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NARRATIVA - LIBRI

 

Le Fiere del libro in Cuba

di Gustavo B. Estorino – speciale per SiporCuba

 

• Dal 1982 a questo 2010, Cuba ha presentato 19 Fiere Internazionali del Libro, un evento che non solo è cresciuto per la quantità di titoli e di case editrice presenti, ma soprattutto in partecipazione popolare.

Pochi sanno che queste Fiere sono iniziate nel 1937.  Dal 20 al 27 maggio di quell’anno si svolse a L’Avana la prima Fiera del Libro mai realizzata in Cuba, con l’avallo dello Stato e si svolse nella spianata de La punta, Malecón e Paseo de Martí (noto come Paseo del Prado).

Vi parteciparono le principali libreríe della capitale (Minerva, La Moderna Poesía, Martí, Económica, P.Fernández, Labraña, La Casa Belga, La Divulgación Literaria, Sudamericana, Escuela Nueva), rispondendo all’appello di Emilio Roig de Leuchsenring e José Luciano Franco, che in quell’epoca sviluppavano un forte lavoro di promozione culturale comunitaria, con la collaborazione di altri intellettuali cubani. Parteciparono, con i loro stands, anche la direzione di cultura del Ministero d’Educazione; la colonia ebrea, con i suoi libri e le riviste edite in ebreo e su temi cubani; la rivista Carteles (con le sue copertine multicolore, in un angolo molto frequentato della Fiera), l’Editrice Trópico (con i titoli più recentí tra i quali  la prima antologia di racconti cubani contemporanei, preparata da Federico de Ibarzábal), l’Ufficio dello Storiografo de L’Avana, con i suoi Quaderni di Storia della capitale, ed altre pubblicazioni che oggi  costituiscono un patrimonio bibliografico.

La Fiera fu inaugurata con le parole dell’allora sindaco progressista de L’Avana, Antonio Beruff Mendieta, e dello scrittore Alfonso Hernández Catá. La parte artistica fu a carico dell’Orchestra Sinfonica e dei Bambini Cantori di Vienna. La chiuse il dottor José María Chacón y Calvo, direttore di Cultura del Ministero d’Educazione.

Com’era prevedibile, la Fiera ebbe un scarsa risonanza nella stampa dell’epoca, escludendo alcune attenzioni del noto giornalista Ramón Vasconcelos, che nella sua colonna abituale “Al margine dei giorni”, del quotidiano El País (il 22 maggio del 1937), segnalò gli era sembrata superiore come organizzazione alla  prima Fiera del Libro di Madrid che aveva visitato.

“Più accurata la selezione e più attenzione ufficiale, ma non è possibile trasformare in entusiasmo rapido l’indifferenza di un pubblico, un grande pubblico che discute anche il prezzo dei giornali”, scriveva Vasconcelos. Nello stesso articolo il giornalista elogiava l’iniziativa di Roig de Leuchsenring e di José Luciano Franco (“un lavoro da giganti in un clima tanto indifferente allo sforzo, senza benefici personali immediati, e tanto lontano dai libri”), e concludeva così: “Senza esposizioni, senza fiere del libro, senza inquietudini intellettuali, senza emozioni spirituali, una capitale non si può definire colta”.

Ed è per questo che la Rivoluzione ha posto molta enfasi nello sviluppo intellettuale del popolo: “Al quale non diciamo credimi, diciamo Leggi!”, ha detto Fidel e la prima espressione di questa volontà è stata la grande campagna di alfabetizzazione che trasformò l’Isola nel primo territorio libero dall’analfabetismo dell’emisfero occidentale. 

Ed oggi il popolo cubano riempie le fortezze, le piazze ed i parchi in cui si svolgono le Fiere Internazionali  del Libro.

La prima con carattere internazionale dopo il trionfo della Rivoluzione, si svolse nel 1982 nel Museo Nazionale delle Belle Arti, con una modesta presenza di case editrici latinoamericane. 

Lo slogan, che durò per molti anni per le Fiere era “Il libro: un ponte d’amicizia tra i popoli”. 

