INTERVISTA A MASSIMO BONANNO
“LE MIE
OPINIONI SUGLI ACQUISTI E LE VENDITE DELLE AUTOMOBILI IN CUBA, CON LA
NUOVA LEGGE”
di GIOIA
MINUTI
•
Personalmente penso che i lavoratori cubani che sono stati all’estero
per tanti anni, che hanno lavorato in condizioni molto difficili, che
hanno lavorato nell’interesse del paese e della Rivoluzione cubana, che
hanno portato i valori della Rivoluzione cubana nel mondo, che si sono
sacrificati per molto tempo, credo che debbano avere il diritto di
ricevere un beneficio da questo loro lavoro, da questa loro dedizione
alla Rivoluzione.
Per
questo devono avere salvaguardato il diritto di poter acquistare un
veicolo, perchè questo è il sogno di molti cubani: avere un’auto e una
casa.
Penso
che i sogni della loro vita debbano essere realizzati e che è per loro
un diritto la realizzazione di questi sogni.
Penso
che alcuni di questi dipendenti della sanità che hanno comprato le
macchine e poi le hanno rivendute. perchè magari avevano altre
necessità, come riparare la casa, riparare un bagno, una cucina, avevano
urgenze familiari, o hanno voluto comprare un biglietto d’aereo ora che
sono liberi di viaggiare a andare magari a visitare l’Europa... o
ancora altri tipi di necessità, non hanno fatto niente di male, se hanno
venduto la loro auto e hanno speso quei soldi legittimamente.
Secondo
me la speculazione della quale si è parlato tanto negli anni scorsi, era
un fenomeno che sì esisteva, ma in una forma molto, molto limitata.
Parliamo di un numero molto ridotto, forse un centinaio di auto, e
queste non fanno testo. Secondo me queste persone che hanno dedicato,
che dedicano la loro vita al lavoro e alla Rivoluzione, devono essere
difese ancora oggi in qualche modo e con altre soluzioni e devono avere
accesso a quello che rimane ancora un loro diritto.
Per
quello che riguarda la vendita di automobili, penso che si debba
totalmente rivedere la legge, quando coinvolge le società straniere, che
non possono venire a Cuba a investire e pagare queste somme.
Per
esempio noi come Finauto abbiamo oggi tre unità mobili d’assistenza
tecnica per le auto che viaggiano in tutto il paese, per offrire
assistenza a Transtur, e abbiamo due unità mobili che percorrono tutto
il paese per dare assistenza ai garage e ai vari ponti con attrezzature
vendute a Cuba.
Queste
unità vanno de una punta all’altra di Cuba per offrire assistenza;
queste macchine percorrono centinaia di chilometri al giorno e quindi
vanno obbligatoriamente cambiate, per evitare che diano problemi e
possano più offrire i nostri prodotti, garantendo a Cubacar quei
servizi fondamentali che abbiamo sempre dato nel paese.
Per
tutto questo è importantissimo che si riveda la legge sulle automobili e
sui veicoli delle società straniere.
La Kia,
cioè noi, non può essere accusata in alcun modo di speculazione. Noi
abbiamo i prezzi Kia più bassi del mondo, sulla linea degli Stati Uniti,
più o meno; sono prezzi che ci hanno permesso di esportare i veicoli in
altri paesi come il Venezuela, l’Italia e la Spagna, perchè saltiamo i
diversi intermediari.
Offriamo garanzie minime che partono dai due anni tutto incluso:
chilometraggio illimitato a tre anni, per alcuni modelli, e a cinque
anni per altri. Sono garanzie che abbiamo sempre rispettato e un
servizio ai clienti del quale siamo fieri.
Ma se
vogliamo rimanere nel paese, se vogliamo fare l’interesse del paese,
dobbiamo essere in grado di continuare a dare questi servizi, e per
questo
dev’essere
rivista questa legge nell’ambito delle società straniere.
