CUBAOGGI


URAGANO A CUBA

 


 

Il compleanno di Fidel, il nostro Comandante in Capo, il 78º, ha coinciso con la presenza dell’uragano Charlie, il primo della stagione ciclonica.

Come sempre, quando si presentano questi fenomeni meteorologici così tremendi, Fidel è stato in un centro di meteorologia, sino a quando Charlie, un uragano forza due, si è deciso ad andarsene verso nord - ovest lasciando però una sequela di danni, piante sradicate, case senza tetto per via delle raffiche a 170 all’ora, pali della luce caduti e purtroppo anche 4 morti.

Fidel in molti casi e occasioni è andato nei luoghi più danneggiati, a rischio della sua stessa vita, per stare con la popolazione, per confortare, aiutare, verificare di persona le necessità più urgenti.

Solo grazie all’abituale prevenzione e tempestività del servizio civile i danni sono stati limitati al minimo. Tutti hanno avuto un riparo, umani e animali, cibo e assistenza. Anche i turisti sono stati trasferiti dai luoghi ritenuti pericolosi.   

Purtroppo ci sono problemi con le torri ad alto voltaggio che vanno sommati alla caduta dei cavi, dei pali dell’alta tensione, alla rottura dei trasformatori...

Tutta la zona di Pinar del Río è senza luce e quindi senza acqua e senza gas per i danni.

Batabanó, Playa Caijo, Bahia Honda, Santa Fè, Baracoa ( a ovest dell’Avana), hanno avuto gravi danni alle case, ai negozi, ai luoghi pubblici, mentre Mariel ha subito danni alle installazioni del porto e alle imbarcazioni.

In provincia dell’Avana le case distrutte completamente sono state 140, mentre 767 hanno subito crolli parziali e sono state danneggiate le scuole, gli asili infantili e diverse imprese.

Nella capitale sono crollati 989 edifici e il conteggio non è totale; sono stati danneggiati i tetti di circa 9000 case. Anche molte scuole sono state danneggiate gravemente e molte erano appena state ristrutturate. Nelle province di Pinar del Río e dell’Avana sono 502 le scuole danneggiate da Charley. 

I morti purtroppo sono stati quattro (generalmente non ci sono vittime a Cuba per il passaggio degli uragani), tre per il crollo improvviso di un albero, di un tetto e di una casa del tabacco. Il quarto è invece affogato in un torrente.  Ci sono stati cinque feriti nella capitale: uno è grave, mentre gli altri non presentano pericolo di vita.

Le persone trasferite in tutta a Cuba sono state 215.500 delle quali 35.749 sono state ospitate negli alberghi. Tutte le altre sono state ospiti di parenti e amici vicini, dimostrando lo spirito di solidarietà della popolazione nei casi di catastrofe. Anche chi scrive ha ospitato quattro persone  in casa sua.

Circa 158.000 animali, bovini e pollame, sono stati portati in luoghi asciutti e sicuri.

Comunque ci vorranno diversi giorni per ritornare alla normalità, nonostante il lavoro intenso e anche per fare un bilancio preciso di tutti i danni, anche all’agricoltura, e delle necessità per la popolazione.    

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foto di Samuel Hernandez (Siporcuba)

 

 

info@siporcuba.it

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