AVVENIMENTI
Il Teatro della
Forma per Fabio di Celmo
• Una vittima
dimenticata
Il muro del
silenzio sull'assassinio Fabio Di Celmo si sta rompendo. Anche
grazie all'iniziativa che ieri il Comitato omonimo diretto da Ines
Venturi ha costruito al "Teatro della Forma".
Ma chi era Fabio
Di Celmo?
Fabio era un
ragazzo di 32 anni che decise di investire il proprio denaro nella
Cuba del periodo speciale. Fu assassinato il 4 settembre 1997 a La
Havana in un attentato organizzato dalla mafia terrorista di stanza
a Miami.
Il mandante di
questo atto criminale, per sua stessa ammissione, è stato un certo
Posada Carriles, autore negli ultimi 30 anni di svariati attentati
sul suolo cubano e di altri paesi dell'America Latina.
La Repubblica
Cubana, quella Venezuelana hanno più volte chiesto l'estradizione di
questo criminale, reo confesso di tutti i suoi atti terroristici, ma
gli Stati Uniti (paese nel quale lui oggi vive) hanno sempre
rifiutato questa istanza, addirittura accogliendolo dopo l'amnistia
ricevuta dal governo filostatunitense di Panama in qualità di
persona "che ha favorito gli interessi degli Stati Uniti per 30
anni".
L'iniziativa del
18 settembre, molto partecipata, che ancora una volta ha
faticosamente abbattuto il muro del silenzio che circonda la morte
del nostro connazionale nel nostro paese, ha visto intervenire il
papà, Giustino, che a distanza di 10 anni chiede ancora con forza
giustizia per il figlio assassinato, gli ambasciatori di Cuba e
Bolivia, il presidente del VII municipio Roberto Mastrantonio,
l'assessore della regione Lazio Mario Michelangeli, il capogruppo
del PdCI del Lazio Maria Antonietta Grosso, dirigenti
dell'Associazione Partigiani d'Italia, di Archivio Cubano, Michele
Capuano dell'AIASP, TeleSur, il comitato Camilo Ciuenfuegos,
esponenti de La Villetta e Italia Cuba e l'on. Iacopo Venier (PdCI)
propositore di una nota del governo, approvata, che impegna il
Parlamento italiano a chiedere l'estradizione di Posada Carriles nel
caso di incriminazione da parte del tribunale di Roma, al quale
Giustino Di Celmo ha ancora una volta chiesto che sia fatta
giustizia per l'assassinio di Fabio. Probabilmente l'estradizione
non ci sarà ma rimane il fatto politico rilevante e la possibilità
di una giusta condanna in contumacia.
Imbarazzante è la
posizione degli Stati Uniti, impegnata nella famosa "Lotta contro il
Terrorismo" in Iraq e Afganistan, che protegge e vede circolare
liberamente i terroristi che per decenni hanno sparso sangue e morte
nell'America Latina e a Cuba soprattutto, paese che vede incarcerati
5 suoi connazionali per l'unico motivo di essersi infiltrati nelle
organizzazioni terroristiche di Miami ed aver sventato numerosi
attentati sul suolo cubano.
Evidenziando la
contraddizione, tutta statunitense, nell'avere "due pesi e due
misure" nella lotta contro il terrorismo, ricordando inoltre che
come Posada Carriles anche Bin Laden sia stato formato dalla stessa
organizzazione, la CIA.
Raffaele Timperi -
Responsabile Esteri FGCI Roma |