CUBAOGGI


SPECIALE PRIMO MAGGIO 2011

 


 

 

Giorno Internazionale dei Lavoratori Per il Socialismo e per la Patria, sfilano i cubani

di Octavio Borges Pérez

 

A lato di Fidel, Raúl e con tutto il sostegno al Socialismo, è cominciato il discorso di Salvador Valdés Mesa, segretario generale della Centrale dei Lavoratori  di Cuba, che ha dato inizio  al corteo per il Giorno Internazione dei Lavoratori in Piazza della Rivoluzione José Martí.

Valdés Mesa ha sottolineato che milioni di cubane e di cubani festeggiano questa data con l’allegria d’aver realizzato il VI Congresso del Partito Comunista di Cuba, che ha tracciato il cammino per rinnovare il sistema economico e perfezionare la società nell’Isola.

Inoltre, ha detto che in tutto il paese il popolo ratifica che il socialismo è l’unica opzione e che a questa marcia partecipano tutti i morti per l’indipendenza e la difesa della Patria, caduti in vari secoli, e soprattutto gli Eroi e le Eroine che hanno fatto sì che quest’anno si commemori mezzo secolo dalla dichiarazione del carattere socialista della Rivoluzione.

Il dirigente sindacale  ha ricordato i centenari della nascita dei leaders operai Lázaro Peña, Jesús Menéndez e José María Pérez ed  ha affermato che i lavoratori e il movimento sindacale sono protagonisti dei cambi nella trasformazione del modello economico e del perfezionamento della società,  e per questo,  lavoro, risparmio, disciplina ed efficienza sono una bussola in un’unità imprescindibile.

Questa unità che è espressione della diversità di fila operaie più grandi e più forti, con migliaia di lavoratori non statali, recentemente sommati. 

Valdés Mesa ha ringraziato gli amici solidali che ammirano Cuba e la sua Rivoluzione e che oggi hanno marciato gomito a gomito per le strade e le piazze cubane, e tutti coloro che nel mondo fanno di questo sentimento un’arma di lotta in difesa della pace.

Cuba conosce per esperienza questo apporto di forza presente da cinque decenni di lotta contro il blocco economico, finanziario e commerciale imposto all’Isola dai governi degli Stati Uniti.

Salvador Mesa ha reclamato la liberazione immediata dei Cinque combattenti antiterroristi,  Ramón Labañino, Antonio Guerrero, René González, Gerardo Hernández e Fernando González,  ingiustamente reclusi negli Stati Uniti ed il loro ritorno in Patria.

 

Raúl presiede la sfilata  del Primo Maggio a Santiago di Cuba

 

Il Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, presiede nella Città Eroina, la celebrazione del giorno Internazionale dei Lavoratori.

Con Raúl, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri,  si trovano Lázaro Expósito Canto, membro del Comitato Centrale e Primo Segretario del PCC nella provincia, altri dirigenti del Partito, e del Governo e delle organizzazioni politiche, giovanili e di massa.

María de los Ángeles Cordero Tamayo, Segretaria Generale della CTC nella provincia, ha pronunciato un breve discorso e quindi è iniziato il corteo dei blocchi, aperto  dai combattenti della Rivoluzione.  Condividono la tribuna di Piazza della Rivoluzione  Antonio Maceo Grajales, gli Eroi del Lavoro, lavoratori e dirigenti sindacali eccellenti, veterani e fondatori della Centrale dei Lavoratori - CTC – e delegazioni straniere di organizzazioni operaie amiche.

Bandiere cubane gigantesche  ornano la piazza e i dintorni, assieme alle bandiere del 26 di Luglio, simboli del popolo cubani,  con grandi manifesti con le parole d’ordine ‘Unità, Produttività, Efficienza’, che distinguono la celebrazione di quest’anno.

 

1º Maggio per l’Unità nel Giorno Internazionale dei Lavoratori    

di Lianet Arias Sosa   

 

I cubani oggi sfilano in corteo per il 1º Maggio, Giorno Internazionale dei Lavoratori, nelle piazze più importanti dell’Isola, per ratificare davanti al mondo l’unità del popolo attorno al suo progetto sociale.

Operai e dirigenti coincidono con il carattere straordinario che avranno sicuramente i cortei e risaltano i preparativi nei municipi e nelle province dell’arcipelago, soprattutto in Piazza della Rivoluzione José Martí, a L’Avana.

