C
 
UBAnews
 
rRIVISTA TELEMATICA MENSILE A CURA DI GIOIA MINUTI

                                                                                    MEDICINA

 

VIH– AIDS – SIDA: se si ricco vivi di più e muori meglio...

 

Cinque milioni di persone nel 2003 sono state infettate dal VIH / AIDS (SIDA in inglese) e l’epidemia continua ad aumentare. Il problema più notevole è che la gran maggioranza degli infettati non può accedere ai costosi medicinali che sono la sola possibilità di prorogare la loro vita con qualità. Senza questi medicinali e soprattutto nelle nazioni del Terzo Mondo la morte avviene più rapidamente e sono già più di 20 milioni le persone che sono decedute negli ultimi vent’anni.

L’AIDS si può prevenire: questa è la triste realtà!

Domenica 18 a Bangkok, in Tailandia, si svolgerà la XVª Conferenza internazionale sull’AIDS. Il programma delle Nazioni Unite, ONUSIDA, ha presentato una relazione sulla situazione dell’epidemia avvisando sulla gravità e i pericoli di questa malattia senza sintomi che si sta estendendo molto velocemente nel pianeta.

Sono almeno cinque milioni i nuovi casi, mentre l’anno scorso sono morti almeno tre milioni di persone. Queste cifre dicono che i progressi sono decisamente scarsi dall’ultima conferenza che si svolse a Barcellona nel 2002, quando si chiese a tutti i governi di dare un’assoluta priorità al problema.

Attualmente solo il 7% degli infettati ha la possibilità di usare i medicinali anti –retro - virali che hanno costi molto alti e che pongono più che mai in vista l’ingiustizia sociale che impera nel mondo. Tra i poveri una persona su nove può fare le analisi e prendere i medicinali più adatti,  ma la maggioranza non ha denaro e deve morire rapidamente e dolorosamente, senza magari sapere che la malattia è stata trasmessa per via sessuale e che il AIDS (Sida) si può evitare usando i preservativi.

ONUSIDA sostiene che una persona su cinque ha accesso ai servizi di prevenzione del VIH e in alcuni paesi non esiste nemmeno un piano per l’educazione della popolazione.

Mentre sino a poco tempo fa la malattia era più concentrata in alcune regioni, oggi si sta andando rapidamente verso una mondializzazione dell’epidemia. Il direttore di ONUSIDA, Peter Piot, ha detto che la crescita oggi riguarda l’Asia e l’Europa orientale.

Il tema principale della XVª Conferenza sarà come nell’occasione precedente il finanziamento per affrontare l’epidemia, perchè nel 2005 saranno necessari almeno 12.000 milioni di dollari per lottare contro il male in ogni paese con basse e medie entrate, cioè più della metà di quello che oggi si spende in tutto il mondo. 

ONUSIDA sostiene che nel 2007 la cifra giungerà a 2000 milioni di dollari. L’anno scorso in Asia gli infettati sono stati 1,1 milioni e 1,6 milioni in America Latina e Caraibi.

Queste cifre confermano la mancanza di buona volontà dei governi per lottare contro questa tragedia mondiale. Gli Stati Uniti spendono immense somme nelle guerre di aggressione mentre circa 38 milioni di bambini e di adulti sono infettati con il VIH nel mondo.

25 milioni vivono nell’Africa sub – sahariana. 

Anche negli USA gli infettati sono aumentai di 50.000 casi in due soli anni come nell’Europa occidentale dove i casi sono cresciuti di 40.000  negli ultimi tre anni.

I bambini orfani per AIDS sono 15 milioni mentre i ragazzi malati sono più di 10 milioni; le donne sono almeno la metà della cifra totale degli infettati.

Se esistesse una briciola di coscienza da parte dei governi, le risorse si userebbero per mitigare questa terribile tragedia per l’umanità e non per fare le guerre preventive o per avere il controllo dell’acqua o del petrolio... •