AVVENIMENTI
Firmato un
Memorandum d’Intesa tra Cuba e l’Unione Africana
Il memorando
d’Intesa firmato dal governo della Repubblica di Cuba e la
Commissione dell’Unione Africana - UA - è un importante contributo
all’impegno di rafforzare e approfondire le relazioni bilaterali.
Alpha Oumar Konaré,
presidente della Commissione della UA e Felipe Pérez Roque, ministro
degli Esteri di Cuba, hanno firmato il documento che stabilisce il
meccanismo giuridico necessario per differenziare e per dare un
sistema alla collaborazione in settori di mutuo interesse nelle
sfere politica, economica e culturale, tra le altre.
La cerimonia della
firma si è svolta nella sede del MINREX dell’Avana ed è stata
considerata da Konaré un atto de fede e un’espressione della
volontà comune di continuare a lavorare insieme, com’è avvenuto
sinora, con lo stesso spirito di umanismo, solidarietà e giustizia
nella costruzione d’una nuova Africa unita.
Prima della
cerimonia il politico del Mali ha offerto una conferenza magistrale
nel Teatro del Ministero degli Esteri, alla quale hanno assistito la
delegazione della Commissione della UA che lo accompagna nella sua
visita ufficiale nell’Isola, i membri del corpo diplomatico
accreditato all’Avana e molti rappresentanti di organismi e
istituzioni cubane.
Alpha Oumar Konaré,
che nel 1998 ha ricevuto l’Ordine José Martí, la più alta
decorazione che il Consiglio di Stato cubano concede, ha considerato
un onore, un orgoglio e un privilegio poter chiamare amico un popolo
esemplare, eroico, altruista e solidale come il cubano.
Nella sua
conferenza, il presidente della Commissione della UA ha affermato
che non si deve associare al fatalismo la tragedia africana, un
continente con immense ricchezze naturali, dove la povertà e la
fame, l’arretratezza e le epidemie come quella del VIH/SIDA, la
violenza e molti altri mali, sono lontani dal retrocedere e avanzano
e guadagnano terreno.
Queste cifre sono
rivelatrici: in Africa la speranza di vita alla nascita è di 47 anni
solamente, circa 30 di meno che in Europa e la situazione è il
risultato di secoli e secoli di saccheggi, esclusioni, dipendenza e
dominio coloniale, mantenuto anche dopo la decolonizzazione.
Konaré ha parlato
della UA come erede dell’Organizzazione per l’Unità Africana con 53
Stati membri e un obiettivo supremo: l’integrazione continentale,
dopo i propositi già realizzato d’indipendenza, solidarietà e
dell’eliminazione definitiva del Apartheid, che diedero vita alla
OUA.
“Senza
integrazione non esistono possibilità per il futuro dell’Africa. O
ci uniamo o saremo schiacciati dalla globalizzazione neoliberista”,
ha segnalato il politico, che ha sognato a voce alta un’Africa
nuova, reale e definitivamente africana, al di là delle razze, delle
lingue, dei credo e delle religioni...
Al termine della
conferenza magistrale, il Ministro Felipe Pérez Roque ha ringraziato
l’ospite per la sua deferenza ed ha sottolineato che l’Africa non
necessita donazioni ma giustizia e che Cuba vive facendo suo il
dramma di questa Africa sorella, accanto alla quale starà per
sempre.
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