AVVENIMENTI
Il Comandante
in Capo Fidel Castro denuncia l’ipocrisia degli USA
• La doppia
morale statunitense di fronte al terrorismo
Nel suo discorso
di chiusura dell’atto per l’integrazione latino americana, che si è
svolto nella Plaza de la Revolución José Martí, sabato 29 aprile, il
Comandante in Capo Fidel Castro ha parlato del contenuto di varie
note d’agenzia della stampa internazionale che si fanno eco della
recente relazione emessa dal Dipartimento di Stato degli USA sulla
presunta guerra mondiale contro il terrorismo.
“In maniera
vergognosa, ha denunciato Fidel, nel documento si accusa il
Venezuela d’avere affinità con organizzazioni terroristiche
colombiane e si colloca Cuba come uno dei paesi patrocinatori di
queste criminali attività, assieme all’Iran e alla Corea del Nord;
inoltre si fa ritornare alla carica il presunto proposito di Cuba di
fabbricare armi biologiche”.
Fidel Castro ha
fustigato l’ipocrisia dell’impero in questo tema.
“Il governo di
Washington vuole presentare Cuba e il Venezuela come terroristi,
mentre si sa che ha svolto le gestioni ed ha ottenuto dal governo di
Panama, quando Mireya Moscoso era presidente, la libertà del
criminale Posada Carriles e dei suoi seguaci ed ha permesso
l’entrata illegale nel suo territorio, l’entrata di questo
assassino, lo ha nascosto e non ha mai risposto alle reiterate
denunce pubbliche di Cuba, che chiede come e dove è entrato e in
quanti hanno partecipato a questa ripugnante operazione”.
“È impossibile
pretendere di far credere, da parte del Signor Negroponte e del suo
pubblicizzato organismo di servizi segreti, con più di 30 uffici, o
dagli alti funzionari di questo governo, che nessuno sapeva dove
stava il figuro Posada Carriles, uno dei terroristi più sanguinari
di questo emisfero, torturatore e assassino di molti rivoluzionari
venezuelani e uno dei principali responsabili dell’esplosione in
volo di un aereo cubano nel cielo di Barbados, nell’ottobre del
1976, che costò la vita a 73 persone innocenti”, ha detto Fidel.
“Adesso non sanno
che fare con Posada Carriles e cercando una forma per proteggerlo
lanciando queste ridicole affermazioni contro il Venezuela e Cuba,
mentre intraprendono manovre militari nei Caraibi per tentare di
spaventarci, cosa che non riusciranno mai a fare, perchè i nostri
popoli sono ben decisi a difendere la loro libertà a qualunque
prezzo.
“Devo dire che per
noi è un orgoglio essere amici della Corea del Nord, il paese di Kim
il Sung; è un onore essere amici dell’Iran e del suo eroico popolo.
Fidel ha ricordato
che Cuba ha denunciato i preparativi che il governo nordamericano
sta facendo per sferrare un’aggressione contro l’Iran ed ha
segnalato che di fronte a tanta prepotenza e a una simile mancanza
di senso comune, vale la pena chiedersi in quali mani si trova il
destino dell’umanità e la grandezza del pericolo che la specie umana
sta correndo.
Fidel ha
assicurato, ricevendo l’entusiastico applauso della folla, che gli
yankees con le loro manovre nei Caraibi non spaventano nessuno,
perchè i figli di Bolívar sono coraggiosi e a tutta prova.
“Conosco la
qualità umana e lo spirito rivoluzionario di tutti voi”, ha detto
prima di concludere lo storico e patriottico incontro
internazionale.
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