AVVENIMENTI
Raúl Castro ha annunciato la creazione della Corte dei Conti della
Repubblica
Il presidente
cubano, Raúl Castro, ha annunciato la prossima creazione della Corte
dei Conti della Repubblica, come parte delle misure per perfezionare
le istituzioni del paese.
Nel discorso
di chiusura del II Periodo Ordinario delle Sessioni della Settima
Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, Raúl Castro
ha detto che la nuova istituzione sarà subordinata al Consiglio di
Stato e assumerà, tra le altre, le funzioni dell’attuale Ministero
della Revisione e Controllo.
Ha aggiunto
che c’è intenzione di presentare al parlamento il progetto della
creazione della Corte dei Conti nel prossimo periodo ordinario di
sessioni, a metà del 2009.
“Il progetto
prevede che quest’istituzione assuma le funzioni dell’attuale
Ministero della Revisione e Controllo, a cui si aggiungono altre,
perché si prevede di assegnarle più facoltà di quelle che è solita
avere in determinati paesi, limitate fondamentalmente al controllo
dei fondi pubblici”, ha spiegato.
Detto in poche
parole, ha precisato, vogliamo che contribuisca in maniera decisiva
a rafforzare l’esigenza nel compimento stretto del dovere da parte
di tutte le strutture di direzione, senza soppiantare nelle loro
responsabilità i ministri né nessun altro funzionario.
Ha segnalato
che “incluso, nei casi in cui scopra l’assenza di norme o
regolazioni, promuoverà la loro elaborazione e presentazione nelle
sedi competenti. In molti luoghi questa situazione è presente sia
nell’impresa che nella nazione.
Ha detto
ancora che la Corte dei Conti non eliminerà da sola questi problemi,
che provengono da vizi radicati, ma contribuirà alla battaglia “che
stiamo conducendo contro questi, con l’appoggio di altri organismi,
particolarmente della Procura Generale della Repubblica, ed insieme
al Partito ed altre istituzioni non statali che rappresentato nel
suo congiunto tutta la società”.
Raúl ha fatto
riferimento alle misure che bisognerà continuare ad adottare,
affinché il lavoro costituisca qualcosa di realmente vitale per
tutti: “Detto più chiaro: che le persone sentano la necessità di
lavorare per soddisfare le proprie necessità, indipendentemente
dalla coscienza di ogni cittadino onesto su questo primordiale
dovere”:
Ha ribadito
che il paese deve adattare le proprie spese alle entrate, si è
pronunciato a favore dell’eliminazione delle gratuità indebite e
sussidi eccessivi per ridurre le distorsioni nel sistema salariale,
al tempo che ha reiterato la necessità di produrre di più per
aumentare gli apporti al bilancio.
“Altrimenti,
semplicemente i conti non tornano. Due più fa sempre quattro, mai
cinque; bisogna agire con realismo e adattare tutti i sogni alle
vere possibilità. Questo significa compiere il principio
socialista”ciascuno riceva secondo il suo lavoro”; ha sottolineato.
Le gratuità –
ha detto – devono limitarsi strettamente ad assicurare a tutti i
cittadini questioni vitali come l’educazione, la salute e la
sicurezza ed assistenza sociale, che insieme alla cultura ed allo
sport, per mantenerli ai livelli attuali, ci sarà bisogno di
produrre di più per incrementare le entrate, perché le spese
crescono di anno in anno.
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