CUBAOGGI


SPECIALE PRIMO MAGGIO 2014

 


 

 

 

STRAORDINARIA E IMPRESSIONANTE!

 

Raúl ha presieduto l’immensa sfilata in Piazza della Rivoluzione José Martí. Con simili manifestazioni,  nelle province e nei municipi è stata celebrata la Festa del Proletariato.

 

“Straordinaria e impressionante”: queste sono le definizioni più appropriate per definire la sfilata del Giorno Internazionale dei Lavoratori che si è svolta nella bella mattina di questo 1º maggio, con la partecipazione di centinaia di migliaia di cittadini della capitale in Piazza della Rivoluione José Martí.

 

 

Popolare, compatto, multicolore, entusiasta, allegro e combattivo, sono state le caratteristiche più ripetute nell’emblematica spianata: il corteo è sfilato per più di un’ora  e mezza col passo fluido e vibrante dei lavoratori e di tutto il popolo raggruppato il 17 blocchi per sindacati ed è stato chiuso dai giovani operai studenti e combattenti che hanno fatto senza dubbio tremare la terra di Cuba  Presieduta al Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, la sfilata nazionale per la festa del proletariato  è cominciata alle 7.30 . Da ore, tutte le strade principali dove si concentravano i partecipanti, erano fiumi umani in attesa d’iniziare il percorso sino alla Piazza, la tribuna e il monumento a Martí.

Il Sindacato della Salute ha aperto la sfilata con 10.000 infermiere che portavano un lungo striscione  con scritta la significativa parola d’ordine: “I lavoratori uniti nella costruzione del socialismo”.

Poi i blocchi dei lavoratori della costruzione, l’educazione, la scienza e lo sport, i comunali, le comunicazioni,  il turismo, l’industria, i trasporti, l’amministrazione pubblica, l’alimentazione, la pesca, lo zucchero, il commercio, la gastronomia, i piccoli agricoltori, l’energia e le miniere.

E le migliaia di abitanti dei 15 municipi de L’Avana all’inizio ben suddivisi, poi, senza turbare l’organizzazione, nè la spettacolare manifestazione si sono mescolati.

Le nuove generazioni, il cui blocco è stato aperto dagli universitari, ha mostrato chiaramente l’impegno nella battaglia contro la guerra mediatica intrapresa dagli Stati Uniti contro Cuba, realizzato in particolare  sottolineando con molte iniziative la disposizione che “con loro non c’è Zunzuneo che valga”.

Hanno partecipato alla sfilata nella capitale più di 1760 rappresentanti di 78 paesi e 278 organizzazioni sindacali, di movimenti sociali e della solidarietà con Cuba.

 

Nella presidenza c’erano membri del Burò Politico, del Comitato Centrale e dei Consigli di Stato e dei Ministri; Ulises Guilarte de Nacimiento, membro del Comitato Centrale, del Consiglio di Stato esegretario generale della Centrale dei Lavoratori che ha tenuto un breve discorso all’inizio dell’affollatissima manifestazione

Nella tribuna erano presenti rappresentanti delle organizzazioni di massa, della UJC, dell organizzazioni studentesche, dei combattenti della Rivoluzione Cubana e delle Forze Armate Rivoluzionarie, del Ministero degli Interni, gli  assaltanti delle caserme Moncada e

De Céspedes e i partecipanti alla spedizione  del Granma.

Hanno partecipato i familiari dei Cinque Eroi, con René e Fernando, a nome di Gerardo, Ramón e Antonio, che sono sempre ingiustamente reclusi negli Stati Uniti,  il Comitato delle vittime del crimine di Barbados, Eroine ed Eroi del Lavoro,  fondatori e veterani  dei CDR,  della FMC, della ANAP,   giovani meritevoli, rappresentanti dei partiti e delle organizzazioni internazionali radicati in Cuba e del corpo diplomatico. 

Con similari sfilate milioni di lavoratori e la popolazione del resto delle province e dei municipi, hanno celebrato la festa proletaria nella quale è stata evidenziata l’unità delle cubane e dei cubani attorno alla Rivoluzione  e al Partito, a Fidel e a Raúl e all’assoluta decisione di continuare a costruire una società socialista prospera e sostenibile.


LA PRESENZA DI MASSA DEI LAVORATORI E  DEL POPOLO: IL PIÙ GENUINO MESSAGGIO AL MONDO DELLA NOSTRA UNITÀ

Presidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri.
Compagne e Compagni della Presidenza.
Distinti  Invitati. Lavoratrici e lavoratori.
Cari compatrioti.

Questo Primo Maggio  sono più che sufficienti le ragioni e gli argomenti che assistono  i lavoratori, con il nostro popolo, per mobilitarci e sfilare in tutte le piazze del paese in blocchi compatti, fluidi e combattivi, rappresentando i propri sindacati per celebrare con giubilo impegni ed entusiasmo rivoluzionari il Giorno del Proletariato Mondiale.  Questo atteggiamento delle masse lavoratrici è il legato che risale all’azione e al pensiero del Capitano della classe operaia cubana, Lázaro Peña, il cui esempio e la cui saggezza ci accompagnano nel commemorare quest’anno il 40º anniversario della sua scomparsa fisica.  Ugualmente rendiamo un meritato omaggio e riconoscimento a coloro che più lavorano, svolgendo l’impegno quotidiano del proprio mestiere.  

