CULTURA
CUBANA
I DISSIDENTI
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di Rosa Miriam Elizalde e Luis Baez
Presentato a La Habana un nuovo libro indispensabile
per chi vuole sapere la verità su Cuba e i suoi nemici.
Per chi vuole sapere perchè Cuba è obbligata a difendere la sua
sovranità.
Chi sono i mercenari, quanto guadagnano e chi sono i loro padroni ...
In copertina si legge: "Gli agenti della
sicurezza,
ossia i servizi segreti cubani, rivelano la storia reale ...
È un libro montato in 10 giorni, che sono pochi, però sono stati
sufficienti per assemblare tutte le testimonianze degli agenti segreti
cubani che sono stati bruciati ultimamente per contrastare
l'organizzazione illegale che i responsabili della SINA, la Sezione di
Interesse nordamericana a Cuba, stavano formando, pagando e foraggiando
i mercenari mascherati da poveri perseguitati politici, da (falsi)
giornalisti, da ( falsi)intellettuali, da ( falsi) bibliotecari, e chi
più ne ha ne metta.
Il libro che si intitola semplicemente "I dissidenti" è dedicato "Agli
eroi anonimi che dentro e fuori Cuba vigilano nell'ombra perchè non si
spenga mai la luce."
Questo libro, dicono gli autori in una breve prefazione, nasce dal
giornalismo d'urgenza, poco dopo che il Ministro degli Esteri, Felipe
Pérez Roque che lo ha presentato nel Memorial José Martí, rivelasse
durante una conferenza stampa le ragioni per le quali il governo cubano
ha dovuto arrestare e processare i mercenari, cioè coloro che per molti
anni hanno collaborato con i servizi nordamericani e i gruppi terroristi
che si trovano soprattutto a Miami.
Il Ministro nell'occasione rivelò anche che diversi agenti segreti
cubani infiltrati erano divenuti testimoni a sorpresa nel processo
rendendo inconfutabili le prove di Cuba sulla colpevolezza di quegli
individui.
Sono 12 gli agenti cubani bruciati che hanno lavorato nelle fila della
detta "opposizione", "dissidenza interna" o tra "gli indipendenti"
come li chiamano i nemici della Rivoluzione.
A Cuba non ci sono dissidenti: ci sono dei venduti ai gruppi mafiosi di
Miami,
salariati senza pudore che dipendono dalla sezione di interesse degli
Stati Uniti, i cui funzionari - anche se li ospitano nelle loro case e
regalano loro tante cose - li disprezzano ferocemente proprio perchè
stanno vendendo la Patria e i loro stessi fratelli. La sezione
nordamericana concede a costoro visti speciali di ingresso (come ai
diplomatici) e regalie, in cambio di attività sovversive contro la
Rivoluzione.
Il lavoro dei due autori è stato davvero urgente e accurato,
faticosissimo. Gli intervistati hanno aiutato ad addentarsi nella
documentazione intricata della rete della controrivoluzione che é
internazionale e va dall'America all'Europa.
Il libro si legge d'un fiato, è interessante, corredato da fotografie
dei diplomatici statunitensi nelle loro case con tutti questi
personaggi, a pranzoe a cena, con le foto dei documenti delle note dei
pagamenti, etc. È appassionante soprattutto per chi ama cuba.
Tutti gli agenti segreti cubani hanno rivelato che la relazione con i
propri ufficiali del Ministero degli Interni è sempre stata squisita e
profonda, di grande comprensione, indimenticabile. Mogli e mariti,
genitori e figli, hanno messo in pericolo i rapporti familiari per
lavorare in silenzio; diverse coppie hanno lavorato insieme per
difendere la Patria.
I nemici non sanno che moltissimi cubani - e non solo cubani - sono
disposti ad infiltrarsi e fare qualsiasi cosa per difendere questa
grande rivoluzione. I nemici di Cuba e del popolo cubano, detti
dissidenti dagli ipocriti, non sono mai stati nemmeno capaci di capire
quanto erano vulnerabili, e quanto lo sono, all'ombra di quell'aquila.
Gioia Minuti
Felipe, Abel e Balanguer prima della presentazione |
il pubblico presente |
Rosa Miriam Elizalde |
il Ministro delle Relaciones Exteriores |
Luis Baéz |
la frase di Fidel |
foto di Samuel Hernandez
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