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CALEB  MCCARRY E “LA TRANSIZIONE DEMOCRATICA” PER CUBA DI BUSH 

Una nuova marionetta di Bush nell’inutile battaglia contro Cuba

PERCY FRANCISCO ALVARADO

 

Il presidente nordamericano, George W. Bush, sta manovrando disperatamente - nella sua assurda e inutile battaglia contro Cuba che vorrebbe far indietreggiare il corso della storia e imporre ai cubani una non desiderata “transizione democratica” -  ed ha appena tirato fuori dalla manica una nuova marionetta  che sicuramente non avrà più fortuna di tutte quelle che l’hanno preceduta nelle condannabili e poco fortunate campagne anticubane.

In quest’occasione, il ruolo di burattino di turno corrisponde a Caleb McCarry, assessore repubblicano nel Comitato per le Relazioni Internazionali della Camera dei Rappresentanti, nominato  “Coordinatore della transizione alla democrazia a Cuba”, una sorta di architetto della politica contro l’Isola nello stesso Dipartimento di Stato.

Quest’incarico era stato studiato un anno fa dai membri della “Commissione per l’Assistenza ad una Cuba libera”, presieduta anche da Colin Powell, ex segretario di stato e dal senatore Mel Martínez.

Attento e veloce, McCarry si era congratulato nell’occasione con i suoi capi, con il presidente Bush e con l’aggressiva segretaria di Stato, Condoleezza Rice, dichiarando: “E’ responsabilità del mondo civilizzato attuare per far sì che le famiglie cubane si possano riunire con libertà politiche ed economiche”.

Le sue parole suscitarono grida euforiche e sguardi di compiacenza tra i presenti. Molti erano i rappresentanti della destra più reazionaria di Miami.

McCarry, soddisfatto e avido di protagonismo, dopo aver detto addio al suo povero ruolo precedente, durato p¡ù di otto anni, nel comitato della Camera, gridò per completare la sua già apprezzata attuazione: “Viva Cuba libera!” 

La nomina di McCarry, è un passo avanti nelle manovre anticubane studiate con la creazione della Commissione per l’Assistenza per una Cuba libera, dato che era necessario che nell’ufficio dell’Emisfero Occidentale nel Dipartimento di Stato apparissero volti nuovi, nuovi personaggi  meno noti e condannabili per i loro curriculum e il loro comportamento, come Roger Noriega ed altri.

Thomas Shannon è a sua volta  una nuova carta  che Bush utilizzerà per sostituire il poco prestigioso Roger Noriega.

Shannon, diplomatico di carriera ed esperto sull’America Latina nel Consiglio di Sicurezza Nazionale, ha il compito di continuare a cercare  formule per sconfiggere la Rivoluzione Cubana e conta per questo su 8,9 milioni di dollari per le spese del 2005 e altri 15 milioni richiesti  per il 2006.

Prima di svolgere il ruolo d’assessore nella Commissione della Camera dei Rappresentanti alle relazioni Internazionali, Caleb McCarry era  vicepresidente del programma americano del Centro per la Democrazia.

Che ruolo giocherà McCarry nei piani dell’amministrazione Bush contro Cuba? Se ascoltiamo le dichiarazioni di acerrimi nemici dell’Isola, come Lincoln Díaz Balart o Jeff Bush, non ci sono dubbi che sarà un nuovo e  duro oppositore della Rivoluzione  cubana.

Le parole pronunciate da Díaz Balart lo fanno comprendere bene. “Questo congressista e appassionato nemico di Cuba,  ha detto parlando di  McCarry, è molto qualificato per sviluppare come assessore principale la politica di Bush verso Cuba. Egli crede profondamente nel diritto del popolo cubano di vivere

in libertà e lavorerà ogni giorno per aiutare i cubani a realizzare la transizione democratica, con rapidità.”

Anche Jeff Bush ha lodato il neo nominato sbandieratore dell’intolleranza,  dichiarando che la sua elezione: “È una prova dell’impegno continuato dell’amministrazione presidenziale per preparare il giorno in cui Cuba si unirà alle 34 nazioni democratiche dell’Emisfero Occidentale”.

I vincoli di McCarry con gli altri rappresentanti dell’estrema destra di Miami

sono sempre stati evidenti, sin da quando era  il direttore del gruppo di assistenti del vice-comitato dell’Emisfero Occidentale nella Camera dei

Rappresentanti. Egli aveva stabilito con quello staff forti contatti con Ileana

Ross-Lethinen, che è alla guida della scelta delle misure per rafforzare le  sanzioni economiche contro  Cuba.

Il  ruolo di McCarry come rappresentante della politica d’ingerenza degli Stati

Uniti nell’America Latina si rese molto evidente  nel 2004, in occasione

delle elezioni in El Salvador, quando parlò dei pericoli d’una possibile elezione di Sahfik Handal come presidente della nazione centroamericana.

“La politica del signor Handal è disastrosa  per El Salvador e anche per le relazioni fra gli Stati Uniti e questo paese” e inoltre  puntualizzò: “Credo che sia corretto  segnalare chi è nostro amico e chi non lo è. Dobbiamo  chiarire di chi ci fidiamo e di chi non ci fidiamo ”.

Insomma non ci sono dubbi  che questo triste ruolo nel quale hanno già fallito tutti i suoi predecessori è stato affidato a McCarry con la speranza di dare il tanto desiderato  colpo di grazia alla Rivoluzione Cubana.  Come è avvenuto a tutte le altre, anche questa nuova marionetta di turno dovrà inghiottire una nuova e umiliante sconfitta!