MIRADA CUBANA ARCHIVIO


 

 SEMPRE CON CUBA ORA COME MAI

C'è stato. L'attacco virtuale portato avanti da una disperata amministrazione nordamericana contro Cuba, è iniziato.
Mossa tutt'altro che inaspettata all'interno di una pre campagna elettorale che vede Bush jr. in netto imbarazzo per tanti problemi, di cui l'Iraq e la sua occupazione null'altro è che la punta di un iceberg.
Gli Usa puntano l'indice verso Fidel e verso Cuba, attraverso nuove e pesanti restrizioni che gettano in imbarazzo la sinistra "democratica" italiana. Tanto in imbarazzo, che Ingrao se ne esce (ma non è il solo) con affermazioni che mortificano gli ideali di tante persone che non la pensano come lui.
E a campagna elettorale iniziata, tale atteggiamento certamente disorienta ancor di più gli elettori. Assistendo ieri ad un incontro organizzato dal Comitato 28 giugno,  presso La Villetta di Roma, tale ingraiano appello non è rimasto cosa remota dal momento che anche altre persone hanno sposato la tesi "con cuba sempre senza se e senza ma..." ma solo verso il bloqueo e contro l'imperialismo, lasciando aperta la porta che obietta circa la dissidenza a Fidel proveniente dalla stessa sinistra "democratica" di Cuba. Sintomo evidente che il problema dei "3 fucilados" non è stato ancora digerito e che, sicuramente, non lo sarà mai.

Mentre il plauso va ai Comunisti Italiani che, attraverso la loro direzione politica, hanno sposato la tesi cubana senza porre condizionali di alcun tipo.

Indipendentemente da questi giochi da giardino italiano, ci spiace constatare ancora una volta che gli stessi politici di sinistra non si rendano conto, della durezza del momento che si vuole far attraversare a Cuba, spinta ancor di più in un angolo.

Ma tanto dura è la costrizione e tanto forte sarà la lotta del popolo cubano che vede, nelle azioni dell'amministrazione nordamericana, un chiaro segnale che getta fosche ombre sul futuro prossimo dell'isla.

Bush ed i suoi accoliti, uniti in una interminabile teoria di aberrazioni che denotano l'arroganza del potere, cercano una scusa per distogliere l'attenzione mondiale dal pantano in cui si sono cacciati in Iraq. Il mondo conosce che dietro la facciata di "guerra di liberazione" mai chiesta da nessun iracheno, si nasconde la sola voglia di guadagnare ulteriori vantaggi economici e di potere mondiale.
Gli analisti della Cia, ben sapevano che non vi erano armi di distruzione di massa e che il terrorismo non poteva essere sconfitto attraverso una guerra di occupazione come in effetti è stata quella degli Usa-Gb.

Travolto dalla situazioni e dagli scandali delle torture (perchè a Guantanamo cosa hanno fatto finora i soldati Usa???) e con un outsider per le presidenziali che è tutt'altro che scarso, George W. Bush jr è costretto a chiudere i conti con Castro e la Cuba socialista, "pericoloso nemico alle porte della Florida".

In tutta questa frenesia di mettere a posto chi a posto non sta, è encomiabile lo sforzo di equilibri portato avanti dai DS e da parte di Rifondazione, che li vede entrambi con i piedi in due staffe.

Mentre ora, il grido deve essere di vera solidarietà con il popolo cubano e bisogna stare non solo idealmente al suo fianco gridando "sempre con Cuba, ora come non mai!"

 

 

 

 

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