AVVENIMENTI
Fidel è Patria e Umanità
• Desidero solo combattere come un soldato delle idee”, ha
dichiarato...
di GIOIA MINUTI
Alla
presentazione dell’ultimo libro di Marilia Guimaraes alla fiera
Internazionale del Libro c’era un pubblico molto eterogeneo, non
solo cubani, ma molti brasiliani, italiani, venezuelani,
argentini...
Marilia ha
detto commossa: “Accettiamo e rispettiamo la decisione di Fidel e lo
amiamo per il grande uomo che è, perchè è il nostro leader. Io e non
solo io gli devo la vita”.
Marilia
sequestrò un aereo portando con sè i suoi due bamabini di 2 e 4
anni, per scappare dal Brasile, dopo vicissitudini incredibili e
dolorose, dove avevano ucciso suo marito e lei stessa era ricercata
e condannata come comunista. Fidel, quando l’aereo atterrò a L’Avana
disse che a Cuba non si accettavano sequestratori e per questo la
poneva, con i due bambini, agli arresti, nell’Hotel Capri.
“Tutti gli
uomini del mondo, nessuno escluso devono qualcosa a Fidel” ha
aggiunto e a questo punto tuti i presenti si sono alzati ed hanno
gridato decine di volte il nome di Fidel, lo hanno applaudito, hanno
pianto. “Quante emozioni qui a Cuba”, ha detto un signora argentina
asciugandosi gli occhi, e chissà perchè si trovava lì...
Fidel è amato
da milioni di persone, Fidel è un mito da vivo, Fidel non è solo di
cuba e dei cubani e se, come ha detto Martí, Patria è Umanità,
possiamo ribaridire che anche Fidel è Umanità.
“Il mio non è
un commiato”, ha detto Fidel nel suo messaggio in cui ha annunciato
che non aspira nè accetterà d’essere nuovamente eletto come
presidente e Comandante in Capo.
Ma gli
sciacalli e le bestie feroci che da anni sono in attesa della morte
di Fidel, quegli stessi che hanno sempre approvato con entusiasmo
l’organizzazione dei tentativi d’assassinio del leader della
Rivoluzione, quegli stessi che proteggono i terroristi nemici di
Cuba, del suo governo e del suo popolo, stanno stranamente
festeggiando, ridicoli come sempre, questo degnissimo messaggio di
Fidel.
Il messaggio è
chiaro. Fidel ha detto: “Io non mi sto accomiatando e scriverò le
mie riflessioni... forse la mia voce si ascolta”.
Un editoriale
della trasmissione d’informazioni quotidina Tavola Rotonda fa il
punto sul messagggio di Fidel, parla delle emozioni che tutti i
cubani hanno provato. Molti anziani ex combattenti rivoluzionari
fino all’ultimo respiro, dicono che Fidel è e sarà per sempre il
Comandante in Capo di Cuba anche se non sarà più presidente – in un
achira contraddizione...- e sono migliaia coloro che sostengono che
darebbero la vita o anni della loro vita, le energie e la forza a
Fidel per riaverlo come prima, guidando le marce popolari di un
milione di cubani, incitando alla lotta con la sua voce possente,
piangendo o ridendo o combattendo alla testa del suo popolo, dando
il suo esempio incoruttibile, sempre dalal parte dei poveri, degli
umili degli sfruttati, assime ai diseredati...
Quanti milioni
di persone devono qualcosa a quest’uomo grande, che non ha mai
voluto niente per sè, che ha rinunciato alle sue proprietà per
vivere una vita di fatica, pericoli, di battaglie contro l’impero
più poderoso mai esistito?
Fidel ha
combattuto per la libertà dei popoli, per la vita dei loro figli,
per la sovranità dell nazioni, l’istruzione degli esclusi dalla
conoscenza, per la salvaguardia del medio ambiente, per la salute
fisica e mentale dell’umanità, per la salvezza delle culture, per
dare benessere amore a pace. Ma ha anche lottato con le armi in
pugno tutte le volte che è stato necessario.
