AVVENIMENTI
Un nuovo
crimine dell’imperialismo
FERNANDO
REMÍREZ DE ESTENOZ
(Membro della
Segreteria del CC del PCC)
Viviamo in tempi
difficili, con l’umanità che si sveglia ogni giorno per rendersi
conto di nuovi orrori, perchè l’unica super potenza, gli Stati Uniti
d’America ha attaccato un’altra volta per imporre i propri egoistici
interessi in ogni angolo del pianeta.
I popoli di
Palestina e Libano stanno affrontando una scalata di aggressioni e
di crimini da parte del governo d’Israele.
Nel momento di
scrivere queste righe il numero dei morti era di 362 libanesi e 119
palestinesi, quasi tutti civili, massacrati dall’enorme potere di
fuoco dell’esercito sionista.
I morti tra gli
aggressori sono stati 34: 19 erano militari.
L’enorme
sproporzione nel numero delle vittime è scioccante, tanto che i
mezzi stampa occidentali non hanno avuto altre alternative che
sottolinearla, anche se anche in questa crisi la stampa
nordamericana ed europea ha ratificato la sua subordinazione agli
interessi di Washington con unanimità ed efficienza degne delle
migliori cause.
È semplicemente un
crimine, un orrendo crimine che si sta commettendo contro questi due
popoli.
La solidarietà che
la popolazione ebrea merita per la sua terribile storia e per
l’olocausto nazista non è certo una giustificazione per far sì che
Israele commetta nuovi crimini con assassini, atti di terrorismo ed
espulsioni di massa di palestinesi da quelle che sono state le loro
case per un millennio.
Come parte della
manipolazione e tergiversazione della storia, i paesi occidentali
tentano d’occultare che per secoli le comunità ebree vissero e
raggiunsero il massimo sviluppo nei regni e nei califfati arabi
musulmani che rispettavano la loro libertà religiosa e i loro
costumi e tradizioni ancestrali, mentre gli ebrei erano vittime di
crudeli discriminazioni e persecuzioni nell’Europa civilizzata,
dove si inventò anche la parola “Pogrom”, massacro degli ebrei, in
Europa, con approvazione ufficiale.
I massacri e le
aggressioni dello stato d’Israele contro le popolazioni palestinesi
e libanesi, arabe in generale, costituiscono uno dei Crimini contro
l’Umanità più orribili del XXº secolo e anche del XXIº.
E assieme al
governo sionista tutte le amministrazioni nordamericane, da Truman a
George W. Bush sono state responsabili di questi crimini.
Il governo degli
USA ha reso possibile la scalata delle aggressioni d’Israele
concedendo un appoggio politico, militare, economico e finanziario
senza limiti e condizioni.
Il regime di Tel
Aviv è il maggior ricevente nel mondo del denaro che Washington
distribuisce tra i suoi alleati e in tutti i continenti e questo
dimostra ancora una volta la doppia morale e l’ipocrisia del governo
nordamericano.
Mentre Israele
aggredisce e invade costantemente paesi sovrani, l’amministrazione
Bush accusa di terrorismo coloro che giustamente difendono la loro
Patria e le proprie famiglie.
La potenza
imperiale sostiene che questa politica è valida per tutti coloro che
sono disposti a difendere il proprio paese di fronte a
un’aggressione straniera.
L’imperialismo non
solo si sente in diritto d’invadere e soggiogare ognuno, ma pretende
anche di denigrare coloro che resistono, siano marxisti,
rivoluzionari, fedeli musulmani o semplici patrioti.
Gli USA, negando
il diritto all’energia atomica per uso pacifico a tutti coloro che
hanno il coraggio di ribellarsi, sono ciechi e sordi di fronte allo
sviluppo delle armi nucleari da parte d’Israele.
Il governo
nordamericano ha il record assoluto nell’uso del veto nel Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite: questo meccanismo
antidemocratico ed egemonico lo ha utilizzato in 30 occasioni per
impedire la condanna dei crimini e delle violazioni del diritto
internazionale che il regime di Tel Aviv realizza costantemente.
Adesso
l’amministrazione Bush non vuole un cessate il fuoco in Libano e a
Gaza, per dare tempo alle forze sioniste di avanzare nel loro
intento, che è semplicemente quello di continuare i massacri, per
cercare d’eliminare qualsiasi resistenza e imporre così il progetto
imperialista per il Medio Oriente, che vuole il controllo totale del
petrolio nella regione.
Bush ha detto,
scrive la stampa nordamericana, che: “Se abbiamo davvero la
possibilità di triturare Hezbullah lo dobbiamo fare, anche se
avverranno altre serie conseguenze che dovranno essere
maneggiate...”
Sono parole
terribili che esprimono senza dubbi il pensiero fascista e razzista
di chi considera centinai di morti innocenti, includendo bambini e
donne, come semplici conseguenze che dovranno essere maneggiate.
Ma l’umanità non
resterà impassibile di fronte a questo immenso crimine, a questo
fariseismo, a tanta ipocrisia!
L’eroica
resistenza dei combattenti palestinesi e libanesi è un’ispirazione
per tutti coloro che soffrono sulla propria pelle le ingiustizie che
si commettono nel mondo.
Per tutto questo è
nostro dovere, dovere di tutti, denunciare energicamente il crimine
che si sta commettendo ed esprimere la solidarietà più attiva e
militante con tutti coloro che lottano.
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