AVVENIMENTI
L’ONU dovrà analizzare la
recrudescenza del bloqueo degli USA contro Cuba
Le principali azioni degli Stati Uniti
durante l'ultimo anno destinate ad incrudire il bloqueo a Cuba fanno
parte della denuncia fatta per l'Isola davanti all'Organizzazione
delle Nazioni Unite.
La relazione cubana che include le nuove aggressioni, circolata già
tra tutti i paesi rappresentati nella massima istanza
internazionale, sarà elemento vitale per il dibattito sul tema il
prossimo 29 ottobre per il diciassettesimo anno consecutivo.
Tra gli esempi indicati c’è la multa di 220 mila dollari applicata
alla compagnia nordamericana Logica GMC Inc per il “delitto” di
assemblare ed esportare dei computer a Cuba ed offrire assistenza
tecnica alla nazione antillana.
In agosto del 2007, il Dipartimento del Tesoro statunitense si è
rifiutato di rinnovare la licenza all'ONG nordamericana Population
Services Internacional per collaborare con L'Avana nella
somministrazione di preservativi destinati a gruppi vulnerabili di
contrarre AIDS.
Il senatore Hill Nelson, ispirato nell'obiettivo di sabotare
l'economia cubana, centro dell'assedio, ha presentato un disegno di
legge per proibire l'entrata negli Stati Uniti degli stranieri che
contribuiscano alla sviluppo petroliero della nazione caraibica.
Cercando di rendere ancora più duro il bloqueo, in gennaio di
quell'anno, lo stesso senatore chiese al presidente George W.Bush di
respingere il rinnovo dell'Accordo di Frontiera Marittimo USA-Cuba
sottoscritto nel 1977.
Un'altra dimostrazione di tutto ciò, che molti segnalano come
un’irrazionalità della misura punitiva, è stata la decisione di
Bush, lo scorso mese di febbraio, di estendere l'Emergenza Nazionale
rispetto a Cuba e l'Autorità di Emergenza sulla Regolazione del
Movimento delle Imbarcazioni.
Ciò ha implicato di ostacolare l'entrata di imbarcazioni da diporto
degli Stati Uniti in acque cubane perché, secondo il governante,
così si priverebbe il paese antillano di ricevere risorse
finanziarie per questo concetto.
Da aprile del 2008 le barche di distinte bandiere che arrivano in
territorio nordamericano provenienti da Cuba soffrono delle
ispezioni addizionali e sovraccarichi extra di spese applicate dal
Dipartimento di Sicurezza Interna statunitense.
La lista risulta interminabile e mostra come sono incluse
nell'applicazione del bloqueo praticamente tutte le istanze del
governo nordamericano.
Corrisponderà ora all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il
prossimo giorno 29 valutare un'altra volta la validità delle
disposizioni ufficiali di Washington mantenute nonostante il rifiuto
ricevuto, anno dopo anno, dalla comunità internazionale.
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