Fidel, come
disse il Che e come Raúl ha reiterato, è sempre stato il primo in
ogni situazione e anche oggi Fidel è il primo tra di noi che siamo
qui, che lavoriamo, andiamo a scuola, puliamo la casa, cuciniamo,
lottiamo ogni giorno contro le conseguenze di un infame blocco che
ci impedisce di accedere a tante cose indispensabili solo perchè
siamo cubani e viviamo a Cuba e non in quella città trappola di
Miami dove solo odio e denaro imperano.
Fidel è la
guida del paese, anche se non lo è fisicamente:ora deve riposare e
curarsi ed è la prima volta che si bada davvero e ha più di 80
anni, lui che ha sempre combattutto perchè tutti i suoi compatrioti
potessero prevenire ogni genere di malattia.
Il 24 si
eleggerà il nuovo Consiglio di Stato con tutte le sue nuove nomine.
Cuba è serena
e i cubani continuano nei loro impegni nazionali e internazionali.
Non è vero che nulla è cambiato, perchè non sarà facile abituarsi a
scrivere “il presidente di Cuba....” senza il nome di Fidel, ma
impareremo.
Sciacalli e
iene, quelli che amano solo il denaro e si cibano di odio assassino,
pieni di boria e di odio, non hanno nemmeno la capacità di capire la
grandezza di quest’uomo che ora ha iniziato una Rivoluzione delle
Idee con le sue riflessioni.
Migliaia di
progetti che sono divenuti realtà qui a Cuba e anche in altri paesi
sono nati grazie al suo cervello sempre vulcanico e analizzatore.
“Noi che siamo
di quelli che vivono correndo”, disse una volta parlando dei
rivoluzionari, di coloro che guardano sempre avanti, che sanno essre
ottimisti, che credono che un mondo diverso e migliore è possibile e
che lavorano per costruirlo, come ha sempre fatto e continua a fare
attualmente Fidel.
Hugo Chávez,
suo maico e compagno, ha detto che Fidel non ha rinunciatoa niente
ma, semplicemente sta aprendo il passo ai più giovani ed è certo che
la Rivoluzione ha varie generazioni di quadri preparati, leali,
forti e coscienti.
Parlando con
Raul e Almeida una volta, chiesi loro se erano certi del ricambio,
dato che loro avevano costruito la Rivoluzione in un ambito così
pericoloso, con nemici così poderosi.
Raúl mi disse:
“Noi abbiamo combattuto con le armi in pugno nell’attacco alla
caserma Moncada, in montagna sulla Sierra e abbiamo spianato il
cammino, ma adesso chi ci sostituirà è molto meglio preparato di
noi... questi giovani patrioti e rivoluzionari studiano, sanno,
hanno una coscienza formata e il paese trae molti vantaggi dalle
loro capacità.
Cuba è una
fucina di cultura e il miglior prodotto esportabile dell’Isola sono
proprio i nostri professionisti, così capaci, in moltissimi
settori.
Nel mondo
migliaia di persone ringraziano Cuba e Fidel per aver recuperato la
vista, la salute, per avere figli vivi e sani, per poter imparare a
leggere e scrivere, per saper affrontare con dignità le avversità,
per aver ottenuto la libertà dei loro paesi, la sovranità, per aver
eliminato l’apartheid...
Sciacalli e
iene sbavano attorno a questo boccone succulento che è l’Isola bella
di Cuba tanto saporita, quanto indigesta e irraggiungiibile che
davvero è uva acerba per costoro che scrivono nefandezze motivate
solo dalla loro mancanza di coscienza, di capacità di comprendere,
di bassezza morale.
Abbiamo esempi
in diversi luoghi e anche in Italia non mancano là dove uno non se
l’aspetterebbe magari... Non farò nomi perchè non meritano d’essere
citati, ma è facile capire a chi mi riferisco.
La grandezza
di Fidel è tale che costoro possono solamente ragliare come asini
sciocchi e mi perdonino gli asini, gli sciacalli e le iene e tutto
lo zoo che ho disturbato, perchè tutti questi animali sono migliori
di costoro che dell’animale hanno solo preso la parte più bruta e
oscura.
A milioni nel
mondo gridiamo “Que viva Fidel” e continuiamo la sua opera con il
suo aiuto indispensabile: i suoi nemici avrebbero tutto da imparare
leggendo le sue riflessioni e cercando, se ne sono capaci di seguire
il suo esempio.
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