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Gli USA rimandano l’estradizione del terrorista Posada in Venezuela

 

•  La denuncia nel Congresso Internazionale di Scienze Penali

 

         

I molteplici sotterfugi che gli Stati Uniti utilizzano per rimandare l’estradizione in Venezuela del noto terrorista internazionale Posada Carriles sono stati denunciati dal Procuratore Generale della Repubblica di Cuba, Juan Escalona Reguera.

Concedere la cittadinanza nordamericana o porlo in libertà sarebbe scandalosamente contraddittorio e antigiuridico, ha sostenuto Escalona Reguera di fronte ai circa 200 delegati di varie nazioni che partecipano al Congresso Internazionale di Scienze Penali, all’Avana.

Il giurista ha ricordato la storia del criminale d’origine cubana ed ha sottolineato come i suoi avvocati continuano a fare manovre per ottenere la sua naturalizzazione negli USA e impedire la sua estradizione o la deportazione.

Posada Carriles è autore - reo confesso - di un attentato a un aereo civile cubano, avvenuto nel 1976, nel quale morirono 73 persone tra le quali tutta la squadra giovanile di scherma di Cuba.
 

Il Venezuela reclama l’estradizione del delinquente che è fuggito dalla giustizia di questo paese, evadendo nel 1985.

Tra le molte azioni criminali di Posada vanno ricordate l’addestramento e il rifornimento di esplosivi a mercenari d’origine centro americana che hanno collocato varie bombe negli alberghi dell’Avana: in una di quelle azioni terroriste morì un giovane turista italiano, Fabio di Celmo, nel 1997.

Tre anni dopo il presidente Fidel Castro denunciò la presenza di Posada Carriles e altri complici, che stavano organizzando una attentato contro la vita del leader cubano, a Panama.

Mireya Moscoso, allora presidentessa di Panama, ha però concesso un indulto a Posada e ai suoi complici nel 2004 e questo gli ha permesso d’uscire dal carcere ed entrare poi illegalmente in territorio nordamericano.

Ora  Posada Carriles è detenuto in un centro per immigrati alla frontiera, da dove potrebbe uscire in tempi brevi su richiesta dei suoi avvocati, senza un’accusa per le sue azioni di terrorista.

Escalona Reguera ha affermato che mentre succede tutto questo, i Cinque patrioti antiterroristi cubani sono reclusi da otto anni per aver evitato atroci azioni criminali contro il loro popolo, organizzate dalla Florida con la complicità delle amministrazioni successive, una dopo l’altra, di Washington.

“Questo controsenso permette una sola considerazione possibile: il governo degli Stati Uniti protegge i terroristi della destra più reazionaria anticubana con i quali ha sempre avuto un’intima collaborazione di più di 45 anni”, ha dichiarato il Procuratore Generale della Repubblica di Cuba, sostenendo che i delitti transnazionali come le azioni di terrorismo, condannate duramente dall’intera umanità, si possono anche prevenire.