MEDICINA
A Cuba la Medicina
non è una merce
di
Fernando Ravsberg
•
Lo ha affermato uno degli otto studenti nordamericani che
si sono laureati in medicina nell’Isola, dove hanno realizzato i loro
sogni
Vestiti con i loro
camici bianchi, pieni di’orgoglio, emozione e gratitudine erano in
compagnia del Reverendo Lucius Walter durante una conferenza stampa che
si è svolta nel Centro Internazionale della Stampa, poco prima della
cerimonia di consegna dei loro diplomi.
Gli studenti hanno definito i loro studi a Cuba “un’esperienza
meravigliosa da un punto di vista accademico ed umano” e il direttore
della Fondazione Inter religiosa dell’Organizzazione Comunitaria Pastori
per la Pace, ha riconosciuto gli sforzi del Ministero della Sanità
cubana e della Scuola Latinoamericana di Medicina - ELAM - per formare i
giovani di una ventina di paesi dell’America Latina, dei Carabi, Africa
e Asia.
Il religioso nordamericano ha sottolineato il fine sociale di queste
lauree al disopra della considerazioni politiche.
“Se il sistema
educativo degli Stati Uniti desse possibilità a giovani poveri e negri
di studiare, questi non dovrebbero venire a studiare a Cuba”, ha
sottolineato Lucius Walzer.
“Quando ritorneranno
nella loro patria, i nuovi medici dovranno superare tre prove per
convalidare i loro titoli e ottenere la residenza lavorativa, per poi
integrarsi al sistema sanitario della nazione, dove generalmente sono
ben ricevuti per l’alto livello professionale ottenuto nell’Isola, ha
detto ancora Walker.
“Quando avranno
superato qussti esami, saranno molti gli ospedali che li cercheranno per
includerli tra il loro personale”, ha dichiarato Ellen Bernstein,
portavoce dei Pastori per la Pace, ed ha aggiunto che esiste un
interesse speciale di vari centri sanitari statunitensi verso i recentí
laureati, per via delle conoscenze sulla medicina preventiva che hanno
appreso a Cuba e la loro preparazione accademica bilingue, aspetto
importante in una nazione con 30 milioni di ispano-americani, ha detto
Carmen Landau, una delle laureate che proviene dalla California, mentre
Kenya Bingham non scarta che dovranno affrontare molti pregiudizi ma,
con la nostra preparazione questi scompariranno rapidamente.
Accompagnati da alcuni
genitori, i nuovi dottori hanno realizzato i propri sogni di curare i
malati, pur essendo di famiglie umili e senza le risorse sufficienti per
studiare in una università degli USA, dove gli studi e lo stesso sistema
di salute sono molto costosi, in un paese che sciupa milioni di dollari
in armi e in guerre che uccidono migliaia di innocenti.
Theresa Thomas ha
detto che è tutta la vita che desidera essere medico, ma negli Stati
Uniti era impossibile rendere realtà il suo sogno perchè il costo
dell’iscrizione è molto alto e raggiunge anche i 200.000 dollari....
Toussaunt Reynolds,
uno dei nuovi medici nordamericani ha affermato per la BBC che sono
stati 6 anni difficili perchè : “ Abbiamo dovuto studiare molto e
abituarci alla vita cubana. La cosa più difficile è stata la lingua. Lo
spagnolo non è la mia lingua e ho dovuto impararlo mentre studiavo
medicina e inoltre esiste uno spagnolo di Spagna e uno spagnolo di Cuba
...Quel che mi piace di Cuba è la gente, così amabile, molto
rispettosa... tutti sono stati molto buoni con me. Io desidero mantenere
le amicizie che ha fatto qui a Cuba anche quando sarò nel mio paese. Non
sarà facile quando torneremo a casa perchè gli Stati Uniti non
riconoscono le lauree di Cuba, per cui i medici laureati nell’Isola
dovranno superare esami rigorosi prima di poter esercitare.
La dottoressa Melissa
Barber del Bronx ha detto alla BBC che: “Dovremo superare esami di
licenza per convalidare la nostra laurea e io ora studierò per questo e
per stabilirmi a New York, dove io vivo. Non ho prospettive per
l’esercizio della medicina in tempi brevi, ora io non posso lavorare
come medico, ma penso di farlo come assistente in un ospedale o come
traduttrice di medicina. Il tempo minimo saranno due anni circa, per
poter esercitare dipende dagli esami che dovremo superare. Comunque
negli Stati Uniti non avrei mai potuto studiare perchè non avevo
abbastanza denaro.
Queste sono lauree
per l’umanità
• Ha detto José Ramón
Balaguer, ministro della sanità di Cuba
di JOEL MAYOR LORÁN
“Possiamo dire che
questa consegna di lauree è di Nuestra America, come desiderava José
Martí. Lui disse che Patria è Umanità e questa festa di laurea è per
l’umanità, con donne e uomini che lotteranno con questo senso di
solidarietà umana, perchè il mondo sia differente” ha affermato il
membro del Burò Politico José Ramón Balaguer, ministro di Salute
Pubblica, durante la cerimonia durante la quale hanno ricevuto i loro
diplomi 2188 studenti dell’Istituto Superiore di Scienze Mediche
dell’Avana.
“Cuba ha dato il suo
cuore e le risorse, oltre a un’istituzione per l’educazione unica, con
l’obiettivo di rivoluzionare l’assistenza medica, per coloro che non
hanno speranza” ha detto Lucius Walzer, leader dei Pastori per la Pace,
alludendo alla Scuola Latino Americana di Medicina, ELAM.
Walker ha ricordato
l’intervento preciso di 28 membri del Congresso degli Stati Uniti per
salvare la possibilità degli studenti statunitensi di poter continuare a
far parte di questo programma di studi. Cuba chiede solo a chi si laurea
di impegnarsi ad assistere gli umili e i poveri nelle comunità da cui
provengono”.
Il reverendo ha
sottolineato il ruolo dei laureati della ELAM per elevare il livello
dell’assistenza medica in quasi tutto il mondo, con un programma di
salute pieno di valori e di concezioni differenti.
“Voi portate al mondo
il vero volto umano di Cuba” ha dichiarato.
La cifra totale dei
nuovi professionisti della salute è di 8.884.
Nella cerimonia che si
è svolta nel teatro Karl Marx si sono laureati 1220 studenti di
medicina, 118 in stomatologia, 204 in infermeria e 646 tecnici.
Erano presenti i
membri del Buró Politico José Ramón Machado Ventura, Carlos Lage e
Concepción Campa, con altri integranti della Segreteria del Comitato
Centrale e dei Consigli di Stato e dei Ministri.
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