AVVENIMENTI
DICHIARAZIONE DEL COMITATO DEI PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE
DELL’AEREO DI CUBANA A BARBADOS
Compatrioti
Nei
momenti in cui condividiamo il profondo dolore sia con i parenti sia
con il popolo nordamericano, per l’assassinato dei giovani studenti
dell’Università Tecnologica di Virginia, avviene l’orrenda e
insolita decisione dal governo degli Stati Uniti concedendo libertà
condizionale per Luis Posada Carriles, arciconosciuto assassino e
terrorista internazionale.
Sentiamoci in piena indegnità dal fatto che questo boia protetto
dalle autorità nordamericane rientri in piena sicurezza e garanzie a
Miami, covo dei terroristi che per ben oltre 40 anni hanno commesso
innumerabili crimini contro del nostro popolo.
Ancora una volta, la mancata ragione e l’impunità s’impongono alla
ragione, alla verità e alla giustizia.
La
notizia, pubblicata ieri dalla stampa internazionale, ci fa tornare
al lutto oltre a ricordarci i terribili e amari momenti vissuti
nell’ottobre del 1976 quando, essendo ancora bambini, i nostri
parenti sono venuti a meno all’improvviso dall’abominabile crimine
commesso da Posada e Bosch contro civili innocenti con l’esplosione
di una bomba collocata nell’aereo della Cubana de Aviación,
presso le coste di Barbados.
Oggi vogliamo richiamare l’attenzione del mondo sul pericolo che
rappresenta il fatto, che il più grosso assassino dell’emisfero
occidentale sia in libertà.
Questo ripugnante boia è stato reclutato e addestrato dalla CIA per
realizzare degli orribili atti terroristici contro di Cuba assieme
ad Orlando Bosch, un altro terrorista che si passeggia liberamente
per le strade di Miami al riparo dell’amnistia che ne ha concesso
Bush padre, all’epoca in cui era il Presidente degli Stati Uniti.
Luis Posada Carriles ha partecipato all’invasione della Baia dei
Porci, nell’Operazione Condor, organizzatore e autore intellettuale
del sabotaggio ed esplosione in pieno volo dell’aereo della
Cubana de Aviación, in cui hanno perso la vita 73 persone il 6
ottobre 1976.
Con
l’aiuto della CIA, nel 1985 è riuscito a fuggire da un carcere nel
Venezuela e subito dopo si è collegato alla guerra sporca contro il
Nicaragua.
Noto narcotrafficante, responsabile dell’invio di droga verso gli
Stati Uniti. Ha realizzato delle importanti prestazioni per la
Fondazione Cubano-Americana con la catena di atti terroristici
realizzati contro i centri turistici all’Avana nel decennio del 90.
Ha avuto attiva partecipazione nei piani d’assassinato contro del
nostro Comandante in Capo.
La
decisione che permettere a Posada Carriles l’essere in libertà a
Miami è la più chiara dimostrazione della doppia morale del governo
nordamericano, il quale libera un terrorista e trattiene in ingiusta
e crudele prigionia a cinque lottatori antiterroristici.
Noi, parenti delle vittime del terrorismo non riusciamo a
sovrapporsi dallo stupore nel confronto di tanto cinismo. Il governo
degli Stati Uniti si è burlato dagli accordi e trattati che lo
costringono a giudicare a Posada Carriles quale un terrorista. L’11
maggio, Posada comparirà dinanzi ad una Corte, accusato unicamente
di bugiardo, che infamia, che burla nel confronto dell’opinione
pubblica internazionale, per il popolo nordamericano e per i parenti
delle vittime dei crimini commessi da questo boia, il quale dovrebbe
subito tornare in carcere, e quella è la nostra esigenza.
Mai
potremo dimenticare le sue parole di sfida nel non pentirsi di nulla
e che, qualora nascesse di nuovo, verrebbe a fare lo stesso ancora
una volta. Quando fu intervistato sulla bomba che ordinò far
detonare presso l’Albergo Copacabana, la quale finì con la vita di
Fabio Di Celmo, sentenziai con totale disprezzo per la vita: il
giovane italiano"si trovava nel luogo e nel momento sbagliato".
Quelle parole, dite da questo celebre assassino, inconcepibilmente
sono state ripetute dal Presidente Bush, il quale nel riferirsi ai
giovani studenti assassinati presso l’Università Tecnologica di
Virginia ha affermato che essi si trovavano nel luogo e nel momento
sbagliato.
Questa vigilia che iniziamo oggi è per mettere in allerta al mondo
sulla responsabilità dell’Amministrazione Bush con la liberazione e
protezione del terrorista Posada Carriles, per esigere che il boia
rientri in prigione, che sia giudicato quale ciò che è: un connotato
terrorista o che sia estradato al Venezuela, non c’è alternativa
altra, i popoli hanno ansie di giustizia.
In
questo momento, l’indignazione ci fa ricordare il poema "Chiedo
Punizione" dell’indimenticabile poeta Pablo Neruda.
PER
COLORO CHE DI SANGUE MACCHIARONO LA PATRIA,
CHIEDO PUNIZIONE
PER
IL BOIA CHE ORDINÒ QUESTA MORTE.
CHIEDO PUNIZIONE
PER
IL TRADITORE CHE ASCESSE SUL CRIMINE.
CHIEDO PUNIZIONE
PER
COLUI CHE DEDE L’ORDINE D’AGONIA,
CHIEDO PUNIZIONE
PER
COLORO CHE HANNO DIFESO QUESTO CRIMINE.
CHIEDO PUNIZIONE.
COMITATO DEI PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRAGE DELL’AEREO CUBANO A
BARBADOS.
20 de
abril del 2007
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