AVVENIMENTI
La produzione di alimenti a Cuba
Le autorità cubane
hanno sviluppato un programma rafforzare le capacità produttive di
15 Cooperative per la Produzione Agricola e l’Allevamento, che in
complesso dovranno produrre nel 2010 circa 138 mila tonnellate di
alimenti.
Il settimanale
Trabajadores ha pubblicato una nota in cui di dice che gli
investimenti nelle entità di tutta l’Isola garantiranno le risorse
materiali e tecniche che permetteranno di aumentare la resa
agricola.
Questo programma è
cominciato alcuni anni fa in 58 cooperative, ma la mancanza di
risorse aveva obbligato a ridurne il numero.
I piani si basano
sugli studi della qualità dei suoli, l’irrigazione e la forza di
lavoro, considerata uno dei titoli deficitarii a Cuba.
Nel 2007 la
produzione è stata di circa 50.600 tonnellate di tuberi, ortaggi,
frutta e graminacee; quest’anno il programma prevede una produzione
di almeno 92.000 tonnellate e di 115.000 nel 2009.
Il membro della
segreteria del Comitato Centrale del PCC, Maria del Carmen
Concepcion, ha assicurato che produrre alimenti nell'Isola è una
questione di sicurezza nazionale, considerando gli alti prezzi e la
mancanza di prodotti nei mercati internazionali.
Il presidente
dell'Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori, Orlando Lugo,
ha analizzato con i dirigenti delle cooperative i fattori obiettivi
che ostacolano il loro funzionamento ed ha portato vari esempi: in
provincia di Holguín, una cooperativa per mancanza dei pneumatici
di un trattore perde giornalmente 200 litri di latte, che nel
mercato mondiale costa 53 centesimi di dollaro a litro. Il
dirigente dei Piccoli Agricoltori ha segnalato che gli stessi
coltivatori hanno decisero la rotazione delle semine in 1.792 ettari
di terra dedicati alla coltivazione della patata ed hanno deciso di
seminare 504 ettari a patate dolci, 332 a malanga e il resto a
zucca, pomodoro, yucca, banane, cetrioli, angurie, mais e soia.
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