AVVENIMENTI
Il presidente Obama ha l’opportunità storica di dirigere il cambio
di politica verso Cuba. Parole del ministro degli Esteri cubano
Bruno Rodríguez
Cuba ha reiterato nell’Assemblea Generale della ONU che il o degli
Stati Uniti contro l’Isola rimane intatto e costituisce una
violazione flagrante e sistematica dei diritti umani.
“Questo assedio è una politica assurda che provoca carenze e
sofferenze e nella Convenzione di Ginevra del 1948 appare come un
atto tipico di genocidio, ed è eticamente inaccettabile”, ha
affermato il ministro Bruno Rodríguez, che ha parlato nella
riunione plenaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella
discussione del tema intitolato “Necessità di porre fine al blocco
economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti
d’America contro Cuba”.
Il
ministro cubano ha dichiarato: “L’assedio nordamericano è un atto
superbo e da incolti” ed ha segnalato che i rappresentanti di
Washington mentono quando dicono che si tratta di un tema bilaterale
ed ha spiegato che l’applicazione extraterritoriale delle leggi del
blocco, come la Helms-Burton e la Torricelli, danneggiano anche gli
altri Stati membri della ONU e che 56 paesi hanno sofferto per
queste misure nell’ultimo periodo.
“Queste proibizioni disumane e improprie in quest’epoca, si
applicano non solo a Cuba, ma anche ai paesi che voi rappresentate”,
ha ripetuto, ed ha posto numerosi esempi dell’impatto del blocco
sulla popolazione cubana, soprattutto l’infanzia, ed in materia di
medicina, salute, tele comunicazioni, Internet, alimentazione,
cultura e scienze, tra l’altro.
Inoltre si è riferito alla recente proibizione del governo
nordamericano all’Orchestra Filarmonica di New York di andare a
suonare in Cuba, alle 1941 navi che hanno attraccato tra luglio del
2008 e luglio del 2009 a cuba e alle quali è stato proibito
entrare nei porti degli USA per 180 giorni. Rodríguez ha segnalato
che secondo le più recenti inchieste, il 76% dei cittadini
nordamericani si oppone al blocco ed ha precisato che ignorare la
volontà di cambio e mantenerlo e antidemocratico. Gli imprenditori
degli USA non possono accedere al mercato cubano èd è loro proibito
investire in Cuba; le compagnie del mondo non hanno concorrenza
nordamericana in Cuba, perchè il governo degli Stati Uniti lo
proibisce. Riferendosi alla proroga dell’applicazione
dell’assedio, del mese di settembre, Rodríguez ha contestato il
pretesto dell’interesse nazionale degli USA, usato dal presidente
Barack Obama.
”Nessuna persona seria può sostenere che Cuba è una minaccia per la
sicurezza nazionale dell’unica super potenza Tutta la nostra forza è
quella del diritto, della verità e della ragione”, ha sostenuto ed
ha reclamato che si cancelli Cuba dalla lista spuria dei presunti
Stati patrocinatori di terrorismo. Inoltre ha domandato la
liberazione dei 5 combattenti antiterroristi cubani ingiustamente
reclusi dal 1998 nelle prigioni degli Stati Uniti.
"Il
presidente Obama ha l’opportunità storica di dirigere il cambio di
politica verso Cuba e l’eliminazione del blocco. Inoltre ha la
facoltà esecutiva che gli permette adesso e per sua volontà di
modificare sostanzialmente l’applicazione delle misure del blocco”,
ha ricordato.
Inoltre ha definito positivi, ma estremamente limitati e
insufficienti i passi dati dalla Casa Bianca per smantellare le più
brutali restrizioni applicate dall’ex presidente George W. Bush. La
realtà è che non si è nemmeno ritornati alla situazione che
prevaleva al principio del 2004, quando gli USA permettevano un
certo livello di scambi con controparti cubane, scambi che oggi
sono proibiti. Alcune vaghe proposte fatte nell’area delle
telecomunicazioni sono semplicemente inapplicabili sino a quando non
si elimineranno altre restrizioni in vigore”.
“Sarà necessario annullare la pratica di rubare i fondi cubani
provenienti dalle operazioni in questo terreno, congelati nelle
banche nordamericane”, ha sottolineato. Rodríguez ha detto che
Cuba ha risposto con coerenza, con la sua disposizione storica di
conversare direttamente con gli Stati Uniti.
“Il
presidente Raúl Castro Ruz, come prima il Comandante in Capo Fidel
Castro Ruz, ha reiterato la sua disposizione a dialogare su tutti i
temei e a negoziare tutti i problemi bilaterali, sulle basi di
rispetto e uguaglianza sovrana e senza attentare la nostra
indipendenza e autodeterminazione. Stiamo aspettando una risposta
dal governo degli Stati Uniti a proposito dell’agenda presentata da
Cuba il mese di luglio scorso, per iniziare il dialogo bilaterale”,
ha reiterato. A proposito della Risoluzione presentata
nell’Assemblea Generale, il ministro ha detto che: “Appoggiarla è un
atto contro l’aggressione e l’uso della forza, è un atto a favore
della pace, del diritto e la speranza. È un atto di giustizia con
l’eroico popolo di Cuba, che oggi rende omaggio a Camillo Cienfuegos,
giovane e allegro Comandante della Sierra Maestra, dal quale abbiamo
imparato che la lealtà alle nostre sacre conquiste e alle nostre
convinzioni più profonde è il solo cammino per la vittoria”, ha
concluso.
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