Per
quel che riguarda al mercato è necessario, secondo me, che si rivedano i
parametri, perchè il prezzo di un’automobile nuova moltiplicato per
otto volte diviene già un prezzo assurdo, ma la cosa ancora più
incredibile è che se una persona acquista una macchina e la vende un
anno dopo, questo veicolo si svaluta di circa il 50 %, ma il prezzo
svalutato del 50 % va poi moltiplicato per quindici. E così ci
troviamo con macchine usate che costano di più di una nuova... È
evidente che c’è un problema in questa legge, che va rivista secondo me
perchè è necessario valutare le esigenze della popolazione, di quella
parte del popolo rivoluzionario che ha lottato per questa Rivoluzione.
Chi mi
conosce sa le mie idee, sa la mia provenienza, la mia storia di italiano
che ha sempre militato nella sinistra in Italia, e nella sinistra
mondiale.
Ho
sempre e lottato, per quel poco che ho potuto fare, a favore dei popoli
e per la difesa dei più deboli.
Penso
che questa legge non vada bene in questo momento e in questa direzione,
e sono convinto che i dirigenti della Rivoluzione cubana che godono del
mio pieno appoggio e della mia totale fiducia, saranno in grado di
rivederla e di trovare le correzione che vadano nel senso giusto
specialmente nella direzione dei benefici per il popolo, a favore di
quei lavoratori, di quei dipendenti, di quei medici, maestri,
professori, tecnici, che viaggiano per l mondo passano tanti anni
lontani delle loro famiglie, dei loro cari in condizioni di vita spesso
precarie, perchè costoro abbiano poi la possibilità di ritornare nel
loro paese ed avere lì la possibilità di realizzare il proprio sogno.
Voglio
anche spendere un paio di parole sui i diplomatici cubani, diplomatici
che hanno passato tanti e tanti anni fuori dal loro paese, in condizioni
a volte disagiate a volte no, ma non è uguale essere ambasciatore a Roma
o ambasciatore a Kabul.
Diplomatici che comunque hanno sempre servito il loro paese, hanno
sempre fatto sì che l’immagine di Cuba appaia sempre positiva grazie
alle loro attività. Basta vedere quanto hanno fatto anche a Roma, col
Papa, e penso che anche loro dovrebbero avere il diritto di poter
portare a Cuba un’automobile, una volta terminata la missione. Dopo
tanti anni fuori dal paese dovrebbero avere il diritto di portare qui
una macchina comprata dopo anni di sacrifici, come fanno tutti i
diplomatici del mondo, anche i diplomatici dei paesi socialisti, dei
paesi amici di Cuba.
Basti
vedere i diplomatici venezuelani, tra i nostri clienti più importanti,
che comprano le macchine da noi e se le riportano indietro in Venezuela,
e sono cittadini di un paese fraternamente amico di Cuba, che condivide
gli stessi ideali, la stessa ideologia e che difendono il socialismo
nello stesso modo. •
Finauto trae novedades a Fecons
Líder en el mercado del equipamiento
para talleres automotrices, e importadora de autos y diversos renglones
que abastecen el sector de las construcciones, Finauto International
Ltd. está de nuevo presente en Fecons presentando nuevas ofertas y
oportunidades, de lo cual habla a
TTC su presidente en Cuba, Sr. Massimo Paolo Bonanno.
Sr. Bonanno, a manera de
introducción, ¿podría ofrecer una panorámica general del Grupo Finauto?
Finauto International Ltd.
comenzó en Cuba como una empresa que se dedicaba especialmente al sector
automotriz y, por tanto, comercializaba todo tipo de transporte, tales
como vehículos comerciales ligeros, camiones y ómnibus, renglones todos
que, por supuesto, se emplean en la construcción. Simultáneamente,
empezamos a operar una agencia de viajes, la Caribbean Diving Centers,
inscrita en la Cámara de Comercio, empresa con la llevamos casi 20 años
realizando negocios en la Isla.
Hace dos años, la Cámara nos incorporó como Grupo, añadiendo a Finauto
International otras dos firmas: Finauto Spain Sl. (Finauto
España) y Finauto Caribe Ltd.
