AVVENIMENTI
Fidel Castro eterno
ribelle
Fidel Castro,
presidente di Cuba è davvero un -quasi ottantenne - ribelle fino
all’ultima goccia di sangue, che si ribella all’egoismo, alla
brutalità, all’ignoranza e alla guerra chi imperano nel mondo.
Il leader di Cuba
ha partecipato a una cerimonia nell'Aula Magna dell'Università
dell’ Avana, in occasione del 60°anniversario della sua iscrizione
nella facoltà di diritto di questo luogo di cultura: “Dove sono
diventato un rivoluzionario e seguace di Josè Martì!”
Fidel ha ricordato
che attualmente purtroppo la specie umana è in reale e autentico
pericolo di estinzione e nessuno ne può assicurare la sopravvivenza.
“Io sono arrivato
in questa università senza un pensiero formato, ma avido di idee e
con un spirito ribelle, pieno di illusioni, d’energia e ansia di
lotta. Le circostanze speciali della mia vita mi hanno fatto reagire
e sviluppare questo ruolo di ribelle per molte ragioni e ringrazio
la vita che mi ha permesso per tutto questo tempo di essere un
ribelle. Oggi più che mai mi ribello a molte cose e forse con più
ragioni di prima, perché ho più idee, più esperienza, perché
comprendo molto meglio questa terra in cui siamo nati e questo mondo
in cui viviamo. L’epoca attuale è di estrema importanza per il
genere umano e la storia è crudele nei confronti di una specie che
non ha la sopravvivenza assicurata!”
Fidel ha denunciato
le immense risorse di denaro che si sciupano in pubblicità e
promozione del consumo, quando ci sono , per esempio, milioni di
pachistani in pericolo di vita dopo il terremoto che li ha colpiti,
ancora isolati in zone d’alta montagna e con l’inverno che si
avvicina.
“Questo mondo
insensibile ed egoista che spende milioni di milioni di dollari in
armi è rimasto quasi indifferente di fronte alla morte di circa 100
mila persone, senza pensare a quei 25-30 mila feriti che
necessitano cure, cibo e assistenza!” ha sottolineato Fidel
dettagliando i fatti tragici avvenuti in Paquistan e drammatica
realtà di migliaia persone mutilate in questa nazione
asiatica, mentre i paesi ricchi depredano la maggioranza delle
nazioni.
“È un mondo di
egoismo, sfruttamento e saccheggio”, ha precisato.
“Che mondo è il
nostro, dove un impero barbaro e crudele proclama il proprio diritto
di attaccare di sorpresa o preventivamente 70 e più paesi e può
portare la morte in “qualunque angolo oscuro” con le armi più
moderne e sofisticate?” “ A Cuba non ci sarà tregua contro la
corruzione, ha assicurato Fidel parlando dall’Aula Magna dell’Alma
Mater dell’Avana, che ha riferito che nell’isola si sta operando,
con la partecipazione di migliaia di giovani, per combattere il
furto e la deviazione delle risorse.
Questi problemi
risono acuiti con il periodo speciale provocato dal doppio blocco
contro l'Isola, per la politica d’esclusione degli Stati Uniti e la
caduta del campo socialista e in particolare la scomparsa
dell'Unione Sovietica.
“Non si può
costruire il socialismo con i metodi del capitalismo”, ha sostenuto
Fidel. “A Cuba oggi abbiamo le idee chiare di come si costruisce e
si preserva questo sistema. Si possono distruggere le rivoluzioni
con le azioni degli uomini e con lo stato della società e lo ha
dimostrato l’esperienza con la distruzione del socialismo nei
paesi dell’Europa dell’est”.
“Migliaia di
giovani lavoratori sociali, insieme alle istituzioni statali, le
organizzazioni politiche e di massa, partecipano a questa battaglia,
che include le misure per il controllo delle risorse”.
Fidel ha denunciato
che il paese ha perso decine di milioni di dollari solo con il
furto di combustibile... “ A questa battaglia per controllare e
combattere questi mali collaborano migliaia di lavoratori sociali.
Questi giovani sono incaricati, in questi giorni, della vendita
della benzina e gasolio nei centri di commercio, dove i dipendenti
rubavano, guadagnando 40 o 50 volte più di un medico”. “Cuba è
rimasta praticamente sola quando si è sgretolata l'Unione Sovietica,
dove ci sono stati intellettuali teorici che hanno svilito il legato
di Lenin, Marx ed Engels a semplici libelli. Cuba è militarmente
invulnerabile e non può essere distrutta dagli Stati Uniti, ma la
nostra Rivoluzione può essere distrutta da noi stessi”, ha
dichiarato Fidel Castro.
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