AVVENIMENTI
La concubina di
Nassiriya
Gennaro Carotenuto
Che penserà il
cardinale Camillo Ruini che si riempie la bocca di Patria, di eroi e
di famiglia, ma non parla mai di esseri umani in carne ed ossa, di
fronte a quanto è capitato ad Adelina Parrillo, la “non signora”
Rolla, che dopo 12 anni di vita, d'amore, di convivenza, d'aver
fatto da madre della figlia di Stefano Rolla, civile morto a
Nassiriya, è stata sbattuta fuori da tre energumeni mandati dal
protocollo dalla cerimonia del Vittoriale.
Si vergognerà di se
stesso il cardinale Camillo Ruini tutto "Dio-Patria-Famiglia" e dei
suoi, o si compiacerà per il pubblico ludibrio al quale è stata
esposta la peccatrice, la concubina di Nassiriya, Adelina Parrillo?
L'episodio Parrillo
nel lugubre livore violento dello stato clericale contro una vedova
senza pezzo di carta dev’essere elevato a caso nazionale.
Stefania
Prestigiacomo si è esposta senza se e senza ma a fianco della
Parrillo. Lo stesso non ha fatto e non farà Francesco Rutelli che
pur di compiacere il cardinal Torquemada è disposto a tutto e al
contrario di tutto.
L'episodio è stato
nascosto dai telegiornali di massa, come è successo in settimana per
il fosforo lanciato dagli alleati dei quali siamo complici contro
famiglie inermi di Falluja che avevano la colpa di avere un'altra
patria ed un altro dio. Se fossero stati mostrati al popolo del TG1
poi il centrosinistra non avrebbe potuto continuare a traccheggiare
tanto sul ritiro (compiacendo la Casa Bianca) che sui PACS
(compiacendo il Vaticano).
Per lo spettatore
del TG1 la parola PACS è associata al GayPride ed a Falluja non è
successo nulla. Basta giocare con la laicità dello stato.
Personalmente, se
nel programma d'emergenza del centro sinistra per i primi cento
giorni non ci sarà una legge sui Patti di Convivenza Civile,
dichiaro fin d'ora che non andrò a votare. Il mio voto non vale il
cardinalone Camillo Ruini, "Dio-Patria-Famiglia", ma questa è la mia
condizione irrinunciabile.
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