Líder en el mercado del equipamiento para talleres automotrices,
Finauto International siempre se ha destacado en Cuba, y representamos
aquí las más importantes marcas italianas, españolas y europeas...
Ravaglioli, Govoni, Brain Bee, Usag, Launch, Unior,
Mega (de
España) y otras que son bastante conocidas en el país.
Además, tenemos una empresa en Panamá, la Auto Products Panama,
que aunque se dedica al desarrollo de actividades allí, exporta hacia
Cuba equipos para talleres. Del almacén que posee en la Zona Libre de
Colón se surte a veces al mercado cubano, debido al hecho de que Panamá
está mucho más cerca de Cuba que Italia, por lo tanto, los términos de
entrega son mucho más cortos, a más de que el flete es menos costoso, lo
que nos permite responder con mayor rapidez, siempre que haya
necesidades urgentes de mercancías que se encuentren almacenadas allí.
¿Cómo se inserta Finauto en el
sector de la construcción?
Finauto Caribe realiza actividades colaterales, fuera del segmento
automotriz como tal, de ahí que tenga mucho que ver con la construcción,
pues vendemos paneles, pinturas, techos y equipos para este sector, como
buldóceres y excavadoras. Además, somos distribuidores en Cuba de varias
marcas… Oikos, Isopan, las cerámicas Iris y otras que ofertan productos
empleados en esta rama, y que se reconocen en el mercado cubano.
¿Por qué Fecons?
Participamos por primera vez en Fecons en la pasada edición de 2012,
ocasión en la que, como Grupo, alcanzamos bastante éxito.
Es importante aclarar que en Cuba los medios de publicidad son algo
restringidos; no hay muchas posibilidades de presentar bienes y
servicios, de hacer comunicaciones y adquirir un conocimiento directo
del desarrollo tecnológico de los segmentos de la economía, por lo cual
nos resulta casi imprescindible participar en todas las ferias que
involucren los productos y el know how que nosotros traemos al
país.
He estado aquí durante casi 20 años, periodo en el que he cooperado
principalmente con la industria cubana, en particular con el sector
automotriz y ahora con el de la construcción, y considero que es
fundamental asistir y aprovechar la oportunidad de presentarnos ante los
empresarios cubanos, ante las empresas del segmento estatal de Cuba; de
esa forma, facilitamos que la gente conozca a qué nos dedicamos, qué
ofrecemos y qué estamos haciendo en el país.
Novedades que lleva Finauto a Fecons
2014…
En esta feria presentamos dos vehículos ligeros de las marcas que
nosotros representamos en Cuba, que son el Actyon Sport, de la
Ssangyong, y el KIA K2700, de la KIA Motors.
Además, traemos muestras de equipamientos para talleres de las firmas
Isopan, Oikos, Iris y Sanity Sistem –una empresa que oferta sistemas
para la desinfección de habitaciones, autos, salones, etcétera.
FINAUTO SPONSOR DI CAMILLA MAURO
La
giovane amazzone italiana di dressage Camilla Mauro, già con una
lunga storia di competizioni alle spalle, ha raggiunto un accordo
di sponsorizzazione con Finauto International Ltd. Camilla Mauro
ha iniziato la sua carriera molto presto, a sei anni, partendo
dalle gare regionali e via via imponendosi in quelle nazionali e
nei vari campionati, dimostrando la sua abilità e il suo alto
livello competitivo.
Camilla ha vinto due medaglie d’oro nel
Campionato italiano junior di dressage 2012 e 2013, a
dimostrazione della continua ascesa di questa giovane nel
complesso mondo dello sport equestre. Il binomio tra Camilla Mauro
e Finauto International, impresa con un’ampia storia di appoggio
allo sport, sarà sicuramente vincente.
Finauto International Ltd.
è distributore ufficiale di Kia Motors e SSangyong Motors per
Cuba. Nasce nel 1995 raccogliendo il testimone dal Gruppo Oasis
4x4, impresa leader negli anni ’90 nella distribuzione e
importazione di fuoristrada in Italia e in Europa, dal quale ha
ereditato anche il celebre logo con le palme incrociate.
