COMMEMORAZIONE
Sono passati anni che
paiono essere epoche luce da quel triste giorno, dove in Bolivia,
terminò la storia del guerrillero heroico e si aprì l'icona del mito di
Ernesto Che Guevara.
In questi giorni da
allora, chi più e chi meno, commemora la figura di questa storica
persona così rara ad essere minimamente emulata nella vita nonché nella
storia.
Siporcuba non vuole allinearsi al coro di tutti coloro che storicamente
ne esaltano la figura e le gesta, ricordandosi di Guevara solo in
occasione della ricorrenza della data della sua morte.
Reputiamo corretto
pensare che gli insegnamenti dati in vita da Ernesto, siano ben altro
che la celebrazione della personalità di un individuo e che, se leggiamo
correttamente le sue parole, l'uomo nuovo debba essere al centro di una
nuova era che vede abbattute le differenze di classe, le ingiustizie, i
soprusi, la mancanza di rispetto per la persona, ma non l'esaltazione
dell'individuo preso come soggetto univoco e, per questo motivo,
esaltato come se fosse in realtà il centro di ogni interesse.
Per questo, Ernesto Che
Guevara deve essere ricordato -oltre per la sua storia di combattente e
rivoluzionario tanto amato- in ogni nostro singolo gesto ed in ogni
singolo attimo della nostra esistenza e non solo per l'ovvio interesse
dato il giorno della sua scomparsa in terra boliviana.
Leggiamo con attonito
stupore quanto avviene in questi momenti così difficili per la realtà
sociale del mondo degli oppressi, di lotte intestine per il diritto a
professarsi 'unici eredi di verità guevariane' in Italia: un gioco al
massacro classico della sinistra nostrana.
Le posizioni sono note, avendole lette su quotidiani importanti e su
siti web e, al di là dei personaggi che hanno animato questa diatriba,
ci dispiace constatare ancora una volta che Guevara non ha proprio avuto
alcun significato per molta gente che si arroga diritti acquisiti in un
modo o nell'altro, per rivendicare di essere gli unici possessori delle
verità guevariane.
In questa melma che è
peggiore della giungla boliviana, vorremmo tanto che qualcuno si
ricordasse il perchè Guevara è stato Guevara e di come lo sia diventato.
Desidereremmo che molti prendessero spunto da gossip sinistrorsi
classici luoghi comuni già abbondantemente visti e collaudati, per
rendersi conto di quanto poco sia stato assimilato il suo messaggio e di
come si siano stravolte molte posizioni.
Il nostro Che è prima
di tutto un insegnamento di vita e di lotta, un faro dal quale partire
seguendo una strada che con il romanticismo ha poco a che vedere. La
lotta è coerenza, sacrificio, rinuncia ai compromessi che troviamo sul
cammino, è disperazione, è tristezza e sconforto; ma è anche speranza di
un mondo migliore che probabilmente non vedremo mai ma che ci infonde il
coraggio di vivere cercando di essere giusti a partire da noi stessi
prima di giudicare gli altri.
Ci vuole coraggio ad
essere guevariani, al di là di ogni altra considerazione più puntuale e
politica della sua persona.
Noi ci stiamo provando
da tempo senza sapere di riuscirci e senza la presunzione di essere già
giunti al capolinea. Perchè non ci provate anche voi?
8/10/1967 * 08/10/2005
SEMPLICEMENTE IMPRESCINDIBILE
Lasciatemi dire, a rischio di
sembrare ridicolo, che il vero rivoluzionario è giudato da grandi
sentimenti di amore. E' impossibile pensare ad un rivoluzionario
autentico privo di questa qualità...bisogna lottare tutti i giorni
perchè questo amore per l'umanità si trasformi in fatti concreti, in
atti che servano da esempio di mobilitazione...
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