AVVENIMENTI
America Latina, una spina per i grandi mass media europei
di
FAUSTO TRIANA
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La
mancanza d’obiettività e l’informazione tendenziosa o manipolata
sono caratteristiche di certa stampa spagnola e francese, quando si
tratta di affrontare i temi dell’America Latina, secondo il punto di
vista esposto da due esperti.
Durante una conferenza alla Maison Fraternelle di Parigi, Pascual
Serrano, giornalista spagnolo di Rebelion, e Maurice Lemoine,
caporedattore de Le Monde Diplomatique, si sono riferiti alla
visione dei mass media europei sull’America Latina.
“In
Spagna, in un’occasione la stampa ha disegnato una mappa politica
del Nuovo Mondo, con Messico e Colombia a destra, Argentina,
Brasile,Cile ed Uruguay a sinistra, e Venezuela, Bolivia ed Ecuador
come populisti”, ha detto Serrano.
E’
una forma di squalificare i processi rivoluzionari in marcia in
questi paesi, falsificare ciò che accade ed anche ignorare ogni
progresso o passo positivo, negando inoltre l’influenza positiva ed
il valore della Rivoluzione cubana, ha spiegato.
Ha
ricordato che l’11 settembre dello scorso anno, in Venezuela, è
stato scoperto un complotto di militari che preparavano un golpe di
Stato, sono stati uccisi contadini in Bolivia ed il governo
boliviano ha rotto le relazioni con gli Stati Uniti.
“Circa questi fatti, la televisione spagnola ha riportato unicamente
insulti di Chavez a Washington ed ha occultato tutto il resto”, ha
precisato il membro fondatore della Rete d’Intellettuali ed Artisti
in Difesa dell’Umanità.
Quando in Bolivia è stato aumentato del 15% il salario minimo e in
Venezuela del 20%, nemmeno una parola, perché in Spagna l’unico
punto di vista che interessa è quello delle imprese, proprietarie
dei mass media, ha aggiunto.
Lemoine, un analista francese che ha pubblicato diversi libri
sull’America Latina, ha commentato le differenze quando si tratta di
affrontare, in Francia, la figura del rivoluzionario
argentino-cubano Ernesto Che Guevara.
“Nel 1997, in occasione dei 30 anni della sua uccisione, i media
francesi parlarono in senso generale con toni positivi, come l’uomo
dei sogni di giustizia, indipendenza e sovranità dei popoli, me nel
2007 non è stato così”, ha detto.
Sebbene sono stati molti i reportage dedicati al Che, ci sono stati
spazi molto critici, stravolgendo il suo percorso. E’ stata
semplicemente la paura del suo esempio, la stessa paura che sentono
per la Rivoluzione cubana, ha aggiunto.
Presente a Caracas l’11 aprile 2002, durante il golpe di stato al
presidente Hugo Chavez, Lemoine che considerato oltraggiante che i
media francesi si facciano eco delle critiche mosse da Human Right
Watch (HRW) alla Rivoluzione bolivariana.
HRW
ha avuto il cinismo di dire che deplora l’articolo della legge dei
media venezuelani sulla “diffusione di informazioni false o
tendenziose”, perché limita la libertà d’espressione! E’ il colmo,
ha concluso!
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