Finauto
e’ nata con l’obiettivo di operare nella distribuzione di auto,
camion, omnibus, pezzi di ricambio, equipaggiamenti per officine
meccaniche, così come altri servizi nel settore auto. Come si può
desumere dal nome , Finauto opera grazie a un sistema di
finanziamento internazionale per la distribuzione delle marche che
rappresenta in distinti paesi, particolarmente nell’area
dell’America Latina.
Finauto Intrnational Ltd. è l’impresa che ha
dato origine al Gruppo Finauto, che oggi opera in diversi settori
che vanno dall’auto, alle costruzioni, dalla biotecnologia, al
turismo ed è presente a Cuba da vent’anni, diretta dal genovese
Massimo Bonanno.
A Vidauban Camilla Mauro è seconda nel
Team Test Juniores
E’ di Camilla Mauro -sponsorizzata da
Finauto International- il miglior risultato azzurro nella prima parte
della seconda giornata del
Vidauban Dressage Festival, in corso di svolgimento per la seconda
settimana consecutiva a Vidauban (Francia).
In sella a Santo Stefano Francis la
giovanissima amazzone azzurra ha chiuso in seconda posizione con la
percentuale del 68,198 il Team Test riservato agli Junior. Meglio di lei
è riuscita a fare solo la russa Anna Mazur in sella a Caramasov, che ha
vinto la gara per pochissimo con il 68,378%. Camilla Mauro e Santo
Stefano Francis con la prestazione di oggi mettono in cassaforte
un’altra qualifica per i prossimi campionati Europei. Nella stessa prova
Valentina Remold e Don Farino hanno ottenuto il sesto posto (64,820%).
Gli Young rider azzurri impegnati nel
rettangolo francese per l’Individual Test ottengono il miglior risultato
con Francesca Ecchia e Dumbledore, che con la percentuale del 65,526% ha
fatto suo il sesto posto. Seguono immediatamente dietro al settimo posto
Simone Citelli su Touch of Brown (64,605%), Camilla Mauro, ottava, su
Der Kleiwe Lord (64,605%) e Claudia Brambilla, undicesima, su Wiona 29
60,175%. Nel St. Georges (Small Tour) Giulia Eva Di Mauro su Tinus ha
concluso la sua prova in decima posizione (63,236%).
Dressage Festival di Vidauban, Camilla Mauro vince nel Freestyle
Seconda positiva settimana francese
del VidaubanDressage Festival, dove Camilla Maura ha chiuso in
bellezza le gare di questo fine settimana ( 6 – 9 marzo) con la
splendida vittoria, insieme a Santo Stefano Francis, nella prova
Freestyle Junior del CDI 3*. Con 71,208 punti percentuali la giovane
amazzone romana domenica ha siglato il miglior risultato sui 7 binomi
in gara, provenienti da Germania, Spagna e Russia. Già nella giornata
di venerdì il binomio aveva ottenuto un'ottima piazza d'onore nello
Junior Team Test con 68,198%, ed il 4° posto nell'Individual Test con
65,877%. Ancora in evidenza con Der Kleiwe Lord nello Young Riders
Team Test dove Camilla si è piazzata quinta, con 65,833% e settima
nell'Individual con 64,60. Ancora per questo binomio il 6° posto nella
prova Freestyle con 67,125%.
La Ley de Inversiones
La ley de inversiones
extranjeras que discutirá el parlamento de Cuba pretende
dar un marco legal a la gigantesca zona franca del Mariel, que
abarcará una superficie de 450 km2.
El 29 de marzo el
parlamento debate la nueva ley de inversiones extranjeras que regirá
“en casi todos los sectores de la economía”, según adelantó José Luis
Toledo Santander, titular de la Comisión de Asuntos Constitucionales
de la Asamblea Nacional.
El tema es vital para Cuba,
tanto que el exministro de economía, José Luis Rodríguez, afirma que
“el incremento de los ritmos de crecimiento de la economía cubana (…)
supone un notable aumento de las inversiones en los próximos años”.
