Cuba è uno dei
primi paesi del mondo nel settore dei vaccini
Il Dott. Jon
Kim Andrus, capo dell’Unità dei Vaccini della OMS-OPS, che ha sede a
Washington, ha appena compiuto assieme ad un staff di esperti, una
valutazione internazionale del Programma Nazionale di Immunizzazione
che si svolge a Cuba ed ha definito “impressionanti” le conquiste
cubane nel settore delle vaccinazioni.
“I successi di
Cuba vanno comunicati al mondo” ha detto, dopo aver reso omaggio
allo scienziato cubano Tomás Romay, che duecento anni fa introdusse
a Cuba il primo vaccino scoperto, quello contro il vaiolo.
Andrus è un medico
della famiglia ed epidemiologo ed ha fatto il punto sui risultati
conseguiti da Cuba nei programmi di immunizzazione: dal 1962 ad oggi
sono state eliminate la poliomielite, la difterite, il morbillo, la
tosse canina, la rosolia e la parotite. Sono state sradicate forme
cliniche severe del tetano infantile, della meningite tubercolosa in
minori di un anno, le complicazioni gravi della sindrome della
rosolia congenita e della meningoencefalitis posparotiditis.
Egli ha citato
anche altre malattie che non colpiscono quasi più i cubani, con
tassi dello 0.1 ogni 100.000 abitanti, come il tetano e l’haemophilus
influenzae (agente batterico causa di menigingiti e polmoniti nei
primi anni di vita); o che hanno ridotto la loro frequenza come la
febbre tifoidea, le malattie meningococciche e l’epatite B.
“Questo medico era
alla guida di una delegazione composta dai capi del Programma
Ampliato di Vaccinazione dell’OMS-OPS, conosciuto con la sigla PAI
nel quale operano anche Mauricio Landaverde, consigliere regionale
dell’OPS; Rosario Quiroga, viceministra della Salute boliviana;
Irene Leal, guatemalteca; Ida Berenice Molina, honduregna; Claudio
Silveira, brasiliano; Ana Elena Chevez, salvadoregna; Osvaldo
Berrezuela, venezuelano, nonchè Lea Guido, rappresentante a Cuba
dell’OMS-OPS.
Per due settimane
il gruppo di esperti ha visitato sei provincie dell’siola – Pinar
del Río, Città de L’Avana, L’Avana, Ciego de Ávila, Sancti Spíritus
e Santiago di Cuba – visitando municipi, ospedali, centri di salute,
laboratori, agenzie di cooperazione ed ha compiuto le sue
valutazioni sul 36,4% circa della popolazione.
Il Capo dell’Unità
dei Vaccini dell’OMS-OPS ha messo anche in risalto l’alta
immunizzazione che esiste a Cuba “grazie alla quale”, ha detto, “non
è possibile parlare di rischi di un ritorno delle malattie che si
possono prevenire”.
Egli ha
ringraziato le autorità sanitarie cubane per avergli dato
l’opportunità “di apprendere dalle loro lezioni”. |