AVVENIMENTI
Attentato a un
testimone chiave nel processo a Posada Carriles
• Tentano di
uccidere, per la seconda volta, Gilberto Abascal testimone del FBI
Forse dei complici
del terrorista internazionale Luis Posada Carriles, sempre fedeli
all'utilizzo di ordigni dinamitardi, hanno cercato di far esplodere
la macchina di un testimone chiave del processo giudiziario contro
il criminale, Luis Posada Carriles, è stato pubblicato dalla stampa
di Miami.
La bomba è stata
scoperta nella sua automobile dallo stesso Gilberto Abascal, una
fonte del FBI, colui che ha confermato l'entrata illegale di Posada
Carriles negli Stati Uniti, proveniente dal Messico, a bordo
dell'imbarcazione Santrina nel marzo del 2005.
I probabili
complici del delinquente, hanno collocato l’esplosivo nel camioncino
Ford di Abascal domenica 18, per farlo esplodere all’accensione del
motore,
nella località di
Hialeah, in Florida, ha informato l'edizione in spagnolo del
quotidiano The Miami Herald.
Abascal ha
denunciato l’attentato alla polizia della contea di Miami-Dade, ed
ha chiarito d’essere un testimone dell’FBI. La Sezione Esplosivi ha
disinnescato la bomba e le Forze Speciali Antiterrorismo del FBI
hanno dichiarato che ci sarà un'investigazione sul fatto, ma non
hanno offerto dettagli alla stampa, invocando la politica della
sicurezza.
Nell’agosto del
2006, Abascal, che era restato illeso, aveva subito un attacco
realizzato da sconosciuti, che spararono vari colpi con colpi con
armi da fuoco al suo camioncino, mentre lui era alla guida, in una
strada vicina a Hialeah Gardens.
Una giuria
federale del Distretto occidentale del Texas giovedì 18 ha citato
Luis Posada Carriles con sette accuse: una per frode nel processo di
naturalizzazione e sei per spergiuro con gli ufficiali d’
immigrazione.
In nessun
fascicolo appare mai la parola terrorismo, nonostante l’abbondanza
di prove di cui Washington dispone, conservate negli archivi di
stato sull’accusato, che includono la sua partecipazione
all’organizzazione dell'esplosione di un aereo cubano nel 1976,
nella quale morirono 73 persone. La procura ha ammesse che il
criminale ha mentito a proposito della sua entrata in territorio
statunitense, sulle rotte seguite, sui mezzi utilizzati e sui
complici nell'operazione.
Posada ha giurato
d’essere giunto negli USA da Honduras, attraversando il Belize e
d’essere arrivato negli Stati Uniti passando da una località di
confine del Messico, Matamoros, con l'aiuto di un “coyote”, mentre è
stato provato che è entrato con l’imbarcazione Santrina,
accompagnato da quattro individui, proveniente da Isla Mujeres.
Il terrorista si
dovrà presentare la prossima settimana davanti a un magistrato
federale, che - ipoteticamente – lo potrebbe condannare a 35 anni
di carcere: 10 per il delitto di frode e cinque per ogni
informazione falsa data alle autorità. Ma il verdetto è tutto da
vedere.
La giustizia del
Venezuela lo reclama per la sua responsabilità nell'esplosione in
volo dell'aereo cubano. Il Curriculum di Posada Carriles include
l’organizzazione di molti crimini, come la pianificazione di una
serie di attentati con bombe nel 1997 contro le installazioni
turistiche dell’Avana, in uno dei quali perse la vita il giovane
italiano Fabio di Celmo.
Il segretario
statunitense di Giustizia, Alberto Gonzales, ha però scartato
l’ipostesi di estradizione in Venezuela di Posada.
Da quando è stato
arrestato nel maggio del 2005, il criminale è rimasto in un centro
di detenzione per immigranti a El Paso, in Texas ma, come hanno
comunicato i mezzi d’informazione, mercoledì 17 è stato trasferito
in una prigione della contea di Otero, nel Nuovo Messico.
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