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Il V Vertice dell’ALBA approva strategia e progetti

di  VÍCTOR M. CARRIBA, inviato speciale

 

 Il V Vertice dell’Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA) ha accordato i lineamenti strategici della sua azione e vari progetti “Gran Nazionali” in differenti sfere.

“L’idea è impegnarci e cominciare  a lavorare, trasformare in realtà tutto quello che ci proponiamo, costi quel che costi, in tempi brevi”, ha spiegato il presidente Chávez rendendo noto quanto approvato e sanzionato alla chiusura dell’incontro.

Il primo di detti Progetti ALBA deciso dalla riunione è riferito all’educazione e contiene piani per l’alfabetizzazione della popolazione di tutti i paesi dell’ALBA e di altri non membri, la formazione universitaria e il lavoro produttivo.

Un altro tratta della cultura e determina lo sviluppo di un fondo culturale dell’ALBA come un ampliamento dell’esistente tra Venezuela e Cuba e l’apertura di Case della Cultura dell’ALBA nelle capitali di ogni paese membro.

Il terzo progetto si chiama  ALBA-Commercio Giusto, e stipula la creazione di imprese per il rifornimento industriale, le importazioni e le esportazioni, oltre allo stabilimento di reti di negozi e magazzini per il commercio delle produzioni.

La stessa iniziativa contiene la realizzazione delle Fiere Internazionali dell’ALBA e l’instaurazione di un Centro per il Disegno e l’Esecuzione di Progetti d’Investigazione, per migliorare la capacità di produzione.

Il seguente accordo denominato  ALBA-Finanziario, determina la creazione di un fondo economico di cooperazione degli investimenti produttivi, per il quale Chávez ha annunciato un apporto venezuelano di 250 milioni di dollari e che resta aperto ai contributi che altri paesi membri potranno realizzare.

Ulteriori progetti trattano di problemi dell’alimentazione, la creazione di un Banco degli Alimenti e di un’impresa di produzione agroalimentare, telecomunicazioni, lo stabilimento do un’entità transnazionale  e il trasporto aereo, marittimo e terrestre.

Inoltre sono stati approvati progetti ALBA riferiti alla salute, al turismo, alle miniere, all’industria, al medio ambiente e all’energia.

Su questo Chávez ha proposto un accordo energetico che migliori le condizioni degli accordi già esistenti tra i paesi dell’ALBA, più Haiti.

L’idea include la copertura da parte del Venezuela di tutte le necessità di crudo,  il finanziamento di Caracas del 50% delle fatture, con una metà pagata in condizioni vantaggiose e l’atra che andrà ai fondi dell’ALBA.

Chávez ha anche proposto la firma di un trattato che comprenda prospezioni, esplorazione, estrazione, raffinazione del petrolio e la costruzione di un gasdotto tra le isole dei Carabi, sino a Cuba e la Giamaica e lo sviluppo dell’uso di energia eolica, idraulica e solare.

La riunione aveva accordato precedentemente uno schema di funzionamento per garantire il compimento degli accordi e l’esecuzione dei progetti con la guida di un consiglio dei Presidenti seguito da altri Consigli dei Ministri e dei Movimenti Sociali e una Segreteria Permanente. Nella parte inferiore dello schema appaiono differenti commissioni dedicate ai problemi politici, economici, sociali, energetici, del medio ambiente, la gioventù e altro.