

Cinque milioni di bambini muoiono ogni anno  por denutrizione...

L’informazione viene dalla UNICEF e io la ripeto, riportandola in tutti gli spazi disponibili (pochi) e molte volte nell’anno perchè fa spavento vedere gli assalti - anche se minori rispetto agli anni passati - ai supermercati, ai negozi la caccia al cibo e a molte cose inutili, con bramosia,  e leggere tutte le settimane cifre angosciose su milioni di piccoli in tutto il mondo che non hanno cibo, acqua, casa, scuola, niente...

Le malattie facilmente curabili provocano la morte di almeno due milioni di persone ogni anno e la metà sono bambini, dice la relazione.

La povertà, l’iniquità della distribuzione delle ricchezze, incide in maniera diretta sul livello di salute.

I bambini ricchi hanno il doppio di probabilità d’essere vaccinati di quelli poveri, dice il testo.

Nei paesi meno sviluppati il tasso di mortalità è molto elevato anche tra le famiglie che hanno maggiori possibilità.

L’America Latina con i Carabi, da dove scrivo, è la regione in via di sviluppo con le maggiori disuguaglianze nelle entrate familiari rispetto alla mortalità infantile e il Perù è il paese che presenta la realtà più dura.  

I bambini che vivono nelle campagne corrono il rischio di morire prima dei cinque anni più dei loro coetanei delle città, per motivazioni ovvie come la mancanza di acqua potabile, la mancanza di igiene, le scarse installazioni sanitarie, la carenza di servizi, che li esclude.

La UNICEF nel 2004 aveva riferito che 10,5 milioni di bambine e bambini erano morti prima dei cinque anni per malattie facilmente evitabili.

Tra le Mete del Millennio di buona speranza si vuole ridurre a un terzo il numero dei morti prima del 2015 e questa è una delle mete fondamentali. Ma il problema è che i paesi industrializzati non vogliono dare nulla o meglio al massimo regalano alcune briciole, sussidiano i loro prodotti e affogano le economie dei paesi poveri, brevettano i medicinali e permettono le stragi internazionali di SIDA per denaro...

Non è solo questo: governi reazionari e guerrafondai, multinazionali e chi più ne ha ne metta fanno la loro parte...

Sono le persone, sono i popoli che devono farsi carico e acquisire e sviluppare coscienza per impedire queste mostruosità.

Non si regala quello che non serve, ma si condivide quello che si ha.

Questo è un principio umano... non si fa l’elemosina, ma si creano posti di lavoro, si livellano i salari in maniera ragionevole, si combattono la corruzione e le mafie, si lotta contro il narcotraffico e non si chiudono mai gli occhi sui delitti, sulle mancanze, sui furti, non si nasconde la testa come gli struzzi.

E non si ammira chi è ricco e lo è diventato a qualsiasi prezzo.    

Evo Morales, appena eletto – un indigeno presidente in Bolivia!- ha con il MAS, il suo partito presentato un Decalogo che vuole regolamentare gli stipendi non meritati di molti dirigenti, eliminare o quasi  i rimborsi spese milionari etc.,le tante voci ladrone che rubano denaro, servizi e possibilità di sviluppo alle popolazioni, dando benessere e lussi a pochi.

Quel che sta facendo Chávez in Venezuela è emblematico pur nel mezzo di tanti problemi, ed è un esempio di coraggio, di buona volontà politica, di onestà, di democrazia.

Come dice Frei Betto, “Democrazia esiste solo in un paese dove ogni cittadino, nessuno escluso, ha gli stessi diritti e dove le necessità di base sono garantite a tutti”.

Io non credo che si debba rinunciare a una buona cena natalizia o di fine d’anno che si debba ragionare sugli acquisti, risparmiare acqua luce e combustibili, scegliere quel che si compra, mai i prodotti di alcune ditte, quella  dell’uomo che ha detto sì, per esempio, anche se sono magari più economici, perchè sono imprese che hanno  dato supporto alle dittature più atroci.

È molto positivo insegnare ai figli a non credere a stupide mode, a vestirsi con personalità propria e non farsi ingannare dagli speculatori.

Un mondo migliore e diverso è possibile, ma non è facile di sicuro crearlo. 

A Cuba si stanno facendo enormi sforzi per combattere tutte quelle mancanze  e quei delitti che imperano nel mondo, dove dovrebbe cominciare una rivoluzione ideale, una rivoluzione che non sarà Martiana o Bolivariana, ma che potrebbe essere per la garanzia di un futuro del pianeta, per il lavoro dei nostri nipoti, perchè i nostri figli non vengano uccisi tra pochi anni per avere un bicchiere d’acqua potabile...

Non è fantascienza questa, è una realtà che moltissimi non vogliono sapere o credere perchè costringe ad aprire gli occhi, a sacrificarsi, a rinunciare  a privilegi, ma va fatto e tutti lo dovremo accettare con le buone o con le cattive, perchè siamo tutti qui su questo povero pianeta così maltrattato.

Impegniamoci per far sì che la strage degli Erodi, che siamo noi tutti noi, rallenti e scompaia... questo sarebbe già un buon proposito per Natale e per l’Anno Nuovo, per non essere davvero, come lo siamo oggi, tutti colpevoli!