La giornata di oggi è anche un omaggio al mezzo secolo di due importanti avvenimenti storici:  la proclamazione del carattere socialista della Rivoluzione e la sconfitta dell’invasione organizzata e finanziata dagli Stati Uniti a Playa Girón, in provincia di Matanzas. Quest’anno 160 invitati sfilano con il popolo cubano e provengono da 63 paesi differenti, come  21 brigate di solidarietà con Cuba di 147 organizzazioni sindacali;  sono presenti 23 sindacalisti e gruppi di solidarietà dell’Uruguay, 218 della Francia e 67 degli Stati Uniti.

La mobilitazione di questa giornata conferma l’appoggio popolare agli accordi del recentemente terminato VI Congresso del Partito Comunista in cui si  denuncerà il blocco economico, commerciale e finanziario imposto da Washington all’Isola.

I lavoratori di tutti i cortei reclameranno la liberazione dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati Uniti dal 1998.

Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González scontano condanne che comprendono anche un doppio ergastolo più 15 anni, per aver informato sui piani criminali dei gruppi di terroristi nemici di Cuba, che agiscono dallo stato nordamericano della Florida.

 

Le sfilate del 1º maggio  saranno un sostegno di massa agli accordi del Congresso

di Susana Lee

 

La sfilata di questo 1º Maggio in  Piazza della Rivoluzione e in tanti altri luoghi dove tradizionalmente si concentra il popolo, diverranno la prima opportunità dopo il VI Congresso, in cui milioni di cubani e di cubane dimostreranno il loro sostegno agli accordi e alla volontà di compierli e alla ferma unità dei cubani attorno alla Rivoluzione e al Partito.

Salvador Valdés Mesa, membro del Burò Politico e segretario generale della CTC, ha fatto queste affermazioni al termine di uno dei mattutini speciali che si realizzano questa settimana nei posti di lavoro, dove i lavoratori confermano il loro impegno per celebrare la grande festa operaia tutti in massa.

La manifestazione sarà un brillante esempio della partecipazione di massa e popolare dei lavoratori e del popolo nell’ampio e democratico processo del dibattito delle Linee di Politica economica e sociale del Partito e della Rivoluzione, approvate nel VI Congresso, ha detto ancora  Valdés Mesa.

“Dobbiamo far sì che la nostra decisione espressa dalle parole ordine “Lavoro, Produzione, Efficienza, Risparmio”, che lavoratori, contadini, studenti, giovani e il popolo  unito, porteremo nelle sfilate, non restino lì, ma s’istituiscano come doveri prioritari nel nostro  lavoro quotidiano.  

 

Il mondo sfilerà con Cuba ancora una volta

 

Cuba sfilerà accompagnata dal mondo oggi, Primo Maggio, con 200 brigatisti provenienti da 27 paesi di tutti  continenti che marceranno assieme al popolo della capitale.

membri della  VI Brigata Internazionale, che in questi giorni visitano l’Isola e stanno nell’accampamento Julio Antonio Mella, si aspettano molto dalla partecipazione alla festa dei lavoratori.

Per Matías Javier Noal, giovane membro della  ‘Casa de Amistad Cuba Argentina’ : “È un onore poter stare in un corteo dove prevale l’allegria che caratterizza gli abitanti di Cuba”.

La presidentessa dell’Associazione di Amicizia Germania-Cuba, Renate Fausten, che visita l’Isola tutti gli anni per realizzare attività che consolidino la solidarietà e aiutino la mobilitazione pubblica attorno a Cuba e soprattutto al caso dei Cinque, ha detto di sentirsi emozionata perchè stare nell’Isola in una marcia del Primo Maggio trasmette sempre la forza di lottare per le giuste cause.  I membri della Brigata hanno incontrato alcuni familiari dei Cinque ad hanno ricevuto informazioni attuali sulla loro causa.

La madre di Antonio Guerrero, Mirta Rodríguez, ha ricordato che solo la lotta instancabile e la diffusione di tutte le manipolazioni avvenute nel processo contro i Cinque, potranno accelerare la loro liberazione.

Cándido René González, padre di René, ha detto che questi patrioti cubani cercavano  di difendere non solo la Rivoluzione, ma anche il popolo nordamericano per cui si può dichiarare che le loro condanne violano la stessa Costituzione degli Stati Uniti.  Durante l’incontro con i familiari è stata ricordata la difficile situazione in cui si trova  Gerardo Hernández Nordelo, tre giorni dopo la domanda del Governo degli Stati Uniti alla Procura di respingere la sua richiesta di habeas corpus e la possibilità di rivedere la sua ingiusta condanna.  

 

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