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                                                                                    MEDICINA

 

Il vaccino contro il cancro al collo dell’utero sta per essere sperimentato clinicamente

di Lilliam Riera

Il primo vaccino terapeutico contro il cancro del collo dell’utero associato al più comune dei virus del papilloma umano (il HPV-16), ottenuto dagli specialisti del Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB) dll’Avana, entrerà - nel 2007 - nella fase uno di sperimentazione clinica.

Questa malattia è la seconda causa di morte per il cancro delle donne nel mondo e la prima in alcuni paesi sottosviluppati.

A Cuba la sua incidenza è alta. Il virus del papilloma umano è la più frequente malattia trasmessa sessualmente ed il profilattico non offre una protezione del  100%.

La dottoressa in scienza biologiche Isis Torrens, capo del progetto dei  vaccini contro il HPV del CIGB, ha informato Granma Internacional che la  sperimentazione verrà effettuata nel Centro Nazionale di Tossicologia assieme all’ambulatorio di patologia del collo dell’utero dell’ospedale ginecologico-ostetrico Clodomira Acosta della capitale.

Vi parteciperanno  10-12 donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, provenienti da tutte le province cubane.

La specialista è stata una delle relatrici nella seconda giornata di sessioni del Congresso Internazionale Biotecnologia Avana 2006.

Il progetto per ottenere il vaccino risale al 2002 e tre anni dopo, quando si  è conclusa la tappa pre-clinica di sperimentazione, si è constatato che negli animali (topi) l’effetto è potente, giacché elimina i tumori già stabiliti, oltre ad essere un prodotto -fino a questo momento - innocuo, ha spiegato la dottoressa Torrens. Esistono nel mondo altri vaccini terapeutici contro questo tipo di cancro, tutti in fase di sperimentazione clinica.