Se pretende atraer más
empresarios extranjeros ofreciéndoles mayores garantías y seguridades.
Toledo agrega que incluso se “contempla también bonificaciones
impositivas y excepciones totales en determinadas circunstancias, así
como flexibilización en materia aduanal”.
El asunto está muy ligado
a la Zona Especial de Desarrollo del Mariel, proyecto realizado con
apoyo financiero y tecnológico de Brasil, que pretende crear una
especie de Hong Kong caribeño, con reglas diferentes a las que se
aplican en el resto del país. Y necesitarán de otras regulaciones
porque no es difícil imaginar la cara que pondrán los nuevos
inversionistas cuando les informen que deben pagar un cuarto de millón
de dólares por cada automóvil que compren para su empresa en Cuba.
El asombro se repetirá al conocer las tarifas de internet y aumentará
cuando comprueben que su conexión es lenta porque desde el mismo
servidor la piratean para revenderla en el mercado negro, mecanismo
por el cual los cubanos logran acceder desde sus casas.
El sistema de contratación en Cuba
Medidas como la venta
de autos a precios disparatados (U$D 250 mil por un Peugeot)
entorpecen el trabajo de las empresas extranjeras en Cuba y
desalientan la inversión
Asegura José Luis Toledo
que entre las preocupaciones de los parlamentarios ha estado presente
“los derechos laborales de los cubanos que trabajarían en esos
proyectos”, algo que preocupa también a los ciudadanos que ya forman
parte de estas compañías.
Hoy, los inversionistas
para contratar el personal de sus empresas están obligados a acudir a
oficinas empleadoras del Estado que, por la mera gestión de
intermediación, se quedan con el 90% del salario que el empresario
paga a sus empleados.
El 10% restante no alcanza
para vivir, así que si el empleador quiere exigir un trabajo eficiente
se ve obligado a dar una bonificación extra en moneda dura, sobre la
cual los impuestos también se llevan una tajada de alrededor del 35%.
Los empleados de las
empresas extranjeras pueden considerarse privilegiados respecto al
resto de los cubanos a pesar de lo cual muchos sienten malestar al
comprobar que el Estado les retiene un porciento mayor del que
pagarían incluso en los países escandinavos. En este sentido, José
Luis Rodríguez propone “flexibilizar el régimen de contratación de la
fuerza de trabajo sin renunciar al control del sistema laboral de las
asociaciones con el capital extranjero, utilizando una política
salarial y fiscal más adecuada”.
Los retos de Cuba
Otro obstáculo son las
empresas importadoras del Estado, las únicas autorizadas a realizar
esas gestiones. Se trata de monopolios que gozan de un enorme poder de
decisión, una lentísima capacidad de gestión y, en ocasiones, carecen
de integridad empresarial.
Las anteriores zonas
francas duraron menos de 10 años y se cerraron cuando el gobierno de
Cuba comprobó que no lograba atraer inversiones productivas
Y por último pero tal vez
lo más importante según Rodríguez es “incrementar la credibilidad
mediante la normalización del pago de los adeudos pendientes con
diferentes acreedores” y el pago en tiempo a los empresarios que
actualmente comercian con la isla.
Por esos retrasos en los
pagos, que a veces se deben solo a causas burocráticas, Cuba gasta más
en sus importaciones. Los empresarios aumentan el margen de ganancia
para cubrir los intereses que deben abonar a los bancos financiadores
de las operaciones.
Los retos que tiene el
parlamento cubano en su intento de promover la inversión extranjera
son enormes y su éxito estará dado por entender que pretenden decir
cuando aseguran que en la nueva ley de inversiones extranjeras “no hay
concesiones ni retrocesos”.
Si no hacer “concesiones”
significa que se defenderán los intereses nacionales y que “en modo
alguno significarán la venta del país”, puede ser a largo plazo la
garantía de que no se hipotecará una nación que pertenece ya a las
nuevas generaciones de cubanos.
