AVVENIMENTI
INDIPENDENZA A
PUERTO RICO!
GIOIA MINUTI
Filiberto Ojeda
Ríos, aveva un gilè antiproiettile addosso, ma chi ha sparato lo
sapeva ed era un franco tiratore e lo ha colpito a lato della
bretella, infilzando il proiettile in un punto quasi vitale con
estrema precisione.
Filiberto era il
capo dei “Macheteros”, un gruppo armato che lottava per
l’indipendenza e sapeva che questo gli poteva succedere... il
rischio era previsto e calcolato.
All’Avana vive da
anni un portoricano che faceva parte dello stesso gruppo armato: a
lui è scoppiata una bomba, che stava preparando, tra le mani. Dopo
avventure incredibili è giunto a Cuba. Gli hanno ricostruito due
specie di dita- pinza con le quali guida, mangia, scrive e fa il
giornalista. Il suo viso è poco segnato per fortuna. Anche per lui
combattere e morire contro il nemico faceva parte della sfida.
Filiberto Ojeda
Ríos è morto dissanguato perchè così è piaciuto agli uomini del FBI:
aveva 72 anni, era malato di cuore ed ha cercato anche di
proteggere la moglie presente, ammanettata e arrestata dai
nordamericani.
Il vecchio
combattente si era ritirato dalla lotta armata per problemi d’età e
salute e viveva con un nome falso. Aveva alle spalle 15 anni di
clandestinità, ed era un simbolo e i nordamericani questo non lo
sopportavano.
Si dice che lo
hanno fatto morire dissanguato proprio per non “permettergli” una
morte gloriosa come Filiberto avrebbe desiderato.
Era un artista, un
musicista, ed ha sempre combattuto per l’indipendenza di Puerto
Rico.
Il 12 settembre
del 1983 negli USA, in Connecticut, fu lui a guidare il commando
che si appropriò di sette milioni di dollari della Wells Fargo: il
denaro fu utilizzato per la lotta clandestina contro gli Stati
Uniti, i padroni e colonizzatori.
Era stato
condannato a 55 anni di prigione; scelse la clandestinità quando
riuscì a togliersi di dosso l’apparecchio di sicurezza elettronico
con il quale controllavano ogni suo spostamento. Lo hanno voluto
uccidere e lo hanno fatto in modo “poco onorevole”, impedendo
qualsiasi genere d’aiuto.
Gli agenti del FBI
avevano circondato la residenza in maniera così scandalosa che
persino il Governatore, Anibal Acevedo Vilá, ha annunciato che
chiederà alle autorità federali di svolgere un’investigazione
sull’operativo e sulle circostanze dell’assassinio di Filiberto
Ojeda. È la prima volta che un Governatore si trova d’accordo con il
movimento indipendentista.
L’autopsia ha
rivelato che se avesse ricevuto assistenza non sarebbe morto per la
ferita. A Cuba c’è stata molta commozione all’annuncio della morte
di Filiberto e molti hanno visitato la Sede di Puerto Rico
all’Avana, per esprimere le condoglianze.
I funerali sono
stati una testimonianza della volontà di lotta dei portoricani per
l’ottenimento dell’indipendenza della loro Patria.
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