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Le organizzazioni sociali hanno condannato l’atteggiamento  della UE verso Cuba

Guadalajara - Messico

• Le organizzazioni sociali di diversi paesi hanno condannato a Guadalajara l’atteggiamento dei governi europei che non volevano includere nella Dichiarazione Finale del IIIº Summit di Guadalajara, ALCUE, un paragrafo di condanna della politica ostile degli Stati Uniti contro Cuba. 

“Denunciamo la posizione della Unione Europea che non ha voluto condannare esplicitamente la legge Helms Burton e il rafforzamento del blocco economico contro Cuba con misure addizionali, annunciate il 6 maggio ultimo e che costituiscono una grave minaccia per la pace e la stabilità del continente”,  segnala il detto “Pronunciamento Sociale di Guadalajara”.

Il documento è stato dettato da un centinaio circa di gruppi di cittadini riuniti in questa città durante l’incontro sociale “Tessendo Alternative” che si è svolto in forma parallela al IIIº Summit “America Latina - Caraibi - Unione Europea, ALCUE.

Il Pronunciamento Sociale di Guadalajara sottolinea che  questo Summit si è svolto in un contesto di gravi retrocessioni e minacce per l’autodeterminazione delle nazioni, dei diritti sociali e della pace e puntualizza che dopo aver sofferto per due decenni la politica neoliberista, l’America Latina continua ad essere la regione del mondo con la più forte disuguaglianza 

L’idea che l’America Latina e i Caraibi possano allacciare vincoli più benefici con la Unione Europea che con gli USA partendo dalla liberazione dei mercati, si contraddice con la realtà, poichè gli europei cercano solo di ampliare le opportunità per le loro corporazioni e garanzie per i loro imprenditori.

I popoli dell’America Latina e dei Caraibi vogliono una relazione giusta ed equa, sostentata da un pieno rispetto delle convenzioni internazionali, dei diritti umani, al disopra del libero commercio.

Le organizzazioni sociali e civili riunite a Guadalajara hanno chiesto inoltre al IIIº SUMMIT ALCUE di pronunciarsi chiaramente ed energicamente contro le guerre e le politiche unilaterali  in Medio Oriente da parte delle potenze e una condanna molto ferma delle torture criminali inflitte dagli Stati Uniti ai prigionieri di guerra iracheni.

I paesi sviluppati, segnala in un altro paragrafo il documento, devono obbedire all’impegno stabilito di destinare almeno lo 0,7% del PIL alla cooperazione per lo sviluppo.

Sia la UE che i governi latino americani e dei Caraibi devono promuovere un modello di cooperazione solidale nell’ambito del rispetto per i popoli indigeni e della diversità di genere.

Inoltre il documento chiede di sviluppare un nuovo atteggiamento, annullando i processi di esclusione ancestrali delle popolazioni originarie e afro – discendenti, promuovendo il rispetto della loro autonomia, della loro cultura e organizzazione, assumendo l’impegno di preservare le risorse naturali e la bio diversità dell’America Latina  e dei Caraibi.


Sono poche le aspettative di Cuba in questo Summit

Ha affermato il ministro degli esteri, Felipe Pérez Roque giungendo a Guadalajara

 

• Guadalajara – Il ministro degli esteri di Cuba, Felipe Pérez Roque, ha affermato che il IIIº Summit dell’America Latina, Caraibi e Unione Europea - ALCUE – che inizierà il 27 in questa città messicana a livello ministeriale, sarà deludente, con pochi contenuti e senza nessuna idea strategica seria.

Arrivando in questa città per assistere all’incontro principale, il ministro è stato ricevuto nell’Hotel Crown Plaza da un gruppo di amici di Cuba che hanno cantato in suo onore e da un centinaio almeno di giornalisti interessati a conoscere i dettagli del suo programma e della sua partecipazione alla conferenza.

Pérez Roque, riferendosi a questo IIIº Incontro, ha segnalato che Cuba ha poche aspettative, tenendo in considerazione gli interessi contrapposti delle due regioni e che l’Associazione Strategica dell’Europa con l’America Latina della quale si era tanto parlato nel 1999, non esiste.