La recente realizzazione del XX Congresso della Centrale dei Lavoratori di Cuba, effettuato nella cornice della celebrazione del 75º Anniversario della sua fondazione, ha tracciato le linee per lo sviluppo del suo lavoro ed ha incorniciato con sufficiente precisione gli obiettivi che oggi s’implementano per rappresentare gli interessi dei lavoratori e organizzarli in uno scenario di lavoro, le cui relazioni e la cui composizione si modificano oggi in corrispondenza delle trasformazioni che avvengono nel paese.  
I compiti economici e sociali che affrontiamo sono ogni giorno più complessi e difficili, e  per realizzarli sarà indispensabile e trascendete il supporto della maggioranza di una classe operaia come la nostra, forgiata nella lotta. Per questo scatenare e accrescere la riserva di efficienza, di produttività, di risparmio, di disciplina e controllo, costituisce l’unica e più duratura garanzia per preservare le nostre conquiste sociali e costruire un socialismo prospero e sostenibile.  
La presenza in massa dei lavoratori con il nostro popolo nelle piazze e nei viali è l’espressione della riaffermazione di questa volontà e costituisce il più genuino messaggio al mondo della nostra unità e dell’appoggio  assoluto alla Rivoluzione, a Fidel e a Raúl, e ratifica la piena convinzione di continuare a difendere una Patria libera e sovrana, come quella che abbiamo oggi.

Cubane e cubani: Non è possibile dimenticare che viviamo in un mondo con un ordine internazionale, ingiusto, che esclude, dove continuano le minacce alla pace e all’ingerenza esterna, con una lunga storia di interventi, invasioni militari e colpi di Stato orchestrati da un potere imperiale che non rinuncia a cambiare il corso della storia e adesso  lo fa con l’utilizzo di metodi sempre più sofisticati e segreti per dividere e sovvertire.  Per questo, questa affollatissima  festa del Primo Maggio è anche un’energica  espressione del nostro appoggio e riconoscimento al processo d’integrazione regionale, come necessità assoluta per la sopravvivenza e lo sviluppo, si consolida tra i popoli latinoamericani e dei Caraibi.  Dimostriamo con questa marcia il pieno appoggio alla  Rivoluzione Bolivariana Chavista e al suo  Presidente Costituzionale Nicolás Maduro, contro le azioni destabilizzanti della destra reazionaria.
Ugualmente condanniamo in maniera energica l’assassino blocco economico, commerciale e finanziario  imposto contro il nostro popolo dal governo degli Stati Uniti che con un atteggiamento arrogate non riconosce la condanna pressochè assoluta della comunità internazionale per questo assedio criminale.  Con la felicità che sentiamo di tenere Renè e  Fernando nel suolo patrio, dopo aver scontato lunghe e ingiuste condanne, ci impegniamo anche in questo Giorno Internazionale dei Lavoratori ad intensificare le azioni di mobilitazione e reclamo per il ritorno di Gerardo, Antonio e Ramón, i nostri Eroi prigionieri nelle carceri dell’impero, per aver combattuto il terrorismo contro Cuba.  Ringraziamo ugualmente per la presenza questa mattina di centinaia di amici sindacalisti, dei movimenti sociali di diverse latitudini, e manifestiamo la testimonianza del nostro messaggio di solidarietà e impegno militante con i lavoratori che nel mondo sono vittime delle crisi economiche e soffrono la più brutale repressione per reclamare i più elementari diritti.  Per tutte queste ragioni facciamo risuonare il passo fermo del popolo cubano nelle piazze e nei viali del paese, innalzando le nostre parole d’ordine  rivoluzionarie sino a far vibrare le più profonde radici della nazione in questa grande sfilata proletaria e socialista che farà, senza dubbio, tremare la terra!

Avanti, marciamo uniti per la battaglia! Viva la Rivoluzione! Vivano Fidel e Raúl! Vivano i lavoratori cubani e di tutto il mondo!


DISTINZIONI AI MIGLIORI DIRIGENTI SINDACALI 

Semplice come le compagne e i compagni meritevoli  ai quali la CTC ha dedicato ieri un omaggio, è stata la cerimonia in cui  36 dirigenti sindacali sono stati premiati in occasione della Giorno Internazionale dei Lavoratori.  Salvador Valdés Mesa, membro del Burò Politico e vicepresidente del Consiglio di Stato; Ulises Guilarte de Nacimiento, membro del Comitato Centrale, del Consiglio di Stato e segretario generale della CTC; altri membri della Segreteria Nazionale dell’organizzazione, segretari generali di sindacati e Aila e Lázaro Peña, i figli dell’indimenticabile Capitano della classe operaia cubana, hanno presieduto la cerimonia.

A Roberto Santana Lozano, premiato per i suoi lunghi anni di lavoro nel movimento sindacale e per il suo esempio quotidiano nell’educazione di varie generazioni di sindacalisti, è stata imposta da Valdés Mesa la medaglia  Ordine Lázaro Peña di III Grado, la più alta assegnata in questa giornata.

Nove quadri della CTC e dei sindacati nazionali hanno ricevuto la Medaglia  Jesús Menéndez e quattro, il Francobollo 75º Anniversario della Fondazione della Centrale, mentre ad altri 22 sono stati consegnati diplomi per i 5 10 o più anni di lavoro ininterrotto in questo compito.

In tutte le province sono state svolte simili cerimonie per premiare decine di dirigenti che hanno realizzato una fruttifera traiettoria di lavoro, sindacato e rivoluzione.

“Offriamo oggi questi premi meritati ai dirigente sindacali nelle cui attività hanno avuto priorità l’abnegazione e l’amore a una così lodevole missione”, ha affermato Milagro de la Caridad Pérez, della Segreteria Nazionale de la CTC, parlando durante la cerimonia.


SFILATA DEL PRIMO MAGGIO 2014 IN AVANA

servizio fotografico SAMUEL HERNANDEZ
(Siporcuba)
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