La seconda edizione si svolse nel 1984 con la partecipazione di 25 paesi dell’America Latina, Spagna ed altri, allora paesi socialisti. Una mostra specializzata  copriva la tematica del libro scientifico-tecnico. Simultaneamente si svolse nell’Hotel Habana Libre e nel Pabellón Cuba.

Nel 1986, la Terza  Edizione convocò 44 paesi e sei organismi internazionali. Si svolse nel Palazzo delle Convenzioni della capitale e la sua mostra speciale fu dedicata a bambini e giovani.

Poi le Fiere del 1992, 1994, 1996 e 1998 si montarono in Pabexpo, con la partecipazione di più di 30 paesi e lì inziarono gli omaggi agli scrittori cubani.

La mostre specializzate hanno trattato: "Il Quinto Centenario dell’Incontro tra Due Culture"(1992); "Medio Ambiente e  Alimentazione"(1994)  la "Computazione verso il 2000"(1996).

Nel 1998, l’ottava Edizione, seguendo la pratica iternazionale, ebbe il primo paese invitato d’onore: il Messico. Parteciparono scrittori, editori e professionisti di 28 paesi e fidel la visitò nell’ultima giornata.

La nona Edizione nel 2000, con il nuovo slogan: Leggere è crescere”, fu dedicata al poeta e saggista Cintio Vitier, Premio Nazionale di Letteratura, e all’Italia.

Si organizzò per la prima volta  nella Fortezza di San Carlos de la Cabaña, la sua attuale sede nella capitale cubana.

La crescente partecipazione nazionale ed internazionale, accompagnata da un lento ma costante recupero del libro cubano, ha fatto sì che la Fiera è diventata annuale.

Nel 2001, si svolse la 10ª Edizione nella fortezza coloniale de La Cabaña, dedicata al poeta e saggista  Roberto Fernández Retamar, Premio Nazionale di Letteratura e Presidente della Casa de las Américas, ed ebbe la Spagna  come invitato d’Onore. Questa Edizione  dimostrò una crescita di tutti i parametri, includendo la partecipazione del pubblico.

La Fiera del 2002, inaugurata da Fidel, si moltiplicò in tutti i sensi  e oltre che nella Cabaña si realizzò in 18 città cubane per 34 giorni, con un pubblico calcolato in circa 3 milioni di persone.  Dedicata alla Francia e al poeta, narratore ed etnologo Miguel Barnet, Presidente della Fondazione  Fernando Ortiz e Premio Nacional di Letteratura.

Nel  2003, la regione invitata fu quella delle Ande (Bolivia, Colombia, Perù, Venezuela, Ecuador) e nel 2004 si dedicò alla cultura tedesca e alla poetessa  Carilda Oliver Labra, Premio Nazionale di Letteratura. Ugualmente la Fiera del 2005, fu occasione propizia per rendere omaggio al lavoro di una vita di Abelardo Estorino e a Jesús Orta Ruíz, l’Indio Naborí.

Nel  2006 la Fiera fu dedicata al Venezuela como paese invitato ed ai  Premi Nazionali di Letteratura: Nancy Morejón e Angel Augier.

La 16ª Edizione corrispondente all’anno 2007, si moltiplicò in 40 città del paese, dedicata all’Argentina, al Premio Nazionale di Letteratura: César López, e al Premio Nazionale di Scienze Sociali Eduardo Torres Cuevas.

La cultura della Galizia fu omaggiata nella Fiera Internazionale del libro del 2008 con i noti  investigatori, professori e scrittori Graciela Pogolotti e Antón Arrufat.

Nel  mese di marzo del 2009 la 18ª Fiera è stata  dedicata al Cile e alla sua cultura oltre che agli scrittori cubani Jorge Ibarra e Fina García Marruz.

La 19ª, di quest’anno, ha visto la Russia paese invitato d’onore ed ha reso omaggio alla dottoressa  María del Carmen Barcia, Premio Nazionale di Scienze Sociali, e al Premio Nazionale di Letteratura Reynaldo González.

Le Fiere del Libro cubane sono diventate vere feste culturali per tutta la popolazione. •