La UE ha un’alleanza strategica con gli Stati Uniti e quindi i suoi interessi prioritari non riguardano l’America Latina, ha detto.

Egli ha segnalato che in questa riunione l’America Latina e i Caraibi necessitano che si sottolinei che il diritto internazionale si basi sul rispetto della Carta della ONU e sui principi di uguaglianza sovrana dei popoli sul  non uso della forza e vari aspetti che non interessano alla UE.

Parlando del piano economico  il ministro cubano ha  puntualizzato che non esistono interessi comuni, perchè l’Europa si beneficia dell’attuale ordine economico internazionale e mentre l’America Latina è una debitrice, il vecchi continente è un creditore.

L’America Latina e i Caraibi hanno poco peso nel commercio con l’estero nella UE, meno del sei per cento e attualmente è diminuita significativamente la partecipazione nel commercio della regione che aveva raggiunto il 20% 10 anni fa, ma che ora tocca appena il 10%.

L’Europa è stata spiazzata dagli Stati Uniti in America Latina, ha detto il ministro che ha confermato che incontrerà il ministro degli esteri messicano Derbez, per parlare delle relazioni deteriorate tra i due paesi.

L’incontro avverrà prima dell’inizio delle sessioni a livello ministeriale della Conferenza.

“Partecipo a questo Summit con la massima fiducia e con lo steso vincolo alla verità che impera in tutti gli atti del governo cubano” ha dichiarato il ministro in una improvvisata conferenza stampa nell’Hotel Crown Plaza


Il IIIº Summit ALCUE è terminato con la riserva di Cuba alla Dichiarazione Finale

 

Guadalajara - Messico

• Il IIIº Summit dell’America Latina - Caraibi – Unione Europea, ALCUE, è terminato con l’approvazione della Dichiarazione di Guadalajara sulla quale Cuba ha espresso la propria riserva per le omissioni flagranti e le ambiguità che si incontrano nel suo testo, ha informato PL.

L’assenza di una condanna alla politica unilaterale nelle relazioni internazionali, che nella legge Helms Burton trova la sua espressione più emblematica, e di una condanna alle nuove misure adottate dagli Stati Uniti contro l’Isola sono stati gli argomenti esposti dal Ministro degli Esteri cubano, Felipe Pérez Roque.

La riunione che  è iniziata con una breve cerimonia, si è sviluppata con un dibattito dedicato ai temi relazionati con il multilateralismo e la coesione sociale.

Il Summit che si  è svolto a Guadalajara, una città di circa tre milioni di abitanti, non ha avuto risultati concreti per le marcate contraddizioni tra i paesi dell’America Latina e i Caraibi e quelli dell’Unione Europea – UE.

Le posizioni diametralmente opposte, distinte, poveri gli uni e ricchi gli altri, rendono impossibili l’incontro di un linguaggio comune in questa regione, di un consolidamento delle alleanze strategiche delle quali si era parlato nel 1999, quando si svolse il primo di questi vertici a Rio de Janeiro.

Allora si intravedeva la possibilità che l’Europa divenisse la contro parte degli Stati Uniti nella regione, ma la realtà attuale è che la UE è un’alleata asservita alla principale potenza del mondo.

Il rifiuto della UE di includere qualsiasi riferimento agli Stati Uniti nella Dichiarazione Finale è una chiara dimostrazione di questa alleanza.

Pérez Roque ha definito la UE “intransigente”, poichè ha rifiutato di accettare le proposte del gruppo dell’America Latina e dei Caraibi, di condanna alle politiche unilaterali ed extra territoriali, come la Legge Helms Burton, e le nuove misure annunciate dagli USA contro Cuba. La UE  inoltre  non ha accettato di condannare le torture inflitte ai prigionieri di guerra in Iraq inflitte dai militari nordamericani.

Il prossimo appuntamento della riunione ALCUE- è stato annunciato - avverrà a Vienna nel maggio del 2006.