Pero si para evitar
“retrocesos” se mantiene el entramado kafkiano de regulaciones
irracionales y organismos ineficientes entonces Mariel no tendrá más
éxito que las fracasadas zonas francas inauguradas, con igual bombo y
platillo, hace 2 décadas.
Tenemos todas las condiciones para
favorecer la inversión
Cuba posee todas las condiciones para atraer y
favorecer la inversión extranjera, entre ellas la actualización de
nuestro modelo económico, la estabilidad política y social del país,
los marcos legales establecidos y recursos humanos con una alta
calificación, expresó aquí Rodrigo Malmierca Díaz, ministro de
Comercio Exterior y la Inversión Extranjera ante representantes al
máximo órgano de poder en Cuba, procedentes de los territorios de
Villa Clara, Sancti Spíritus, Cienfuegos y Matanzas.
En su explicación, aseguró que la nueva Ley para la
Inversión Extranjera, cuyo proyecto será sometido a consideración de
los diputados a la Asamblea Nacional del Poder Popular en sesión
convocada para la próxima semana, está encaminada a fortalecer el
desarrollo económico y social del país, lo cual significa también
robustecer nuestro proyecto social.
Reconoció, además, que su revisión se inserta en el
proceso de actualización de la política económica y social que tiene
lugar en la nación, aunque en su alcance también tiene una profunda
connotación política.
En la detallada explicación, el Ministro hizo alusión
al tratamiento que recibirá en Cuba el capital extranjero, a quien se
le define los principales intereses de la nación, además de un marco
de garantías y de incentivos que persiguen atraer esas inversiones,
siempre en defensa de nuestro camino hacia el socialismo.
“Respecto a la ley vigente, la nueva propuesta tiene
cambios sustanciales, al ser más completa, moderna, flexible y
transparente que la anterior. En ella se define el tratamiento a cada
sector de la economía y los regímenes especiales en materia de
comercio, relación laboral y otros aspectos importantes”, señaló.
Reconoció, asimismo, que el Anteproyecto de Ley para la
Inversión Extranjera que será sometida al Parlamento el sábado 29,
tendrá un reglamento, para cuya elaboración se tuvieron presentes los
errores cometidos en el pasado, de modo que no se repitan en el
futuro.
En los debates efectuados por los diputados en Artemisa,
La Habana, Holguín, Camagüey y Villa Clara se produjeron 36
planteamientos por parte de los parlamentarios, referidos en su
mayoría al régimen laboral en las condiciones de la inversión foránea,
la protección de los intereses de los trabajadores, inquietudes sobre
la ley tributaria, la manera en que se van a aprobar los negocios, así
como la promoción del desarrollo local.
En el análisis efectuado en la sede del Gobierno en
Villa Clara, el último de los cinco previstos con los diputados,
participaron los primeros secretarios del Partido y las presidentas
del Gobierno en los referidos territorios.
Finauto refuerza presencia italiana en
FECONS
Líder
en el mercado del equipamiento para talleres automotrices, e
importadora de autos y diversos renglones que abastecen el sector de
las construcciones, Finauto International Ltd. está de nuevo presente
en FECONS presentando nuevas ofertas y oportunidades.
El presidente del grupo empresarial
en Cuba, Massimo Bonanno, declaró a TTC que en la feria exponen dos
vehículos comerciales ligeros de las marcas que representan en Cuba,
que son el Actyon Sport, de la Ssangyong, y el KIA K2700, de la KIA
Motors, adaptados a actividades constructivas.
Además, presentan muestras de
equipamientos para talleres de varias firmas europeas como Lavor,
Fini, Usag y las firmas específicas de materiales de la construcción
como Isopan, Oikos, Iris y Sanity Sistem –una empresa que oferta
sistemas para la desinfección de habitaciones, autos, salones,
etcétera.
Según comentó Bonanno, Finauto
International Ltd. participó por primera vez en FECONS en la edición
del 2012, ocasión en la que como grupo alcanzaron gran aceptación.