MEDICINA
Elogiato il lavoro della Scuola Latinoamericana di Medicina
Durante
la XII Conferenza Iberoamericana dei Ministri della Sanità che si è
conclusa venerdì a Buenos Aires, è stato elogiato il ruolo rivestito
nell’ultimo decennio dalla Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM),
con sede a Cuba.
I
discorsi in tal senso sono stati resi di fronte la plenaria dei titolari
della sanità di Venezuela e Bolivia, Eugenia Sader e Nila Heredia.
I due
hanno encomiato l’importante apporto dell’ELAM nella formazione gratuita
di medici per giovani con bassi redditi provenienti da 30 paesi, inclusi
gli Stati Uniti.
Dalla
sua creazione, nel 1999, l’ELAM ha portato alla laurea cinque cicli di
studi formando oltre sette mila 200 medici e, attualmente, sono
immatricolati nel progetto che fu idea del Comandante in Capo Fidel
Castro, 10 mila studenti.
Il
viceministro cubano della sanità, il dottor Roberto González, ha
premiato la qualità dei dibattiti dell’incontro, il cui tema centrale è
stato “Verso la costruzione di un’agenda rinnovata di integrazione di
educazione e di sanità”.
A Cuba,
ha aggiunto, abbiamo raggiunto una solida unità tra il sistema
dell’istruzione e quello sanitario, settori che sono l’essenza per lo
sviluppo, ha ribadito.
Ha
precisato che, come esposto nella riunione, l’Isola dispone di un
programma unico di formazione di professionisti nella medicina,
disegnato e costantemente perfezionato in funzione delle necessità del
sistema di salute del paese.
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